Corna: storia del simbolismo delle corna, modi di dire e…
Corna! Simbolo sacro e profano che ha una lunga storia… complessa, mutata, modificata cambiando in diversi contesti storici, sociali e culturali, ma ancora oggi le usiamo a livello: magico, esoterico e nel nostro linguaggio.
Sicuramente molti, alla parola “corna”, sorridono e sghignazzano pensando a tradimenti o ad un’offesa grave, ma sappiate che non state rispettando un simbolo antichissimo con una storia avvincente.
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Nel medioevo indicava il diavolo e non erano permessi nemmeno gli scongiuri, perché si poteva finire sotto accusa di stregoneria. Mentre nell’antica Roma era simbolo di sessualità sfrenata usate durante i festini e rituali orgiastici.
Significati completamente diversi: potere, fertilità, divinità, protezione fino al tradimento, inganno e disonore.
Spieghiamo tutti i suoi significati, dal sacro al profano, fino a farvi capire cosa significa la parola cornuto, ma anche come mai è un elemento magico e un portafortuna.
Uomini preistorici: passione per le corna
Già l’uomo preistorico era affascinato dalle corna che sono state ritrovate sotto forma di incisioni, ma anche in reperti in alcune tombe e siti archeologici riscoperti.
Per quale motivo però l’uomo preistorico dava importanza alle corna? Perché osservava! Legato strettamente alla natura, come ogni animale, è stato facile per lui vedere una realtà che noi ignoriamo. Le corna sono un’arma naturale in dotazione a molti animali che non hanno tante armi di difesa. Per esempio i cervi, mammiferi enormi, ma che non hanno denti affilati o artigli, con una corporatura robusta, ma non agile in caso di attacco. Essi però sono animali temibili a causa proprio delle corna sul capo.
Questa realtà è stata poi vista come una vera e propria venerazione, dando luogo alle religioni antiche. Associate ad animali potenti, ma buoni, non temibili, come il: toro, cervo, ariete. Si ammirava la loro forza e fertilità, ma anche la loro docilità che si poteva rapidamente trasformare in aggressività.
Le corna poi erano indossate, già nella preistoria e in seguito durante l’età del bronzo e del ferro, da: sciamani, stregoni, sacerdoti che onoravano alcuni cicli stagionali poiché esso incarna lo spirito dell’animale.
La Mesopotamia e l’Egitto sono state tra le civiltà più antiche che però avevano divinità zoomorfe, sembianze umane e animali fuse insieme, in un unico essere.
Fu però l’antica Roma che si concentrò principalmente su questo simbolo!
Prima popolazione italica e Impero Romano
In Italia le corna sono il simbolo della primissima divinità più antica conosciuta, cioè Cenunno! Cernunno è però anche la prima divinità atavica delle popolazioni del Nord Europa che lo chiamavano Cenunnos.
Però nel Nord Europa è stato il Dio che ha poi sviluppato la religione: celtica, norrena, vichinga. Tuttavia a testimonianza che questa era una divinità dei primi uomini italici, esiste un sito archeologico oggi visitabile, in Valcamonica, in Italia, dove troviamo le incisioni del dio Cernunno datate nel Neolitico, cioè nel primo millenio, cioè 1000 avanti cristo. Pensate che l’antica Roma è stata fondata nel 753 A.c.
Nella mitologia romana troviamo 2 divinità fondamentali, che sono state le basi dello sviluppo della società dell’antica Roma: Dioniso e il Fauno.
Il Fauno è molto più antico progenitore di tante divinità. Fu lui che trovò Priapo, il dio dal grande pene, figlio di Afrodite, abbandonato nel bosco e gli salvò la vita.
Lui, il fauno, rappresenta: saggezza antica. La sessualità, natura e spirito selvaggio, violenza per giustizia, istinto e desiderio, forza virile. Questa figura era un uomo possente con gambe caprine e grandi corna. Nonostante in alcune statue esso sia senza gambe, rimangono le corna.
