Mirra resina e pianta, proprietà, pianta magica
Cos’è la Mirra? Si tratta di una gomma resina dall’odore intenso. Un prodotto importantissimo già dall’antichità. Infatti è stato uno dei doni dei Re Magi nella notte di Natale. Il suo odore è dolce, speziato ed è balsamico. La Mirra rientra nelle “piante officinali”, cioè ad uso medico. Si annua e si mangia o meglio si assapora poiché ha un sapore amarognolo.
Storia e leggenda della Mirra incestuosa
Il termine della Mirra deriva dall’arabo murr, che significa amaro. Unito a commiphora che deriva dal greco è significa che “produce resina”.
Vediamo invece la leggenda della giovane e bella Mirra figlia di Cinira Re di Cipro. Una fanciulla devota alla dea Artemide. Lei aveva molti pretendenti che respingeva volendo imitare la purezza e la castità della Dea. Questo però fece affronto nei confronti di Afrodite, la dea dell’amore che gli aveva inviato tutti questi pretendenti. Ciò gli costò caro! La dea la fece innamorare perdutamente di suo padre. Una notte Mirra, con uno stratagemma, si infilò nel suo letto e, consumato l’incesto, il padre si accorse dell’inganno. Lei venne condannata a morte, ma la fanciulla riuscì a fuggire con in grembo un figlio. Nei mesi successivi vagava per il bosco piangendo e soffrendo per quello che aveva fatto, ma la madre terra ne ebbe pietà. Per alleviare la sua sofferenza pian, piano la trasformò in albero. Tuttavia le lacrime di Mirra trasudarono dal tronco sottoforma di una resina profumata. Dopo 9 mesi dall’albero nacque Adone, venuto alla luce aiutato dalle ninfe e amato e conteso dalla stessa Afrodite. Come una punizione divina per quello che Afrodite aveva fatto a mirra.
Mirra proprietà, consigli per l’uso e benefici
Vediamo la Mirra proprietà che è una gommaresina usata prevalentemente per uso esterno tramite incenso oppure bruciata pura. A livello di influssi magici ed esoterici, questa resina ha poteri purificanti e afrodisiaci. Unendo la purezza della fanciulla, nella leggenda precedente, e l’amore passionale.
Si può usare anche a livello “interno” si mastica, ma non si deve ingoiare perché è tossica, soprattutto se usata in eccesso.
La Mirra proprietà ha doti antisettiche capace di impedire la proliferazione dei batteri infettivi. Oltre a questo ha una funzionalità astringente, cicatrizzanti per le ferite e lesioni emorroidi. Si usa come disinfettante. Per uso come collutorio in fai date, potete fare una “pozione” fai da te. Prendete delle pepite di mirra gommosa, poi versateci sopra dell’acqua bollente e lasciate a infusione. Quando è preda filtrate l’acqua. A questo punto si può usare come collutorio per disinfettare la gola, gengive, bocca e denti. Essa protegge le gengive e la bocca da le afte. Cura la piorrea e le infezioni del cavo orale, come mal di gola. Il tonico appena descritto è dermopurificante per la pelle. Asciuga acne, punti neri, brufoli, piaghe e antirughe oltre che rigenerante.
Dunque la Mirra proprietà utili sia a livello cosmetico che poi a livello medicinale. Questa resina contiene limonene, pinene, eugenolo, sequiterpeni, resine e oli essenziali. Gli estratti sono usati in aromaterapia per distendere e calmare stati di ansia e problemi respiratori. Utile per purificare gli ambienti.
Diamo un’altra “ricettina” per fare una tintura madre fatta in casa. Prendete:
- 1 cucchiaio di polvere di mirra
- 200 grammi di alcool per alimenti
Unite e fate macerare per 1 mese. Questo profumo è utilizzo per purificare la bocca e usare come collutorio.
Naturalmente si deve usare con parsimonia. Un uso continuativo porta a delle controindicazioni o effetti collaterali della mirra usata per un lungo periodo si possono verificare delle eruzioni cutanee, prurito, arrossamenti. Se ingerita ci sono dei dolori addominali oppure produce vomito e diarrea.
Descrizione dell’albero Myrrha, clima e consigli per la coltivazione
La descrizione pianta Mirra è diversa dalla resina. Dunque cerchiamo di fare delle diversificazioni. Questo elemento è una gomma resinosa, di colore arancio o grigio. Viene estratta dall’albero di Commiphora Myrrha, da qui prende il nome. La pianta è appartenente alla famiglia delle Burseraceae. Gli alberi possono essere secolari, di piccole dimensioni e arriva a una altezza di 5 metri. Il tronco della Mirra è con tronco fessurato, grigiastro-marrone, con corteggia molto nodoso.
Le radici sono contorte. Durante i periodi di piogge esse si gonfiano per affrontare i lunghi periodi di siccità. Essa è originario delle zone desertiche dell’Africa, Arabia, Egitto, Somalia e Etiopia. L’albero di Commiphora Myrrha ha la chioma. Nella descrizione pianta Mirra l’albero cresce in modo irregolare ed abbastanza espansa. I rami sono spinosi con piccole foglie ovali raggruppate a ciuffi di tre o più margini seghettato. Le foglie hanno un colore verde intenso e durano poco.
I fiori posti all’ascella delle foglie e raggruppati con calice e 4 petali, di colore bianco rosato, la rendono più graziosa. La descrizione pianta Mirra vediamo che rinverdisce alla fine della stagione delle piogge. Il frutto e una drupa carnosa, rosso con dentro un seme.
Nella maggior parte dell’anno la pianta e un arbusto spoglio e pieno di spine, anche piuttosto bruttino. La raccolta della resina della Mirra viene effettuata alla fine della fioritura e non prima. Le resine sono date dalle incisioni che secernono dalla linfa giallognola.
Per la Mirra c’è un clima e coltivazione di cui ha bisogno. La pianta difficilmente coltivabile fuori dal suo ambiente naturale con un clima caldo e asciutto con terreni ricchi di sostanze naturali oltre che sabbiosi. Pianta che cresce spontanea nelle zone desertiche. Purtroppo non resiste alle basse temperature. Alcune varietà sono più facili da coltivare e da educare in bonsai come cammiphora wildii o la cammiphora abyssinica.