Demoni e diavolo: dalla storia antica a Netflix
L’argomento di oggi sono le entità oscure, i daimones, e il diavolo, origini, verità e l’attuale visione nella cultura moderna e pop. Nel corso del video vi parlerò delle curiosità che ho scoperto e che voglio condividere con voi. Al termine del video, rispondete, se vi va, alla domanda finale.
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Mille i nomi che si danno a entità che sono oscure o maligne, come mille sono i poteri e le leggende che li hanno come protagonisti. La domanda con cui ho intenzione di iniziare è: siamo sicuri di conoscere il male?
I daimones: forza del destino
Cosa vi ricorda la parola: daimones? La parola indica, nell’attuale lingua italiana, i: demoni.
La parola daimones nasce dal latino daemon che significa entità soprannaturale. La troviamo poi nel greco daimon che, inizialmente, significa: essere divino, spirito guida oppure messaggero degli dei. Tant’è infatti che tante divinità erano precedute dal termine: daemon oppure daimon. Per esempio: daemon Pluto, cioè: il dio degli inferi. Solo che faccio una precisazione, vale a dire che il termine daimons indicava anche una forza del destino. Qui apro parentesi con esempio. Una divinità che interferiva o entrava in contatto con la vita di un umano, alla fine, era una forza superiore, quindi un’entità che appunto ci conduceva a modificare la nostra vita “normale” facendoci poi raggiungere un destino diverso da quello che pensavamo.
Un contadino che si trovava improvvisamente in una guerra, diventando un abile guerriero, fino a vincere il nemico, modificava il suo destino originale. Se non fosse mai andato in guerra sarebbe vissuto tranquillamente in un campo ad arare terra, rimanendo un contadino.
Invece daemon marte (il dio della guerra) lo ha travolto, facendolo ritrovare in una guerra e qui il contadino ha dovuto scegliere di lottare, per vivere, ma ha modificato il suo destino originale. Ecco quindi che il Dio ha agito come “forza del destino”. Comprendete quindi come, anticamente, si aveva un quadro più chiaro di energie, libero arbitrio e entità superiori? Ditemelo nei commenti, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se sono stata chiara in questo esempio. Chiudo parentesi.
Daimones: ne buoni e ne cattivi
Sia in Grecia che a Roma i daimones non erano malvagi, ma spiriti intermedi capaci di influenzare gli umani. Qui torna un concetto antichissimo, vale a dire che le divinità sono duplici: essi hanno sia il male che il buono. Sono divinità/demoni, ma che rappresentano la realtà della vita che può essere bella e cattiva.
Le figure come le Furie e le Erinyes incarnavano vendetta e colpa, temute e odiate, ma anche ammirate e venerate. Se erano solo spiriti maligni perché c’era tanta “referenza”, cioè tanta adorazione nei loro confronti? Uno dei problemi che oggi riscontro è che siamo corrotti nei nostri pensieri perché noi, dopo secoli di un’influenza religiosa fanatica, non siamo in grado, se non con un pochino di sforzo, di capire com’era la vita nel passato.
Seguitemi un attimo: noi vediamo le erinni come la vendetta, la colpa e il rimorso, coloro che infondono pazzia portando poi alla morte. Però, quando le Furie riscontravano il pentimento nella persona che avevano “perseguitato”, divenivano le Eumenides, cioè le benevole, poiché facevano trovare pace alla persona che avevano perseguitato. La morale del passato ammetteva che il male assoluto, come la vendetta, potesse trasformarsi e quindi, una volta raggiunta, ecco la pace. Dimostrazione di una complessità religiosa: qualsiasi entità, divinità, qualsiasi forza superiore avverti nella tua vita non è male e bene, essa conduce a un obiettivo da raggiungere che non è cambiare il mondo, ma cambiare te.
Questo concetto era troppo pericoloso per la religione cristiana che doveva “controllare” e per questo i daimones dovevano divenire esclusivamente malvagi altrimenti come controllare la mente, morale e vita della popolazione? Da Daimones, entità ne buone e ne cattive, ma che agiscono in base al “problema morale” che si aveva di fronte, a demoni e diavoli malvagi, fu una manipolazione strutturata, ma efficace.
