Vampiri energetici: cosa lasciano e come proteggersi
Il vampiro energetico, la creatura che ti toglie la volontà, l’energia, i sogni e ti rende una larva. Vuoi riconoscerli, allontanarli e proteggerti? Ti dico come fare.
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Nessuno te lo dirà mai, ma tu puoi essere un vampiro energetico oppure sei vittima di una di queste creature. Una figura che esiste da tempo immemore nel concetto dell’occulto e dell’esoterismo.
Il “vampiro energetico” può essere un’entità, ma più spesso è una persona fisica. Una persona vera, materiale che vediamo e tocchiamo. Capace di assorbire l’energia vitale altrui. Secondo le tradizioni spirituali, ogni essere umano ha un campo energetico sottile, gli orientali la chiamano aura, mentre nel cristianesimo e nella stregoneria è solo un campo di energia che ci racchiude in un “concetto di olone o nimbo”, un cerchio di luce. L’aura riflette lo stato emotivo, mentale e spirituale ed è per questo che è di diversa intensità e vario colore.
Il vampiro energetico agisce interferendo con questo campo. Si nutre di emozioni come paura, rabbia, tristezza e dipendenza affettiva. Oltre a nutrirsi di energia come: volontà, lavoro e vigorosità di salute. A differenza del vampiro classico, quello mitologico, non morde, ma si alimenta attraverso dinamiche psicologiche, manipolazione emotiva, vittimismo, conflitto costante e abbassamento dell’autostima.
In chiave occulta, questa figura è collegata a squilibri dei chakra, in particolare del plesso solare e del cuore, o a entità larvali astrali che si agganciano alle persone, che in un momento particolare, sono emotivamente vacillanti oppure che hanno una bassa autostima. Nell’esoterismo l’assorbimento energetico avviene inconsciamente, nel senso che la vittima non se ne rende conto, anzi inizialmente si sente forte e vincente accanto al vampiro, ma è solo perché è lui o lei che sta iniziando ad attaccarsi a voi.
Cosa significa essere un vampiro energetico
Iniziamo a conoscere queste figure, sia per difenderci, ma soprattutto per essere consapevoli, non tutti ammettono o sono in grado di comprendere di essere delle vittime. Essere un vampiro energetico significa trarre energia vitale da altre persone invece di produrla e rigenerarla autonomamente. In termini chiari, è una condizione in cui un individuo si nutre dell’attenzione, delle emozioni e della forza psichica altrui per sentirsi stabile, attivo o emotivamente “in vita”.
Dal punto di vista esoterico e spirituale, ogni persona possiede un’energia personale che sostiene il corpo, la mente e le emozioni. Questa energia viene continuamente rinnovata attraverso il riposo, l’equilibrio emotivo, la connessione interiore e il contatto armonico con l’ambiente. Un vampiro energetico, invece, ha difficoltà a ricaricarsi da solo. Per questo cerca altre persone da cui assorbire energia.
Tale assorbimento avviene soprattutto attraverso interazioni emotive. Il vampiro energetico provocare conflitti, lamentarsi costantemente, assumere il ruolo di vittima, manipolare i sensi di colpa o richiedere attenzione continua. In altri casi, può essere una persona molto dominante, che sovrasta gli altri e impone la propria presenza. In tutti questi scenari, il risultato è lo stesso: chi gli sta vicino si sente stanco, svuotato, irritabile o mentalmente confuso dopo il contatto.
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Cosa ci lasciano i vampiri energetici?
Prima di continuare nel conoscere, anzi riconoscere e difendersi da questi vampiri, meglio sapere cosa ci lasciano dato che è un tema caldo nell’occultismo. Proprio nel campo esoterico e occulto, i vampiri energetici non si limitano a prosciugare l’energia altrui durante l’interazione. Lasciano dietro di sé tracce invisibili, percepite come entità astrali oscure o stati larvali che persistono nell’aura della vittima provocando, nel giro di pochi mesi o qualche anno, stati di malattie gravi.
Tali energie residue non sono semplici simboli psicologici, ma entità sottili reali. Secondo la tradizione occulta essi continuano a influenzare il campo energetico della persona anche dopo la separazione fisica.
Nello specifico vi spiego che: Gli stati larvali sono considerati aggregati di energia stagnante o negatività psichica, una memoria di negatività oscura lasciata dal vampiro, che si formano quando una persona subisce un drenaggio energetico. Essi agiscono come “parassiti astrali”, nutriti dalle emozioni intense e dai conflitti generati dal vampiro. Una volta attaccati all’aura della vittima, questi larvali creano squilibri emotivi e spirituali, attraggono continuamente energie negative che variano da momenti o giornate no, a incidenti oppure a conoscenze tossiche, ostacolano la circolazione armoniosa dell’energia vitale e rendono l’individuo più vulnerabile a ulteriori influenze esterne.
