Dea Am-he: divoratore dell’eternità mortale – mitologia egizia
Am-he o Am heh è una divinità della mitologia egiziana. Nel nuovo regno 1570 a.C. lui era considerato come un Dio minore della Duat.
Il nome significa: divoratore delle moltitudini oppure mangiatore dell’eternità. In poche parole Am-he è una divinità che può eliminare del tutto l’anima del defunto in modo da cercare di limiatae ed elimianre il male che c’è nel mondo.
Descritto come un uomo con la testa di un cane feroce che abitava all’interno del lago di fuoco. Controllato e fermato soltanto dalla divinità di Atum -Ra. Più che una divinità è un demone temuto alla pari della dea Ammit che divorava i cuori degli uomini. Lo possiamo assimilare a Anubi poiché è stata, in parte, la trasformazione di questa divinità minore diventato poi, nella nuova cultura egiziana, la divinità principale.
Trai suoi compiti ritroviamo la pesatura del cuore (compito che poi venne affidato direttamente a Anubi). Chiunque non superava la prova della pesatura del cuore veniva divorato da Am-he che si nutriva di carne umana e dei dannati. I dannati erano appunto coloro che non superavano la pesatura del cuore e, per non cospargere il loro male nel mondo, venivano divorati dal Dio in modo che fosse contenuto.
I TRE LIBRI
La sua figura è citata in alcuni testi egizi, quali:
- libro delle piramidi
- il libro dei morti
- libro dell’Amduat, noto come: il libro dei due sentieri
Per gli egizi la morte è una breve interruzione della vita che continua per l’eternità e continuerà fino alla fine e all’arrivo del nulla. Anzi dopo la morte, la vita continua in un mondo migliore e pregare gli Dei, essere retti e onesti, aiutava ad arrivare nel paradiso i campi Iaru o di giunco.
Altrimenti, una vita scorretta, infima e che non avrebbe avuto viventi che pregavano per loro, sarebbero stati sbranati dal feroce cane infernale.
Il viaggio di Ra o Rha nella sua barca solare, che avvenne sottoterra, descrive le ragioni che spiegano, in parte, quali sono i problemi che i morti debbono affrontare. Il suo viaggio attraversa nel suo cammino durante la notte nel ventre della terra, tra caverne e fiumi. Una regione per ogni ora. I morti hanno gli stessi bisogni dei vivi quindi lavorano e coltivano la terra, raccolgono i frutti. Mentre i dannati patiranno le torture e i dolori in eterno.
LEGGI ANCHE: Bastet: La Dea Gatto della Mitologia Egizia
Oltretomba egiziano, Am-eh
Nel lungo viaggio verso l’oltretomba per arrivare poi nel paradiso, vi sono delle regioni.
Le prime sono paradisiache e permettono di vivere tranquilli, ma non è possibile fermarsi per sempre in queste prime regioni. Continuando la situazione cambia. Infatti ogni ora si è costretti a cambiare regione e questo perché le anime debbono continuare il loro viaggio.
La quarta ora si entra nel deserto arido del Dio infernale delle tenebre: Sokar. La barca del dio Ra non può navigare visto che è pieno di sabbia, allora si trasforma in un serpente benefico con una doppia testa, sia a poppa che a prua, in modo da scivolare sulla sabbia e con il suo fiato infuocato rischiarare il cammino.
Questa regione è pericolosa, piena di serpenti velenosi e di mostri con più teste. Anche il Sole ha finito di splendere. Vi sono persone deformi e orrende che non omaggiano gli Dei e li ignorano.
Alla quinta ora si entrava nel luogo delle cose segrete. Si deve attraversare il lago infuocato, zona di punizione dopo la morte dei malvagi. La barca entra dal cancello ovest e prosegue verso est. L’acqua è di colore rosso e attorno vi sono esseri mostruosi. Sulle sponde del lago vi sono dei bracieri fiammeggianti con attorno quattro babbuini che lo alimentano. Qui è presente Am-eh il feroce cane che divora le anime dei malvagi e il gigantesco serpente Apofi che minaccia di affondare la barca di Ra.
L’unico modo per i defunti di attraversare o essere sottoposti ad un giusto giudizio di queste due divinità è quello di fornire il corpo del morto di amuleti. Tant’è che questi amuleti e altri elementi magici vengono eseguiti direttamente con rituali e formule poste dai sacerdoti durante la mummificazione.
La quinta ora, quando si attraversa questa regione impervia, la barca del dio si rigenera per proseguire verso una nuova rinascita. Lo stesso accade con le anime di tutti i defunti. Coloro che verranno giudicati dal Dio Am-eh tramite la pesa del cuore, potranno proseguire poiché la loro anima o essenza è mondata dai peccati, dunque si rigenera e prosegue verso il paradiso finale.
LEGGI ANCHE: Chi erano le divinità egizie ancestrali? Cosa significano?
Am-eh: divinità demoniaca
Essendo una divinità demoniaca degli infer, Am-eh non era adorato, ma temuto e usato come monito di una dannazione eterna. In realtà, durante i rituali di mummificazione, era possibile evocare il dio e quindi dedicargli delle preghiere esclusivamente per attrarre la sua benevolenza o misericordia.
Spiegazioni sul viaggio di Ra
Spieghiamo quello che può sembrare strano, ma che appartiene ad una religione efizia molto antica.
Il lago infuocato lo ritroviamo anche nell’inferno cattolico. L’inferno infatti è un luogo con fuoco, fiamme, dai tanti tormenti. Ad ogni modo nel luogo infuocato che ritroviamo durante il viaggio di Ra vi sono dei babbuini a guardia o che eseguono indicibili torture. Gli egizi credevano che erano le anime degli antenati. Il dio Babi era venerato come divinità dell’oltretomba che si nutriva delle viscere dei defunti. A volte rappresento come un feroce cane rosso che rispecchiava il colore della sabbia arida e bruciante del deserto. La ferocia del cane verso le anime era il giusto castigo per coloro che non seguivano leggi divine.
Il Dio Am-eh, invece, era un giudice che permetteva e incarnava la reale giustizia divina, che non si ritrovava nel mondo degli uomini. Il suo sigillo è una forma ovale con un nodo che lo chiude ci sono delle scritte con geroglifici che rappresentano appunto il dio Am-eh. Rappresentato da un braccio, una civetta o due uomini: uno inginocchiato e l’altro in piedi con le braccia alzate in segno di supplica. Esso sta a significare che si può uscire dalla notte e dal buio della morte, supplicando e cedendo.
LEGGI ANCHE: Chi era Semele, divinità Ctonia – mitologia egizia
Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.