L’aldilà esiste: dove FINISCE il tempo e inizia l’eternità!
Dopo l’ultimo respiro, cosa ci attende? Paradiso, reincarnazione o nulla eterno? L’aldilà resta la domanda più antica, affascinante e spaventosa dell’umanità!
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Ombre e segreti, un mondo nascosto! Verità dimenticate, incontri inquietanti e misteri che sfidano la ragione. Cosa capita dopo la morte? Cosa ci attende?
L’aldilà! La parola univoca che ci fa pensare ad un luogo dopo la morte. Come mai siamo convinti che dopo la morte ci sia un luogo che ci attende? Esso esiste? Qualcuno lo ha mai visto? Oppure è solo perché temiamo tanto la morte che dobbiamo avere qualcosa che ci aiuti a non provare panico, terrore quando la vita ci abbandona? Sono domande che ci si pone ad ogni epoca e non abbiamo, ancora oggi, una risposta, ma solo leggende antiche. Ogni cultura pensa ad uno stato superiore ad un’elevazione dell’anima dopo la morte del corpo materiale.
Spiritualmente non è soltanto “un posto”, ma un’altra dimensione, invisibile a chi è vivo. Qui il tempo e lo spazio, come li conosciamo, cessano di avere significato. Tale luogo è il ponte che collega il mondo fisico a quello dello spirito, e in esso si ritrovano risposte che la vita terrena non offre. Per le streghe l’aldilà non è un tribunale divino né una condanna eterna, come nella religione cristiana. Non è assolutamente un luogo dove gli uomini hanno a disposizione il proprio Harem, come nella religione islamica. Tantomeno questo non è un luogo dove i puritani sono destinati a incontrarsi direttamente con Dio per risorgere il giorno del Giudizio Universale.
Tanto per completare il discorso esiste un aldilà anche per gli antichi romani che parlavano di due regni: quello degli Inferi e i campi Elisi. Mentre per i greci c’era il Tartaro. Il popolo celtico antico invece parlava del Tir na Nog: terra della giovinezza epoi l’Annwn, il regno degli spiriti defunti.
L’aldilà delle streghe
L’aldilà, per le streghe, è un ciclo, una parte naturale del viaggio dell’anima. Morire significa cambiare forma: come la luna che scompare nella notte nera per poi rinascere crescente. Questa concezione elimina la paura della morte e la trasforma in accettazione: un passaggio necessario per la crescita spirituale.
Tale luogo viene chiamato in modo diverso dalle diverse streghe. Per esempio:
- Wicca: si chiama summerland
- Streghe italiane: Mondo dell’oltre
- Le streghe oscure: Paese dei Morti
- Streghe bianche: Paese della Luce
- Le streghe verdi: il mondo degli Spiriti Buoni
C’è però un elemento comune, vale a dire che la destinazione finale è un luogo di riposo senza tempo. Però notiamo che in alcune religioni e culture esiste un luogo buono e uno cattivo! Uno dove si starà in eterno bene e l’altro dove si scontano le proprie pene.
Tuttavia io mi concentro sull’aldilà delle streghe un luogo in cui le anime, buone o cattive, giungono per purificarsi, dove lo spirito si rigenera tra una vita e la successiva. Ebbene si, c’è la convinzione della reincarnazione futura avviene solo in base al tipo di vita che si è svolta. Quando si è “buoni” ci si rincarna velocemente perché il bene non ha bisogno di doversi purificare. Mentre chi ha avuto una vita oscura e malvagia, impiega più tempo. Comunque vediamo che qui, secondo la convinzione esoterica della stregoneria, non ci sono giudici né punizioni, ma soltanto il calore degli antenati, la pace della natura e la consapevolezza di far parte di un disegno più grande. In questa visione, l’aldilà è un porto sicuro, da cui ripartire quando si è pronti a tornare nella Ruota della Vita.
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Aldilà: dove nasce e perché è tanto importante?