Dioniso chiamato anche bacco invece è il dio del vino che, a Roma, era importantissimo. I suoi culti dionisiaci ancora oggi li festeggiamo e si chiamano: carnevale!
Nelle prime raffigurazioni di Dioniso o Bacco, indovinate cosa aveva sulla testa? Delle cornette! Più piccole del Fauno, ma ben evidenti. Perfino Arlecchino, nella sua figura originale, aveva delle cornette poiché era lo spirito dei culti di Dioniso.
Durante l’anno, l’evocazione e la venerazione di queste due divinità sugli altari si posizionavano delle corna, simboli di virilità e potenza. Usate anche nelle processioni oppure i culti nei tempi, gli stessi sacerdoti doveva indossare maschere cornute.
Dea Madre: principio femminile – le corna della dea
Qui colleghiamo due religioni: mitologia romana antica e mitologia celtica! Entrambe sono tra le più antiche civiltà oggi conosciute.
Esse avevano in comune una figura femminile, la dea madre che ha un aspetto visibile, materiale, che vediamo anche noi oggi, cioè: la luna.
La luna crescente e quella calante cosa vi ricorda? Esse sono due corna! Nelle culture del passato ci sono diverse divinità femminili lunari, come:
Mitologia romana: Diana, Selene, Ecate, Manes, Trivia
Mitologia celtica: Triplice dea
Tutte queste divinità, anticamente, erano raffigurate con due cornette sulla testa. Tuttavia c’è una spiegazione. Le corna o corno sono comunque un’essenza maschile che però connette il mondo terreno con quello ultraterreno.
Queste divinità avevano appunto delle corna perché le divinità lunari rappresentano appunto coloro in grado di passare da un mondo all’altro. Per esempio Trivia era nota come la dea che vagava sia nell’oltretomba che nel mondo dei vivi. Un modo per connettersi agli spiriti e agli dei potendo assumere, in modo temporaneo, la forza animale e naturale.
Inoltre è anche un segno di “necessità”. Nel senso che le divinità donne, per rinnovare la vita, aveva bisogno del dio uomo o maschio. Dunque le corna era una sorta di venerazione o sottomissione all’uomo che aveva in sé il seme di forza vitale.
Nel corso dei secoli il simbolismo “lunare-cornuto” perse centralità, ma i rituali o gli altari richiedevano comunque la presenza di corna o corno.
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Le corna: un fallo antico del pene eretto
C’è un simbolismo comune delle corna, che non è mai cambiato dalla preistoria ad oggi, esso rappresenta il fallo, il pene eretto.
La base di tutte le religioni è:
- Principio femminile, il ventre o utero
- Principio maschile, il pene o il seme prodotto
La donna è intesa come terreno fertile da dove nasce la vita, ma l’uomo è il seme l’elemento che permette il germoglio della vita. Senza terra il seme non nasce e senza la terra il seme muore. Dunque uno ha bisogno dell’altro. Questo spiega come mai il Dio e l’uomo, anticamente, rappresentavano la forza vitale originale.
Le corna indicano e rappresentano appunto un fallo in erezione simboli di vita!
Questo è il significato o simbolismo comune che non è mai cambiato nei secoli ed anzi ha influenzato poi tanti culti e religioni. Esistono poi ulteriori significati che comunque si connettono alla forma delle corna con la punta verso l’alto e al pene, come:
- Protezione e fertilità
- Virilità
- Potere sessuale
- Forza maschile
- Vita o forza vitale
- Connessione tra natura e divino
- Potere spirituale
- Saggezza antica
- Nascita e trasformazione
Ho voluto parlare di questo significato, per evidenziare come da sacro esso sia poi divenuto profano, l’ho fatto prima di arrivare al medioevo seguendo la sua evoluzione, storia e vita.
Corna e cornuto, perché è dispregiativo?
Siamo arrivati all’inizio del primo medioevo, anno 476 A.C. quando ci fu la decadenza dell’Impero romano, i culti pagani vennero proibiti e la religione cattolica iniziava a dominare.
