Gallu: Demoni Mesopotamici degli Inferi, mitologia egizia
I Gallu, chiamati anche Gallas o Galla, erano antichi demoni mesopotamici che abitavano negli inferi, noti come la terra del non ritorno.
Nella religione sumera, il numero sette ricorre frequentemente:
- sette erano gli spiriti del bene
- e sette i giorni di navigazione nel diluvio
- sette gli dei creatori dell’universo
- e sette le classi dei principali demoni.
Questi demoni appaiono nella discesa della dea Inanna (o Ishtar) negli inferi.
I Gallu, demoni del destino, erano i più temuti e orribili spettri, infestavano villaggi e città, emergendo solo di notte, nascondendosi negli angoli bui e solitari, nei deserti, tra le crepe dei muri e nelle tombe.
GALLU: DETTAGLI
I Gallu sono descritti come giganteschi demoni asessuati, né maschi né femmine. Talvolta appaiono metà esseri umani e metà animali, altre volte con sembianze di orchi dalle facce deformi o con teste taurine, simili a tori infuriati che si scatenano nella notte, travolgendo le vittime sfortunate e trascinandole negli inferi. I Gallu non conoscono né cibo né bevande, non mangiano le offerte fatte loro, e non conosceranno mai l’amore, il matrimonio o la gioia di avere figli. Per placare questi demoni, venivano sacrificati agnelli sui loro altari.
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Discesa di Inanna
Inanna, sorella di Ereshkigal, regina del regno dei morti, scese negli inferi per dare le condoglianze per la morte del marito di Ereshkigal. Per arrivare dalla sorella, Inanna dovette attraversare sette porte, scortata dai demoni. Ad ogni porta, dovette lasciare un oggetto: collane, bracciali, mantelli, orecchini, scarpe, calze e infine il vestito, presentandosi nuda davanti a Ereshkigal e ai giudici degli inferi, che la condannarono a morte.
La sua ancella, non vedendola tornare, corse dal dio Enki per chiedere aiuto. Enki, dallo sporco sotto le sue unghie, creò due demoni Gallu, Galatura e Kurgarra, esseri ermafroditi e indefiniti che potevano entrare e uscire dal mondo sotterraneo.
Inanna non poteva lasciare gli inferi se non sacrificando qualcun altro al suo posto. I demoni scortarono Inanna fuori dalla terra e le proposero di sacrificare alcune persone a lei care. Tuttavia, Inanna non se la sentì di condannare chi le era rimasto fedele. Infine, i demoni le proposero Dumuzi, il suo amante, che invece di piangere la sua scomparsa, aveva usurpato il suo trono. Indignata, Inanna ordinò ai due Gallu di rapire Dumuzi e trascinarlo negli inferi.
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Altri Demoni Mesopotamici
Nel poema epico Lugal-e, Ninurta uccide il demone Asag, il cui nome significa disordine, usando la sua mazza incantata parlante Sharur. Questa mazza vola e comunica con chi la impugna, agendo solo per il bene e combattendo nemici imbattibili. Se usata per sottomettere persone deboli, la mazza perde tutte le sue doti, diventando inutile.
I Babilonesi e gli Assiri diedero molti nomi ai demoni. Alcuni avevano la stessa natura degli dei, come gli Hutaku, spiriti di umani morti. I Gallu, demoni del vento, trascinavano i morti; gli Ekimmu erano fantasmi erranti; Rabisu era associato agli incubi; Illu Limnu era il dio del male; Labartu aveva la testa di asino e beveva sangue umano; Lilu era un demone femminile associato a Lilith, dea della disgrazia e della morte.
I Gallu rappresentano una parte oscura e della mitologia mesopotamica. Abitanti degli inferi! Demoni incarnavano il terrore e il disordine, influenzando la vita e la morte con la loro presenza. Gli inferi rivelano un mondo dove il confine tra il regno dei vivi e il regno dei morti era sempre presente e permeabile.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.