Il termine italiano aldilà nasce dalla parola latina: ad illac, cioè: in quel luogo o altro luogo. Indicando più una condizione che una destinazione. Questa è una delle pochissime parole che non sono rivolte al fisico, ma al soprannaturale. Praticamente si indica: un luogo che non si conosce, invisibile! Il confine è la morte, e ciò che sta “di là” è il misterioso regno dove le anime dimorano.
L’importanza della parola sta nella sua capacità di evocare mistero e speranza insieme.
Per chi crede, chi ha una fede religiosa, di qualsiasi genere: l’aldilà è consolazione, nel senso che è la certezza che la morte non è la fine, ma un passaggio. Per chi è scettico o ateo, resta comunque un concetto affascinante, legato a leggende, simbolismi e riflessioni filosofiche. Nelle tradizioni esoteriche e tra le streghe, la parola “aldilà” è usata non solo per parlare del mondo dei defunti, ma anche di tutte quelle dimensioni sottili che non appartengono alla realtà materiale. Dove risiedono: energie, influssi, spiriti, entità. Significa accedere a livelli di coscienza più profondi, comunicare con energie, come spiriti guida e antenati. Non è solo “dopo la vita”, ma anche “oltre il visibile”. Questo doppio significato è ciò che lo rende così potente nella magia e nella spiritualità.
Streghe e reincarnazione
Devo fare una piccola premessa sulle convinzioni delle streghe perché in effetti il concetto è semplice se spiegato bene. La morte è un passaggio o meglio è un momento che appartiene alla vita di tutti. C’è un inizio e c’è una fine, ma la fine del materiale. Quando si arriva alla morte l’anima non si rincarna come nella religione indiana o orientale, ma in modo diverso.
La credenza nella reincarnazione è un concetto che l’anima sia eterna e che, dopo la morte, non “scompaia”, ma intraprenda un nuovo viaggio in un corpo diverso, per imparare nuove lezioni e vivere nuove esperienze. Tuttavia non è detto che la reincarnazione sia nuovamente in un umano, può essere un animale oppure addirittura un cristallo. O ancora si rimane energia che si presenta poi come apparizioni di fantasmi, eventi soprannaturali oppure con fenomeni paranormali. Tutto ciò fa parte di un ciclo universale che non smette mai. Noi possiamo essere vivi oggi, ma magari eravamo “materiali” già nell’antica Roma e qui potevano essere animali.
Il passaggio tra una vita e l’altra avviene, secondo molte tradizioni magiche, nella Summerland. Qui, l’anima si riposa, riflette sulle esperienze appena vissute, sul bene o male che ha fatto, deve prendere coscienza di quel che è stato il suo percorso e poi decide (o le viene indicato da influssi maggiori) dove, quando e perché rinascere. Il perché non è poi quello che noi chiamiamo indole! Per esempio le persone altruiste hanno un’indole di aiutare! Aiutare animali, persone o sconosciuti, questo si apprende oppure è una dote innata. Quindi può essere che nel momento di “riflessione” si è compreso che aiutare arricchiva.
Dunque il ciclo di ripete perché non è ancora terminato, ma, perché c’è un ma, sappiate che questo ciclo non è infinito, non ci si rincarna fino alla fine dei tempi, come credono le culture orientali. C’è il concetto che, raggiunta una certa saggezza e completezza, l’anima possa scegliere di “restare” in questa dimensione di pace o fondersi con il Divino, divenire quindi un influsso o un’energia che possiamo comunque percepire.
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Responsabilità e compito delle streghe
Per le streghe, la reincarnazione è una responsabilità! Ogni vita è un’occasione preziosa, e ciò che facciamo ora influenzerà non solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro spirituale.
Le streghe vedono la reincarnazione come una Ruota della Vita: ogni nascita, ogni morte, ogni rinascita è un giro di questa ruota. Lo scopo? Crescere spiritualmente, comprendere l’equilibrio tra luce e ombra, e vivere in armonia con la Natura e le sue leggi.