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Diavolo: vuoi la dimostrazione che non è cattivo?
Apro un argomento interessante perché per fortuna, nonostante ci siano ancora tante menti ignoranti, si nota un’apertura spirituale diversa.
Il diavolo è un’entità malvagia? Chi lo dice? Ci è stato imposto la credenza che sia oscura, ma allora come mai siamo affascinati da questa figura? Cantanti e canzoni, film, le storie horror e gli argomenti che attraggono più interesse, si ispirano a questa entità e ad altre similari. Siamo affascinati dall’oscuro, perché esso è un qualcosa che reprime o a cui non si pensa. Tuttavia, nell’arco della vita, ci si ritrova a dover affrontare problemi di ogni sorta, delusioni cocenti, mancanza di denaro, desideri mai avverati, sogni e speranze che si infrangono.
Ed ecco che iniziamo ad essere sedotti da: scorciatoie, vendette, ammutoliamo i sensi di colpa e rimorsi. Tutto questo ci conduce su vie che non sono, moralmente parlando, corrette. In questo caso: siamo presi dal diavolo? Non esattamente! Vi spiego: il libero arbitrio, cioè la capacità, anzi il dono di scegliere liberamente cosa fare è quello che ci fa poi scegliere il nostro destino.
Le entità o spiriti maligni non ci costringono a scegliere il male, ma di certo, sussurrano, sono ossessive, lusingano, promettono ed è qui che dobbiamo pensare! Se siamo liberi di scegliere e ci si rivolge al male, non possiamo dire che il diavolo sia cattivo! In realtà lo diciamo solo quando questo essere ci presenta il conto. Un po’ come capita in un ristorante: siamo sedotti da un menu accattivante, ordiniamo quel che più ci piace, ma quando arriva il conto, ecco che ci pentiamo! Ti è piaciuto questo esempio? Calzante non trovi?
Gli angeli caduti e il diavolo
La teologia cristiana è interessante perché, oltre a mostrare come la manipolazione possa divenire fede, vediamo anche il bene e il male si possano fondere oppure dividere in base alle necessità. I daimon divennero demoni che incaravano il male, ma prima di essere tale, erano angeli. La parola angelo deriva dal greco “anghelos” che significa messaggero.
Qui casca l’asino! I messaggeri, non erano altro che esseri che portavano la parola di Dio: amore e carità, tra le persone, i comuni mortali. Ci sono angeli presenti già dal 500 A.c che però erano privi di ali, essi erano uomini, quindi mortali, che si elevavano spiritualmente.
Oggi li possiamo associare ai: santoni! Dal 300 A.c fino all’anno 50 A.c, ecco che compaiono i cherubini e serafini, ma attenzione che tale rappresentazione non era fisica, ma filosofica. Essi rappresentavano semplicemente l’elemento spirituale, il sentimento. Tant’è infatti che essi erano associati all’amore innocente, quindi non erano esseri veri, nemmeno entità, ma solo la rappresentazione di un’idea! Fu intorno al 350, precisamente dopo il concilio di Nicea, nel 325 A.c, che queste figure vennero letteralmente rapite e usate dalla religione cristiana. Inizialmente c’erano solo i cherubini e i serafini, gli angeli che identificavano l’amore innocente, la carità e compassione, che si usavano per diffondere appunto il messaggio di: pace e amore.
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La gerarchia celeste
Poi però primo medioevo, vale a dire intorno al 700 D.c, in seguito ai testi di Sant’Agostino, ecco che compare il: conflitto tra schiere di Dio e quelle di Satana. Intorno all’anno 1000 compare l’esercito e gerarchia degli inferi e quella celeste.
Essi si dividevano in 3 ordini:
- Vicini a Dio: serafini, cherubini, troni (quest’ultimi sono gli angeli di profonda contemplazione)
- Mediatori: Dominazioni, virtù, potestà
- Vicini agli uomini: principati, arcangeli, angeli
Lucifero, il diavolo principale, nemico di Dio, era, alle origini, un angelo di alto rango un serafino o cherubino. Che poi, dopo la sua ribellione, venne scaraventato tra gli uomini poiché rappresentate il male superiore, vale a dire: la ribellione contro il bene universale, cioè Dio.