Parliamo di una “curiosità”! Il termine cornuto in Italia indica oggi una persona che è stata tradita dal partner. Una parola che si usa in modo dispregiativo, un’offesa che può divenire scherno e beffa, ma sempre in modo offensivo. Vi siete mai chiesti da dove nasce questa parola? Perché dire: sei un cornuto è un insulto? Per colpa dei barbari!
Le invasioni barbariche iniziarono, nel Nord Italia, nel 166 D.C per terminare nel 480 D.c.
I barbari invadevano e depredavano i paesi e città. La loro visione era terribile. Orde di uomini che indossavano elmi cornuti! Oppure avevano dei simboli di corna su scudi, spade e vessilli. Indossavano teschi di animali cornuti. Durante le invasioni barbariche nei villaggi c’erano violenze fisiche e intime sulle donne, anche donne sposate.
Nella cultura dell’epoca, la donna sopravvissuta ad una violenza intima, diveniva immorale. La sua intimità era stata concessa, anche senza volerlo, ad un altro uomo. Tuttavia i barbari erano considerati esseri inferiori, dei pagani.
Le donne, anche se sposate, non potevano essere abbandonate dai loro mariti perché alla fine il tradimento era avvenuto con un essere inferiore. Però il marito veniva chiamato cornuto per indicare che sua moglie era stata l’amante di un barbaro, cioè di un pagano, essere inferiore, riconoscibile perché indossava l’elmo con le corna. Questo termine era quindi una grave offesa poiché l’uomo era sposato con una donna che si era concessa o era stata presa da un uomo di culto pagano, un infedele o immorale.
Il termine è poi è rimasto nella lingua volgare evolvendosi e indicando un tradimento del partner.
Secondo Medioevo e il diavolo
L’arrivo del cristianesimo avvenne intorno al 500 A.c, nel senso che divenne la prima religione, ma ciò non toglie che parallelamente coesisteva la religione pagana (chiamata poi stregoneria) e quella ebraica, quest’ultima molto minoritaria.
A contendersi seguaci, intesa come milioni di fedeli, erano appunto: cristiani e pagani! Come divenire la religione principale? Occorreva una strategia e in questo caso furono i cattolici a giocare d’anticipo. Essi promettevano il paradiso per i più poveri, per coloro che soffrivano. Se pensiamo che nel 500 A.c la popolazione era ormai sfiancata da: carestie, malattie, da assalti continui di barbari e mille altri problemi, il paradiso era un luogo alquanto ambito dai più poveri. Già questo fu un ottimo modo per avere più fedeli, ma il vero colpo di genio fu:
Demonizzare le divinità pagane!
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Da Dei a diavoli
Esse rappresentavano il male, i peccati che avevano condotto alla perdizione. Analizziamo ad esempio alcune caratteristiche delle divinità rese demoni:
- Fauno: dio selvaggio, istinto puro, sesso violento e promiscuo, sesso naturale non per procreazione, ma per puro piacere, passione sfrenata, desiderio senza controllo
- Dioniso: divinità dei bagordi e festini, culti orgiastici, presa in giro delle autorità, colui che fa nascere il vino che rende gli uomini come animali facendo perdere la morale
- Priapo: dio osceno dai grandi genitali, del sesso sfrenato, impulso erotico e animalesco
- Pluto: dio dei morti e delle anime dannate
- Baphomet: divinità della trasformazione spirituale, conoscenza nascosta, connesso con il mondo dei morti, saggezza
- Lucifero: la stella del mattino che è il portatore di luce, che indica la strada della perdizione
Queste divinità presero poi altri nomi, come:
Fauno – Satana il demone principale – probabilmente la fama nacque perché era la divinità più seguita dai pagani
Dioniso – Il tentatore (nome che poi venne affibbiato a lucifero) – divenne il tentatore perché il vino è una tentazione che rende gli uomini folli
Priapo – Asmodeo – a causa dei suoi enormi genitali divenne simbolo di lussuria sfrenata
Pluto – satanasso – essendo il dio dei morti, la chiesa decise di “diminuire” il suo potere e lo classifico come un satanasso, cioè uno dei diavoli minori, quasi insignificante.