Reincarnazione non solo umana!
Una testimonianza curiosa è quella data direttamente da una delle più grandi veggenti e studiose dell’esoterismo chiamata Helena Blavatshy (vissuta tra il 1831 e 1891), fondatrice poi della società Teosofica che unica: filosofia, religione e scienza. Oltre ad essere una veggente era anche una medium. Scrittrice prolifera dell’esoterismo. Comunque lei rivelò che la sua conoscenza antica non gli era stata insegnata, ma era parte della sua energia interna poiché lei aveva la convinzione che in un remoto passato lei fosse un papiro dell’antico Egitto usato da un Heka, cioè un mago dell’antico Egitto. Io ho fatto questa associazione: praticamente era un libro delle ombre che poi, una volta distrutto, si è rincarnato in un essere umano? In fondo esistono molte leggende, oggi divenute “leggende urbane” in cui si ha la convinzione che oggetti possano poi modificare la loro forma.
Anzi in oriente, specialmente in Cina e Giappone, sono convinti che oggetti di uso comune possano poi trasformarsi in demoni o spiriti. Esiste anche un manga, divenuto poi un cartone animato conosciutissimo in Italia, Inuysha, ora non ricordo esattamente in quale episodio, ma c’era un pettine usato per pettinare i capelli dei defunti (pratica molto in uso nella cultura orientale) che stancatosi di pettinare i defunti, si era trasformato in un demone con un corpo fisico da donna.
Quindi non ridiamo troppo su questa tesi poiché non abbiamo prove che sia vero, ma non abbiamo nemmeno prove che non sia vero.
I Celtici cosa ne pensano?
La visione di passaggio o reincarnazione, la vediamo anche nelle antiche tradizioni celtiche e greche. Ci concentriamo comunque sui celtici che poi hanno sviluppato la cultura norrena (per intenderci e quella germanica, austriaca e via dicendo). Lo faccio perché devo poi spiegare la differenza culturale tra queste due religioni che spesso sono confuse in una sola, ma sono diverse, con concetti simili. I Celti credevano che la morte fosse solo una tappa, una destinazione comune a tutti gli esseri materiali e immateriali (perfino le pietre arrivano ad un punto di disfatta). Essi erano convinti che i guerrieri e i saggi sarebbero tornati in altre vite, poiché la loro energia, il loro spirito era puro, forte e di guida per migliaia di persone in diverse epoche.
Tuttavia anche per loro c’è un’ultima destinazione. Tale ciclo non è infinito, ha un punto di non ritorno che avviene solo ed esclusivamente quando si è giunti ad una conoscenza tale che a noi, ora come ora, non è giunto sapere. La trasformazione finale poteva essere: divenire acqua o aria. Divenire un’entità mutaforma che poi influisce sulla vita di qualcuno. Infatti loro avevano il concetto che gli antenati, in qualche modo, interferivano con le loro scelte ed è per questo che si dava tanta attenzione ai messaggi di: animali, della vegetazione, dei cambiamenti climatici.
C’era quindi una mutazione che permetteva di essere ovunque oppure in nessun luogo.
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Potere dell’acqua
Apro parentesi “acquatica”. L’acqua, in tutte le culture moderne e anche in quelle passate, anche se non si sa esattamente quando sia nata questa convinzione religiosa, è l’elemento di passaggio. Esso purifica permettendo di arrivare a stati elevati di spiritualità. L’acqua collega questo e gli altri mondi diventando l’elemento più importante nei 4 elementi dell’esoterismo e nei 5 elementi della spiritualità. L’acqua è il primo elemento in cui nasce la vita. Tale concetto è ripreso in tutte le religioni, usato durante divinazioni e perfino quando si richiamano i defunti. I celtici avevano quindi la convenzione che era possibile, dopo la morte, divenire acqua. Chiuso parentesi acquatica!