Prime entità malefiche della storia, il diavolo?
Le prime entità malefiche conosciute e rinomate della storia, emergono nelle civiltà antiche come i Sumeri, Accadi e Babilonesi in Mesopotamia, dove ci sono immagini e scritte che li identificano. In base alle datazioni storiche vediamo le prime raffigurazioni di questi spiriti maligni come gli utukku e alû che erano spiriti associati a malattie e sventure.
Mentre Lamashtu, con testa di leone e piedi da uccello, incarna le paure legate alla nascita e alla mortalità infantile ed è un’entità più forte, potente. In contrasto, Pazuzu era venerato come spirito ventoso distruttivo, ma anche protettore delle donne incinte e dei neonati. Tuttavia aveva un lato molto oscuro poiché considerato il portatore di malattie e dei venti malvagi.
Proprio in questi territori sono stati ritrovati numerosi manufatti, tavolette e amuleti, ciondoli, gioielli con minerali, varie forme di statuette e idoli. Però quello che voglio far notare è che in questa cultura questi spiriti aveva una duplicità. Erano divinità e unitamente demoni: buoni e cattivi che operavano non per un fine superiore come portare solo il bene o solo il male.
C’è una verità antica, che oggi abbiamo dimenticato, un insegnamento che spiega le entità buone e cattive, ed è questo:
- Tutti agiscono non per un fine superiore, ma per arrivare a un obiettivo!
Cosa vuol dire? Vi faccio un esempio usando un episodio della mitologia greca: Ade e persefone! La utilizzo perché è una delle storie più conosciute ed è utile per farvi capire quel che intendo! Ade desiderava follemente persefone, la fanciulla che vide in un prato. Non si chiese se fosse sposata o amasse un altro, nemmeno quale fosse la sua estrazione sociale, se fosse umana, semidea o una dea. Lui la voleva è la rapì. Secondo voi questo dio, cioè Ade, il signore degli inferi, ha agito per un fine superiore? Se c’era, sapete dirmi quale fosse? Oppure ha semplicemente agito per arrivare a un obiettivo, cioè quello di soddisfare il suo desiderio?
Seconda risposta, se ti interessa
La risposta è la seconda. Durante l’evoluzione umana, c’è stato un momento, vale a dire con l’avvento della religione cristiana in cui il compito delle divinità pagane è stato confuso, ecco che c’è stata la netta divisione tra bene e male: l’unico dio è quello buono, ma tutte le altre entità, spiriti e via dicendo, sono cattive. La cosiddetta: demonizzazione di tutte le credenze e divinità pagane.
Però il concetto base di cui voglio parlare è che i demoni o le entità maligne, non sono sempre male, anzi sono duplici: bene e male! Proprio come le antiche credenze che ritroviamo nella Mesopotamia, nel popolo celtico e anche in questo italico/greco.
- Tutti agiscono non per un fine superiore, ma per arrivare a un obiettivo!
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Come vediamo i demoni e il diavolo oggi, nella cultura generale?
Arrivo al cuore di questo video, cioè: come vediamo oggi i demoni, spiriti maligni e entità oscure?
Vi avviso che io amo molto i film horror e noto che non piacciano solo a me anzi è palese che Hollywood stravede per quelle entità che poi riescono a portare soldoni in cassa! La storia antica e, in modo particolare queste entità, stanno divenendo ogni giorno più forti, ma anche più pericolose! C’è un’estremizzazione dei loro poteri, di come siano in grado di manipolare le persone e, allo stesso tempo, una venerazione errata perché si pensa al male puro.
La cosa che più mi spaventa è il fatto che si punti al pensiero che: il diavolo o le entità malevoli, scelgano qualcuno che sia speciale, che debba cambiare il mondo, che rappresenti un ostacolo per il loro esercito, mostrando quindi che tutti noi valiamo poco, cosa non vera. Facendo poi un minestrone amaro di: credenze, leggende popolari, religioni, di politica e di economia. Ecco tutto questo è sbagliato!
