Assenzio gentile – potere delle erbe, piante magiche
Assenzio gentile chiamato anche Assenzio minore, dal nome scientifico: artemisia pontica. Una pianta medicinale che cresce spontaneamente in Europa. Ama terreni ben soleggiati e drenati, non argillosi. Pianta a cespuglio erbaceo. Perenne, di piccole dimensioni ed è per questo che viene detta: minore.
Le piante di assenzio gentile sono alte dai 30 ai 50 centimetri. Appartenente alla famiglia delle asteraceae a cui appunto appartiene l’artemisia maggiore che può arrivare a una altezza di un metro e mezzo e somiglia, in tutto e per tutto, all’assenzio gentile.
I due cespugli si differenziano solo per la loro altezza. Dato che il loro aspetto è cespuglioso e dal fusto legnoso. Alla base le radici sono secondarie. Ha rizomi striscianti di colorazione scura. L’assenzio gentile sverna al suolo perdendo, in inverno, la parte aerea che rispunta in primavera. Le sue foglie sono di forma pennatosetta lineari, arrotondate. All’apice la chioma è fitta, di colorazione verde. Assumono un aspetto grigiastro per via della sottile peluria bianca che le ricopre. Peluria che ricopre anche i rami e parte del capolino del fiore. I capolini fiorali spuntano sui rametti terminali. Formando una lunga spiga. Sono di colore giallo. Le foglie emanano un forte profumo aromatico dal sapore amaro.
ASSENZIONE GENTILE – PIANTA MEDICA
La pianta di assenzio gentile è ricca di principi attivi. L’amaro delle sue foglie la rende digestiva e tonica. Ideale per i disturbi di stomaco e intestinali. I suoi principi a base di Absibtina e Anabsintina, oltre che la presenza di oli essenziali, la rendono una pianta balsamica, lenitiva. Contiene zuccheri e vitamine del tutto naturali che curano i disturbi femminili. In passato era usata anche per le sue azioni vermifughe. Era servito a fine paste come digestivo, ma anche, come un controsenso, aperitivo per combattere l’inappetenza.
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Assenzio gentile: Potere di Iside e artemide
L’Assenzio gentile è una pianta di cui si conoscevano, anticamente, le proprietà curative, tanto da ritenerla magica. Convinzione radicata in Egitto dove si facevano tisane con del vino per i dolori di stomaco. Si credeva che con il suo aroma esso combattesse e tenesse lontano i serpenti, demoni, spiriti maligni e le persone malvagie.
La pianta era usata anche per i rituali di ringraziamento per le divinità femminili come: Iside e Artemide divinità protrettici delle donne. L’assenzio gentile serviva anche per curare i problemi femminili ed è per questo che venne associata a queste divinità, come se la pianta fosse un loro dono.
Erba magica per i legamenti d’amore
Nella magia o meglio nell’uso esoterico, bruciare i rami e le foglie di questa pianta, purificano e allontanano i malefici dalla casa, come l’invidia o le energie negative. Alcuni rituali, come quello di creare mazzetti di assenzio gentile, da mettere sotto il cuscino o sotto il letto, aiutano ad avere sogni premonitori.
Inoltre è indispensabile per i legamenti d’amore, per propiziare un matrimonio felice e duraturo. Mazzetti della pianta erano messi sulle porte, sulle finestre e in posti nascosti della casa, per propiziare fortuna e ricchezza.
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Assenzio gentile: La pianta dei cavalieri medioevale
La lunga storia dell’Assenzio gentile è il suo successo, nasce agli albori della società e vita umana, ma continua anche nel Medioevo. In questo periodo tale pianta era presente nei conventi. Coltivata sia da monaci che da suore per i suoi poteri medicinali e magici.
Si credeva che curasse la malaria e le febbri forti, in parte è vero poiché sottoforma di tisana calma i dolori ed è un ottimo antidolorifico. Vi si preparavano degli elisir, come l’elisir di Santa Ildegarda usata contro la debolezza fisica, dolori articolati e reumatismi.
Durante le battaglie, ma anche in tante taverne dove si mangiava e beveva, le foglie di assenzio gentile erano bollite e mischiate a del vino in modo da avere i suoi poteri magici. Questa bevanda si chiamava: Ippograsso.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!