Curiosità sull’aldilà
Rendiamo il video più “leggero” e dopo questa prima analisi delle diverse credenze sull’aldilà, voglio parlare di alcune curiosità! Tale luogo che non è concesso di vedere ai viventi è comunque ricco di tante leggende, racconti e visioni. Quelle che io ho trovato più “carine”, ci sono:
- Gli animali: le streghe credono che anche gli animali abbiano un’anima che prosegue il suo viaggio. Questo luogo è chiamato il: Ponte dell’arcobaleno in inglese “Rainbow Bridge”. Come mai però? Perché gli esseri umani arrivano in una sorta di limbo mentre gli animali “attraversano” questo ponte? Perché la loro anima è pura rispetto alla nostra. Nel senso che essi sono già ad un punto elevato di spiritualità. Ricordo che comunque le streghe credono che la reincarnazione non avviene solo nell’essere umano. Come accennato prima è possibile che da umano, nella prossima vita, si diventi un’animale proprio perché si è elevato il proprio spirito. Diciamo che gli animali hanno quindi una “corsia preferenziale”
- Il tempo nel mondo degli spiriti: in questo luogo, nell’aldilà, il tempo non esiste come lo conosciamo in vita. Un secolo sulla Terra potrebbe essere un istante di là, o viceversa. Tant’è infatti che per gli Dei il tempo è diverso da quello dell’uomo.
- Guide spirituali: secondo diverse tradizioni, alcune anime non si reincarnano subito oppure arrivano ad un momento di riflessione, in questo “momento” essi rimangono in contatto con gli umani o con chi li richiama sottoforma di spiriti guida in modo da aiutare altre persone ancora in vita.
Portali e soglie: potere e magia
- Portali e soglie: in magia, esoterismo e in generale in alcuni concetti di occultismo, si parla di luoghi in cui il velo tra i mondi è più sottile, come antichi boschi, cerchi di pietre o fonti sacre. Esistono poi determinati giorni all’anno, ad esempio i sabba, in cui è evidente che c’è il velo che si solleva. Questi luoghi e periodi sono considerati punti di contatto con l’aldilà, vale a dire: portali, soglie e ponti.
- Colori e simboli: il viola, l’argento e il nero sono associati alla comunicazione con l’aldilà. Come anche alcuni simboli, ad esempio, la spirale o il nodo celtico rappresentano il ciclo eterno della vita.
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Aldilà: è possibile vederlo?
Una domanda che tutti, almeno una volta nella vita ci siamo posti, e se non te la sei posta finora, lo farai adesso che te lo dico, è: Ma è possibile “vedere” l’aldilà?
C’è chi dice si, chi dice no, chi dice non è possibile o non è vero, ma c’è chi dice: l’ho visto, ci sono stata oppure che dimostra che ha visitato tale luogo. Un concetto antico è quello di non “vedere” l’aldilà osservandolo con gli occhi fisici, ma è possibile percepirlo con altri sensi: intuizione, sogni, visioni durante la meditazione o in trance. In certe pratiche, si usa la “seconda vista”, cioè la sensibilità psichica, usata da alcuni medium o veggenti, che permette di intravedere spiriti, luoghi o eventi dell’altro mondo. Torno poi a dire che ci sono momenti particolari dell’anno, i sabba, come Samhain (31 ottobre), considerati i più favorevoli per visitare questo luogo: il velo tra i mondi è sottile, e i vivi possono ricevere segnali dagli spiriti, attraverso sogni vividi, apparizioni o sincronicità.
Oltre a questo ci sono le streghe oscure, veggenti oppure le streghe con doni particolari, che riescono a visitare alcuni parti dell’aldilà, per poco tempo, ma sono pratiche eseguite solo da chi è esperto, perché? Il motivo è che questo luogo non è destinato ai vivi. Coloro che ritornano comunque sono esausti, hanno malesseri, svenimenti e questo capita perché è un luogo che appunto esaurisce l’energia vitale. Ecco come mai solo chi ha determinati doni o esegue determinate pratiche può visitarlo sporadicamente.
