Maponos o Mabbon principio dell’oscurità, altare di mabon
I temi della festa del sabba di Mabbon o Maponos riguardano la protezione, consacrazione e purificazione.
In questo periodo si è esausti. La semina della primavera con il seguito del lavoro del raccolto, amori nati e consumati. Quando si arriva a settembre, il sabba o sabbat di Mabbon, ci chiarisce che ormai il cerchio è chiuso. Tutto quello che si doveva fare è stato fatto. A breve la terra sprofonderà nelle tenebre e nel gelo. La Dea ritorna dagli inferi o dall’altro mondo, per governare.
Non è un momento triste, anzi è il momento in cui ci si appresta al riposo, al giusto riposo. Un periodo in cui si fanno avanti timori e paure. Non si sa quale sarà l’abbondanza del prossimo raccolto. Il Signore della luce non è ancora andato via e nell’equinozio d’autunno lo si deve ringraziare.
I temi principali del Sabba o sabbat di mabbon sono:
- Preservare la fertilità della terra
- Chiudere l’anno trascorso
- Prepararsi all’arrivo del Trionfo Oscuro o ritorno della dea dal mondo buio
Per molti sono dei temi che possono sembrare incomprensibili, ma in realtà essi sono scanditi da rituali che si eseguono chiusi in casa. Eseguendoli si richiamano gli influssi positivi, la protezione e si purifica l’ambiente.
DECORA LA CASA PER MABBON
Facciamo entrare Mabon nelle nostre case. Le abitazioni private, le nostre case o piccole stanze, sono gli ambienti in cui trascorriamo più tempo, dove si pensa, si soffre o si gioiesce. Un’ambiente che è carico di energie private o personali e anche di quelle esterne. Si deve preparare all’arrivo delle energie della stagione.
Prima di tutto dovete pulirla. Purificarla con acqua benedetta da voi stessi è un ottimo modo per riuscire a garantire un’eliminazione di tutte le negatività. Per benedire l’acqua potete usare questo incantesimo: Benedire acqua – acqua santa, sacra, allontanare gli influssi negativi.
Ora usiamo la magia del colore. Mabbon richiede colori della stagione autunnale: giallo, marrone, rame o rossiccio. Usate dei nastri alle tende ad esempio. Sulla tavola o in ogni stanza dovrebbe essere presente un cesto o una cornucopia con della frutta di stagione: uva, noci, frutta secca, melograni. Quest’ultimo è quello più consigliato poiché è un simbolo che lega il mondo dell’aldilà a quello dell’uomo.
Altare magico di mabon
Ovviamente dovete creare un altare di Mabbon. Su di esso debbono essere presenti:
- Simbolo di Mabon
- Principio maschile e femminile (un bicchiere o coppa di vino e una ciotola di fagioli)
- Candele marrone, dorate o gialle intenso, arancione oppure bianche e viola
- Falcetto, elemento che simboleggia il raccolto e il sacrificio
- Tarocchi: Il Sole XIX, La Ruota X, Le stelle XVII
- Pietre: onice, granato
- Babban, cioè la bambola di grano
In ultimo, ma non meno importante, dovreste poggiarvi un elemento che avete conservato dal Sabba di Oestara e che è stato sull’altare di Oestara.
LEGGI ANCHE: Chi è Fand, la divinità delle Fate – mitologia celtica
Babban: cos’è?
La babban è una bambola di grano, paglia e fieno che rappresenta lo spirito della terra. Lo possiamo poi decorare con delle erbe che richiamano: fortuna, prosperità, buona salute, ricchezza oppure occultismo.
I druidi usavano la Babban per evocare gli spiriti oppure per predire il futuro. Si usava appenderle al collo un simbolo o una pietra che richiamasse appunto gli spiriti guardiani, la vittoria in battaglia, un buon raccolto e via dicendo.
La babban deve rimanere sull’altare di Mabbon per tutta la durata del sabba oscuro o sabba nero che va dalla notte del 21 settembre fino all’alba del 23 settembre. In seguito la si usa durante gli incantesimi. Non viene bruciata, come capita in altri sabba.
Tra i rituali che erano usati dal popolo celtico, il druido seppelliva la babban in un determinato luogo in modo che gli spiriti maligni rimanessero lontani dal villaggio per tutto l’inverno. Quest’ultima era la stagione buia dove i pericoli erano ovunque.
La si seppellita o appendeva all’entrata principale del villaggio in modo che le malattie e pestilenze rimanessero al di fuori dei confini del villaggio. Addirittura si usavano le Babban sui campi di battaglia in modo che le anime dei morti in battaglia, che non avevano ricevuto una giusta sepoltura, seguissero la babban nell’altro mondo.
Ovviamente è una protezione, ma occorre che essa sia consacrata direttamente sull’altare per diventare un amuleto e talismano potentissimo.
LEGGI ANCHE: Chi è Mogetius, mitologia celtica, divinità minore della guerra
Altri usi della Babban
Non vogliamo dare solo dei consigli “oscuri” sull’uso di questa bambolina. La babban era usata anche all’interno delle case. La si appendeva all’esterno delle abitazioni per mantenere lontane le streghe maligne, malelingue, persone pettegole o che nuocessero alla vita familiare.
In caso uno di questi soggetti entrava in casa, gli capitava qualcosa di male: rovesciare l’acqua, mordersi la lingua, inciampare. Una qualche “disgrazia” che permette agli abitanti della casa di capire chi era il nemico. Un modo semplice per fare poi rituali di purificazione o di eliminazione delle negatività.
La si regalava ad una donna incinta per avere un buon parto o la si metteva sotto la culla di un neonato per impedire alla morte di prenderlo o alle malattie di attaccarlo. Perfino i guerrieri portavano con sé una babban in numero uguale al numero dei propri familiari. Ad ogni babban veniva dato un accessorio del familiare in questione, come: ciondolo, una pietra, dei capelli. In questo modo essi potevano capire se i propri cari erano in salute. In caso capitava qualcosa alla babban indicava che il familiare era in difficoltà.
Tanto per fare un esempio, in una testimonianza scritta, troviamo il racconto di un guerriero partito per mare. La babban che trasportava con sé, che indicava una delel figlie, si era ammuffita, ma non marcita. Quando lui tornò venne a sapere che la bambina si era ammalata per molto tempo, ma era guarita.
LEGGI ANCHE: Skoll e Hati: mitologia norrena, lupi del destino
Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!