Oltre agli stati larvali, si ritiene che i vampiri energetici lascino entità astrali oscure associate alla loro presenza. Purtroppo è proprio in stati emotivi danneggiati oppure con persone sensibili mortificate nella loro essenza, che le entità malevoli arrivano. Loro si attaccano temporaneamente al campo energetico della vittima, alimentandosi delle vibrazioni negative proprio al pari del vampiro energetico. Non sono visibili agli occhi fisici, ma si manifestano attraverso sensazioni di oppressione, pesantezza sull’aura o disturbi sottili come blocchi energetici o difficoltà di concentrazione. La buona notizia è che sono temporanee, se non si ascoltano, ma il tempo varia da pochi mesi a diversi anni.
Zavorre energetiche, cosa sono?
Secondo l’esoterismo, la persistenza di queste energie può portare a un accumulo di “zavorre energetiche”, ovvero residui che interferiscono con il flusso naturale dell’energia vitale e del destino. Nelle vittime si scatena la “sopravvivenza spirituale”, vale a dire percepire queste tracce, cioè le zavorre, come ombre o presenze che riducono la chiarezza spirituale, ci osservano, ostacolano la connessione con la propria forza interiore. Disturbano il sonno oppure bloccano il ripristino della propria autostima. Gli stati larvali e le entità oscure andranno poi a operare come prolungamenti del vampirismo energetico, amplificando gli effetti del drenaggio originario.
La tradizione esoterica offre metodi specifici per liberarsi da questi residui: pulizie energetiche, rituali di purificazione dell’aura, protezione attraverso simboli sacri e meditazioni di radicamento. L’obiettivo è rimuovere larvali e entità oscure, ristabilire il flusso armonico dell’energia e ripristinare l’integrità del campo sottile.
I vampiri energetici, secondo l’occultismo, non si limitano a prosciugare l’energia nel momento dell’interazione: lasciano tracce sottili persistenti, sotto forma di stati larvali o entità astrali oscure, che continuano a influenzare il campo energetico della vittima. Riconoscere e intervenire su queste energie è fondamentale per recuperare equilibrio, protezione e vitalità spirituale. Oltre a mantenere lontano il vampiro stesso. Anzi sappiate che, i vampiri energetici coscienti, spesso usano magie “oscure” proprio per continuare a danneggiare la vita della loro vittima per impedire che essa, ai loro occhi, torni a vivere sereno, felice e con i propri sogni realizzati.
Vampiro e necessità di nutrimento
Voglio chiarire che non sempre si tratta di malvagità intenzionale, ma di necessità di nutrimento. La maggior parte dei vampiri energetici non è consapevole del proprio comportamento. Essere un vampiro energetico significa anche vivere una forma di dipendenza energetica. La persona prova sollievo solo quando riceve attenzione, conferme o reazioni emotive dagli altri. Quando resta sola, può sentirsi vuota, ansiosa o priva di forza. Questo crea un circolo vizioso: più assorbe energia dall’esterno, meno sviluppa la capacità di auto-sostenersi interiormente.
Dal punto di vista pratico, il vampirismo energetico si manifesta nelle relazioni quotidiane: amicizie sbilanciate, rapporti familiari opprimenti, legami sentimentali soffocanti o ambienti di lavoro tossici. Chi interagisce con un vampiro energetico spesso dà molto più di quanto riceva, fino a esaurirsi.
Comprendere cosa significa essere un vampiro energetico non serve per etichettare o giudicare, ma per portare consapevolezza. Chi riconosce questa tendenza in sé può iniziare un percorso di responsabilità personale o spirituale, imparando a ricaricare la propria energia attraverso pratiche di centratura, meditazione, confini emotivi sani e lavoro interiore. Allo stesso tempo, chi si trova a contatto con queste dinamiche può imparare a proteggersi, senza sensi di colpa.
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Individui che diventano vampiri energetici
Il fenomeno dei vampiri energetici può essere compreso attraverso una lente esoterica e occulta, che collega i comportamenti umani alle dinamiche energetiche sottili. Il vampiro energetico non è solo una questione psicologica, ma anche una questione di squilibrio nell’aura e nei flussi di energia vitale. Uno dei motivi principali è legato a insicurezze profonde e bisogno costante di conferme.
Poi ci sono altri fattori che derivano da stili di attaccamento disfunzionali e difficoltà nella regolazione emotiva, cioè non si sa gestire le proprie emozioni perché attratti dall’energia altrui. È fondamentale distinguere tra chi agisce con manipolazione consapevole e chi invece danneggia gli altri senza volerlo. I primi, spesso definiti vampiri energetici “coscienti”, sanno come attirare e drenare energia a proprio vantaggio. I secondi, invece, pur non avendo intenzioni malevole, vivono una condizione di vuoto energetico che li porta a interagire in modo dannoso.
Tutti possiamo divenire o essere vittime di queste figure.
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Dove si incontrano i vampiri energetici?