Alcune testimonianze raccontano esperienze di pre-morte in cui le persone hanno “visto” paesaggi, esseri di luce o defunti amati.
C’è chi ha visto l’aldilà delle streghe
Ci sono racconti — tramandati oralmente o scritti in diari esoterici cripatati — di persone che sostengono di aver visto la Summerland o altre dimensioni dell’aldilà.
Si parla di esperienze durante rituali profondi, in cui il cerchio magico si dissolve e lascia il posto a una radura illuminata da una luce soffusa, popolata da figure familiari o da animali guida. Altri descrivono paesaggi simili a campi infiniti, boschi eterni o rive di fiumi cristallini, luoghi dove ogni cosa vibra di pace. Ci sono testimonianze di viaggi astrali volontari, in cui praticanti esperti sostengono di aver attraversato un “ponte” o un “sentiero di luce” per arrivare a un luogo che riconoscevano come Summerland. In questi racconti, la sensazione dominante è sempre la stessa: amore, accoglienza, assenza di paura.
Queste visioni non sono universalmente accettate o provate scientificamente, avete capito bene, è stato provato scientificamente con dei test. In America sono stati esegui delle sperimentazioni nello stesso momento, con persone diverse che non si conoscevano tra loro, in varie università e laboratori, con iniezioni di sieri di “addormentamento” profondo, in cui i soggetti studiati hanno avuto delle visioni similari. Unitamente sono stati monitorati tramite: Elettroencefalogramma, risonanza magnetica encefalica e tomografia assiale. In modo da analizzare lo stato di incoscienza e i risultati avuti sono stati inaspettati e similari. Comprovando sia la veridicità delle sensazioni, lo stato mnemonico, funzionalità celebrali e oniriche, oltre allo stato di salute che poi ciò che questi soggetti hanno detto.
In poche parole gli scienziati, non fidandosi solo delle parole di questi soggetti analizzati, hanno preferito utilizzare la strumentazione adatta in modo da avere una prova tangibile.
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La preghiera e le evocazioni sono utili agli spiriti dell’aldilà?
Nel mondo della magia e della stregoneria, la preghiera non è esclusiva delle religioni monoteiste: esistono preghiere pagane, invocazioni e canti dedicati agli spiriti e alle divinità.
Per le streghe, pregare o evocare non significa comandare, ma comunicare e far sapere agli antenati che non sono stati dimenticati. Piccola nota personale: la morte non è morire, ma dimenticare. Comunque vi siete mai chiesti perché la preghiera è tanto importante ed è eseguita in tutte le religioni? Anche in quelle moderne? La preghiera è un’offerta di energia, un ponte emotivo tra il mondo fisico e quello spirituale. Pregare quindi consente ad un’anima di rinnovarsi e di avere energie per continuare la sua trasformazione in modo più veloce, rapido. Di arrivare ad un nuovo stato oppure di giungere più velocemente ad una meta.
Una preghiera può dare forza, luce e serenità a un’anima che si trova in transizione. In alcune tradizioni, si lascia anche un’offerta — come pane, vino o fiori — come segno di onore e gratitudine. Le evocazioni, invece, sono rituali più strutturati, con gesti, parole e strumenti simbolici (candele, incensi, cristalli). Possono servire a richiamare spiriti guida, antenati o entità naturali. Non si tratta di “disturbare” i morti, ma di aprire un canale di rispetto reciproco. Naturalmente, nel rispetto della tradizione spirituale ed esoterica, non si evocano mai spiriti “per curiosità” o per scopi egoistici perché gli spiriti disturbati, impoveriti della loro energia oppure in un momento di rinnovamento, si arrabbiano e si vendicano prendendosi la tua energia. Il contatto con l’aldilà richiede preparazione, intenzione chiara e protezione spirituale.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
