Palio di Siena e la Maledizione delle Quattro Contrade
C’è un’antica leggenda che aleggia sul Palio di Siena: la maledizione delle quattro contrade verdi.
Le contrade in questione sono il: Bruco, la Selva, l’Oca e il Drago. Si dice che quando queste contrade partecipano al Palio, accade sempre qualcosa di insolito. Eventi che variano e sono alquanto strane.
I cavalli che disarcionano i fantini. Cavalli che si rifiutano di correre come spaventati da qualcosa di invisibile, forse di invisibile a noi, ma non a loro. Capitano cambiamenti climatici improvvisi, ad esempio piogge estive devastanti in cui è necessario rimandare il palio. La più comune è quella in cui le contrade finiscono in risse tra contradaioli che assediano i vincitori malmenandoli.
Tuttavia, il 16 agosto 2010 avvenne qualcosa di più tragico. In quella data, durante la vittoria della contrada della Selva, Alain Emphoux, capo delegazione di Avignone, partecipò ai festeggiamenti post-Palio e si unì al pranzo festivo in un’altra contrada. Cambiando all’ultimo momento il posto a tavola, si sedette sotto un balcone che alcuni anni prima era riservato ai bambini. Purtroppo, durante la cena, un mattone si staccò dal balcone colpendolo in pieno e causando la sua morte.
Un incidente che rafforzò ulteriormente la nomea della maledizione delle contrade verdi. Per il Palio di Siena, quando vengono estratte almeno due contrade verdi: Bruco, la Selva, l’Oca e il Drago, è possibile vedere nuovamente la maledizione colpire ancora.
PALIO DI SIENA: ORIGINI DELLA CORSA
All’inizio dell’XI secolo, il Palio era legato a una festa politico-religiosa che affermava la sovranità della città di Siena. Le comunità del territorio e i loro feudatari portavano ceri al Duomo e al suo vescovo come segno di sottomissione e sudditanza. Il giorno dell’Assunta era una festa per tutti i cittadini, che partecipavano alla corsa del Palio. Questa corsa era ben più lunga e percorreva le strade che circondavano la città.
I fantini erano nobili che cavalcavano i loro cavalli su strade fangose e lunghe, non come il Palio che si corre oggi “alla tonda” in Piazza del Campo. Oggi il Palio comprende tre giri intorno alla piazza e dura circa 80 secondi. Il cambiamento iniziò nel 1600, portando in competizione le contrade, che nel corso del tempo si ridussero da circa 80 a 17, suddividendo la città di Siena. La popolazione aveva l’abitudine di riunirsi nella chiesa della contrada per discutere dei problemi comuni, e ogni contrada ha dei rappresentanti che la gestiscono.
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Storia delle contrade (sintesi)
Le contrade sono suddivisioni storiche della città all’interno delle mura medievali. Originariamente, erano delle circoscrizioni che comprendevano tutti gli abitanti della contrada stessa. Questi rispondevano al pagamento delle imposte e al mantenimento delle strade, come piccoli comuni con tanto di sindaco e consiglieri nominati dagli abitanti della contrada.
Vi erano poi le contrade militari, che avevano l’obbligo di presidiare le mura in difesa dei cittadini e della città di Siena. Ancora oggi, le contrade sono organismi territoriali con una propria personalità giuridica e amministrativa. Ogni contrada ha il suo: stemma, il suo colore e il suo animale portafortuna che la distingue.
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Significato del palio di siena
Il Palio di Siena è una festa che rievoca le sue origini medievali. È una giostra equestre, una competizione tra contrade con la partecipazione di tutti gli abitanti di Siena. Questa festa si ripete nel corso dei secoli, esclusi eventi eccezionali come le guerre mondiali. Il Palio si corre due volte all’anno: in onore della Madonna di Provenzano il 2 luglio e della Madonna dell’Assunta il 15 agosto.
Dopo la vittoria, ci sono sfilate e sbandierate con numerosi figuranti in abiti medievali. Si rende onore alle Madonne festeggiate in quel giorno, recandosi al Duomo per ringraziarle della vittoria. Inoltre, ci sono cene tra i contradaioli per festeggiare il vincitore.
La maledizione: castigo delle contrade verdi
La maledizione delle quattro contrade verdi è un elemento leggendario del Palio di Siena, un castigo che sembra perseguitare le contrade del Bruco, della Selva, dell’Oca e del Drago. Ogni volta che una di queste contrade gareggia, sembra che qualcosa vada storto, che si tratti di incidenti imprevisti o di episodi di violenza tra i contradaioli. La tragedia del 2010, con la morte di Alain Emphoux, ha aggiunto un’aura di mistero e timore intorno a questa maledizione. Tuttavia, è importante ricordare che il Palio di Siena rimane una celebrazione ricca di storia, tradizione e passione, che unisce una comunità in un evento unico nel suo genere.
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Articolo scritto e pubblicato da e sul Il bosco delle streghe