Ovunque! I vampiri energetici sono ovunque voi gli date la possibilità di entrare nei vostri sentimenti. Le dinamiche di contatto si manifestano in diversi contesti della vita quotidiana, influenzando profondamente il benessere emotivo e spirituale di chi li circonda. Uno dei contesti più comuni è quello delle relazioni amorose. In un legame sentimentale, il vampiro crea dipendenza emotiva e controllo, bisogno costante di attenzione e conflitti continui, prosciugando lentamente la forza vitale del partner. L’esoterismo sottolinea che la vicinanza prolungata a un partner di questo tipo può disturbare l’equilibrio dei chakra, in particolare del cuore e del plesso solare, generando sensazioni di stanchezza e confusione. Fino alla perdita di contatto con la realtà, si sviluppano manie di persecuzioni, come qualcuno o qualcosa che vi vuole separare.
Le amicizie sono un altro terreno fertile. Il vampiro monopolizza conversazioni e attenzioni, mantenendo l’amico in uno stato di ascolto passivo e tensione emotiva. Anche qui, la relazione diventa sbilanciata: chi dà continuamente energia si sente svuotato, mentre chi assorbe si ricarica a spese altrui. In ambito familiare, le dinamiche sono spesso più radicate. Fratelli, genitori o parenti assumono ruoli di vampiri energetici attraverso manipolazione, sensi di colpa o dramma costante. In questo contesto, le energie sottili sono costantemente influenzate, creando uno squilibrio che perdura per anni. Ciò rischia di generare altri vampiri energetici che sono inconsapevoli.
L’ambiente di lavoro favorisce queste dinamiche. Colleghi o superiori con atteggiamenti manipolativi prosciugano energia attraverso critiche continue, richieste incessanti e comportamenti passivo-aggressivi. La concentrazione e la motivazione di chi lavora accanto a loro diminuiscono, mentre il vampiro energetico si sente rinvigorito. Infine, i rapporti sociali più ampi, come associazioni o gruppi, diventano terreno di vampirismo energetico. Individui che attraggono attenzione costante o creano dramma manipolano l’energia collettiva, incidendo sul benessere del gruppo.
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Difendersi dai vampiri energetici
Proteggere la propria energia è fondamentale per mantenere equilibrio emotivo e spirituale. Esistono diverse strategie pratiche e chiare per riconoscerli e tutelarsi. Il primo passo è riconoscere le sensazioni interne e ammettere di essere vittima. Dopo un incontro con il tuo vampiro, osserva come ti senti: se provi stanchezza improvvisa, irritazione, confusione o senso di vuoto, è probabile che la persona con cui hai parlato stia prosciugando la tua energia. In esoterismo, queste reazioni indicano uno squilibrio temporaneo che segnala la necessità di protezione.
Un secondo strumento è impostare confini chiari. Imparare a dire “no” senza sensi di colpa è fondamentale per prevenire lo svuotamento energetico. Definire limiti di tempo e di argomenti nelle conversazioni riduce le possibilità che la persona vampirica domini il discorso. Confini chiari agiscono come scudi energetici invisibili, impedendo l’ingresso di energie che non ci appartengono.
La comunicazione decisa è altrettanto importante. Parlare apertamente dei propri bisogni e desideri, senza farsi che il discorso si volti sui problemi del vampiro, vi permette di proteggere la vostra energia emotiva, spirituale e psicologica. Ciò riduce le manipolazioni. Un’altra strategia è ridurre l’esposizione. Limitare il tempo di incontri e conversazioni o, in alcuni casi, interromperla del tutto, è un metodo efficace per mantenere intatta la propria energia vitale. L’allontanamento non significa ostilità, ma tutela del proprio equilibrio spirituale.
I metodi di auto-cura sono fondamentali per ricaricare l’energia. Attività come meditazione, esercizi di radicamento, sport, hobby creativi e relazioni positive contribuiscono a rafforzare l’aura e i chakra. In esoterismo, queste pratiche non solo ripristinano le energie consumate, ma creano una barriera naturale contro influenze esterne negative. Aiutatevi poi con rituali purificativi, incantesimi per far realizzare i vostri sogni o obiettivi, per l’autostima e di magia rossa, come aumentare fascino e comunicazione.
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Il vampiro energetico antico
Il concetto di “vampiro energetico” affonda le sue radici nella cultura occulta ed esoterica molto prima di entrare nel linguaggio psicologico moderno. Nelle antiche tradizioni spirituali, l’essere umano non era considerato solo come corpo fisico, ma come un sistema complesso di energie sottili. Civiltà come quelle egizia, indiana e greca parlavano di prana, ka, pneuma o forza vitale: un’energia invisibile ma essenziale alla vita. In questo contesto nasce l’idea che tale energia possa essere trasferita, rubata o consumata da altri esseri.
Nell’occulto e stregoneria pagana antica, pre-medievale si riconosceva le entità astrali, larve energetiche e spiriti parassitari che si nutrono delle emozioni umane. Alcuni grimori e testi esoterici descrivono individui incapaci di rigenerare autonomamente la propria energia, costretti ad assorbirla dagli altri attraverso legami emotivi intensi, paura o dipendenza. È qui che prende forma il concetto di vampirismo energetico in senso spirituale: non un mostro, ma una condizione o uno stato dell’anima.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
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