Il male colpisce tutti
Intanto il male colpisce tutti, in modo netto e deciso. Le entità non hanno un piano superiore, ma semplicemente si nutrono di noi, delle nostre azioni e agiscono in modo da provocare danni o manipolazioni che però conducono sempre al raggiungimento di un “obiettivo” di autodistruzione. Ciò non vuol dire che siamo esseri speciali e al di sopra degli altri, ma che possiamo essere tutti nel loro mirino e dobbiamo difenderci.
Altra cosa che dovrebbe essere chiara, ma che non lo è, e che tante, anzi troppe persone, usano queste figure e convinzioni per creare un gruppo, per attrarre persone al fine di arrivare a esaudire i loro desideri: un esempio chiaro e lampante sono i santoni. Costoro sono in grado di attrarre persone che hanno convinzioni e determinate credenze fino a stravolgere il loro pensiero per poterli sfruttare ricevendo poi: denaro, un luogo comodo dove vivere, per avere potere.
Tutto ciò nasce appunto da una “ignoranza di base”, vale a dire da questa idea: il male mi dà potere!
Fascino del mistero
C’è però un’altra identificazione moderna che un po’ mi fa sorridere, vale a dire: la pubblicità sul fascino del mistero.
Vi faccio qualche nome:
- K-Pop Demon Hunters: il musical, presente su netflix, che parla di come 3 ragazze chiamare a combattere i demoni con un rituale. Io ho notato che sono solo 3 fanciulle, su miliardi di persone, che solo loro sono in grado di combattere le entità maligne. Quindi torna l’idea di: esseri speciali al di sopra degli altri che lottano per salvare il mondo.
- Labubu: questo pupazzetto che, grazie all’alone di mistero e alla pubblicità, oggi è divenuto il mostriciattolo peluche in grado di richiamare i demoni. Nella mia mente immagino le grasse risate che si stanno facendo per davvero queste entità pensando a quanto siamo sciocchi noi umani. Anzi, forse iniziano a lasciarci perdere proprio per questi esempi di “scemenza”.
- Hellboy: questo era prima un fumetto americano, molto famoso, che poi è divenuto un film. Un diavolone rosso che combatte il male, che poi dovrebbe essere lui il male perché appunto è un diavolo, che però si innamora, vede la giustizia e deve combattere, ma… non è chiaro per quale motivo.
- Malphas: presente nelle anime manga e nei videogiochi. Questo proprio non so se ridere o piangere. Malphas è un demone che permette di avere i suoi poteri per salire di livello e quindi arrivare al Boss finale. Devo dire che usare figure arcaiche, con significati e valori morali specifici, per vincere sul boss finale, deve essere una soddisfazione grande per i passati filosofi e sacerdoti. L’evoluzione filosofica della società umana, ridotta a: ho vinto il boss e ho finito il gioco!
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Ultima follia di Netflix sul diavolo
Lucifer: ah… qui ragazzi… dovrei fare un video di almeno 2 ore sulla serie di Netflix che realmente mi ha lasciato, per usare parole fantozziane, in morte apparente per almeno 3 settimane. Intanto nemmeno netflix ha saputo come identificare la serie perché classificata come: fantasy, poliziesco, drammatico, commedia, scientifico e ancora non ho capito come mai ha inserito scientifico dove nemmeno i documentari di focus usano questa parola per i loro video, poi romantico, azione, biblico e horror. Praticamente se non sai cosa vedere dopo una giornata di lavoro e sei confuso mentalmente, Lucifer è la serie per te. Parliamo dell’incarnazione di lucifero, che ritorna tra gli uomini, oggi, a Los Angeles, per gestire un nightclub.
Il signore degli inferi che molla tutto per gestire un locale notturno… La figura di questa divinità che ha terrorizzato per secoli l’umanità, ridotta a un lavoratore costretto a pagare le tasse che parla dei suoi legami con la famiglia e che aiuta a risolvere crimini per senso di giustizia… Io sono sconvolta!
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
