Morrigan: Dea della Guerra e Destino – Mitologia Celtica
La Morrigan è una delle divinità più misteriose e potenti della mitologia celtica, con origini che risalgono a oltre 3000 anni fa. Il suo nome può essere interpretato in vari modi: alcuni lo traducono come “Grande Regina,” mentre altri lo leggono come “Regina Fantasma.” Questi significati riflettono la natura enigmatica e multiforme di questa dea, associata alla guerra, alla morte, al destino e alla vendetta.
MORRIGAN IL MULTIPLO
La Morrigan è una divinità mutaforma, in grado di assumere diverse forme, sia umane che animali. La sua trasformazione più comune è in un corvo, simbolo della morte e della guerra. Come corvo, questa divinità sorvola i campi di battaglia, incitando i guerrieri alla vittoria o seminando il terrore tra i nemici con il suo grido.
Tuttavia, la Morrigan non è solo una dea individuale: in molte tradizioni, appare come una triade di dee, note collettivamente come le Morrigna. Questa triade comprende Badb, che rappresenta il corvo; Macha, simbolo della sovranità; e Nemain, lo spirito frenetico della guerra. Questi tre aspetti riflettono la complessità e la violenza del carattere della di questa dea.
Antica popolazione celtica
La Morrigan è una figura centrale nella mitologia irlandese, dove è considerata parte della tribù divina dei Túatha Dé Danann, una delle antiche popolazioni mitiche dell’Irlanda. È figlia di Fiacha mac Delbaith, un leggendario re d’Irlanda, e divenne l’amante di Dagda, il principale dio re e druido irlandese. Dagda, divinità della fertilità, dell’agricoltura e della resurrezione, insieme alla dea rappresentava il ciclo della vita e della morte.
Uno dei racconti più noti riguardanti la Morrigan si trova nel Ciclo dell’Ulster, dove la dea si innamora dell’eroe guerriero Cú Chulainn. Quando egli rifiuta le sue avance, la Morrigan lo perseguita in diverse forme, cercando di ostacolarlo in battaglia.
Si trasforma in un’anguilla per farlo inciampare, in un lupo per spaventare il suo bestiame, e in una giovenca bianca per ostacolarlo ancora. Alla fine, Cú Chulainn la ferisce in ciascuna delle sue forme, senza mai riconoscerla come la Morrigan. Nell’ultimo scontro, Cú Chulainn viene mortalmente ferito e, mentre si lega a una roccia per morire in piedi, un corvo, simbolo della dea celtica, si posa sulla sua spalla, segnando la sua morte.
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Morrigan e le Banshee
La Morrigan è spesso associata alle Banshee, spiriti urlanti che annunciano la morte con il loro lamento funebre. Molti studiosi ritengono che le Banshee siano una versione più tarda e popolare della Morrigan, evolutasi nel folklore irlandese.
Un’altra leggenda rilevante riguarda la Morrigan durante il giorno di Samhain, una festività celtica che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Prima di una battaglia decisiva contro i Fomoriani, la Morrigan si incontrò con Dagda, avvertendolo di compiere incantesimi per garantire la vittoria. Durante la battaglia, la Morrigan cominciò a cantare una canzone che paralizzò i nemici, permettendo a Dagda di ricacciarli in mare.
Eredità della Morrigan
La Morrigan è una figura complessa e potente, rappresentando sia la distruzione che la rigenerazione. La sua connessione con la guerra e la morte non è solo negativa, ma riflette anche il ciclo naturale di fine e rinascita. La Morrigan incarna la forza, la protezione del territorio e la sovranità, elementi cruciali per la società celtica. Anche se la sua figura è a volte temuta, è rispettata come una protettrice del popolo e del regno.
In sintesi, la Morrigan è una delle figure più affascinanti della mitologia celtica, con un ruolo che oscilla tra distruzione e rigenerazione, guerra e protezione, morte e sovranità. La sua complessità e il suo potere continuano a ispirare e a essere oggetto di studio, rendendola una delle divinità più importanti del pantheon celtico.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!