Baphomet – rimase con il suo nome originale, ma si amplificarono il terrore dei suoi culti che erano di stregoneria e anche di sacrifici umani
Lucifero – rimase con il suo nome, ma essendo un elemento o divinità simbolica, i cristiani gli diedero un volto e dei poteri malefici.
Da notare che la chiesa fece il modo da eliminare le caratteristiche benevoli e sottolineare quelle demoniache. In ultimo tutte queste divinità possedevano corna o cornette!
Dal sacro al diabolico: la svolta col Cristianesimo
La strategia della chiesa era semplice: Corna = Natura = Pagano = Adoratore del diavolo!
La nuova religione mirò a separare l’uomo dal mondo naturale, diventando una creatura al di sopra della natura, ma al di sotto di Dio. Imponendo un forte ordine morale e spirituale! La prima cristianità era severa con regole che divennero leggi, come:
- 10 comandamenti
- 7 peccati capitali
- 4 virtù
- Credere nel Cristo
- Amare Dio sopra ogni cosa
- Riconoscere la Trinità
- Pentirsi e chiedere persone
- Osservare i sacramenti
Apriamo una parentesi: tutte queste regole sono di derivazione pagana infatti la trinità è la rappresentazione della Triade capitolina composta da: Giove, Giunone, Minerva. Lo stesso vale per i 7 peccati capitali. Il Cristo risorto è poi il dio Attis!
Ad ogni modo la chiesa semplicemente assorbì i culti pagani facendoli diventare più severi per avere il controllo totale della fede. Chiudiamo parentesi.
Ciò mostrò un elemento importante, vale a dire che: tutte le figure o divinità e culti che avevano le corna, erano satanici, pagani e quindi demoniaci! Lo specchio oscuro delle antiche divinità pagane!
Tutto questa strategia era mirata ad un unico scopo: far dimenticare l’antica religione!
Fai le corna? Diavolo!Fine modulo
Nel pieno medioevo, cioè dagli anni dal 900 D.C al 1100 D.C. Fare le corna non erano un gesto scaramantico oppure un gesto di beffa verso qualcuno, ma una minaccia. Nel senso che se si facevano le corna con la mano oppure si accarezzavano le corna di un ariete, potevi finire sotto accusa di: stregoneria!
In questo periodo, i culti pagani sopravvivevano con la stregoneria! Quest’ultima era l’evoluzione dell’antica religione e dei culti misterici (quelli che troviamo anche nella mitologia romana, ma che sono realmente antichissimi).
La chiesa era dominante, ma siccome non riusciva a far sparire l’antica religione, divenne un dominio dittatoriale! Chiunque aveva in casa, nel proprio terreno o in una stalla, teschi di animali con corna oppure semplicemente le corna, era visto come un probabile adoratore del diavolo. I pastori, ad esempio, erano costretti a nascondere questi corni, che essi usavano come amuleti per una tradizione antica.
Se facevi le corna con la mano, per indicare una persona tradita dal partner, divenivi uno iettatore o eri una strega ed era per colpa tua, per il tuo malocchio, che la persona “tradita” era stata tradita.
Portafortuna cornuti
Siccome però questi gesti non si potevano eliminare dall’intera popolazione, ecco che ci fu una nuova trasformazione. Esso divenne un gesto scaramantico.
Fare le corna verso il basso era un modo per allontanare il diavolo! Dunque divenne un segno di fedeltà alla fede cristiana ed ecco che molti simboli nacquero e ancora oggi sopravvivono delle corna come protezione.
Per esempio il:
- Cornicello napoletano che è un corno con la punta rivolta verso l’alto che porta buona fortuna, allontana il malocchio
- Il Cornetto rosso: che molti pensano sia un peperoncino, in realtà è un corno rosso che allontana le tentazioni
- Corno Calabrese: amuleto contro l’invidia e gli spiriti maligni
- Mano cornuta: portafortuna che allontana il malocchio, simbolo di protezione
- Corno o cornetto d’oro: protezione spirituale, benessere materiale e ricchezza
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!