Pantalone maschera, libertino credulone, maschere italiane, la maschera carnevale veneziana
Pantalone maschera della commedia dell’arte che fa parte della nostra cultura italiana. Di origine veneziana, comparsa nella metà del 1500.
Chi è Pantalone? Rappresenta un mercante pieno di soldi, vecchio, ricco e agiato. Un brontolone mai contento di quel che ha e sogna sempre quello che non può avere. Da buon “veneziano” ama le belle donne ed infatti è un personaggio lussurioso, avaro e credulone.
Nelle commedie in cui era presenta Pantalone maschera di carnevale appariva spesso seguito dal furbo servo Brighella(che appartiene alle maschere regionali italiane, quest’ultima è di origine bergamasca). Grazie alla presenza di brighella spesso pantalone è riuscito a scampare a truffe e a furti da belle donne.
I DUE VOLTI DI PANTALONE MASCHERA
Inizialmente, come tutti i personaggi della commedia dell’arte, Pantalone maschera aveva un vestito di un solo colore che con il passare del tempo è cambiato arricchendosi.
Pantalone vestiva solo una calzamaglia rossa, usata spesso dai saltimbanchi di piazza. La sua figura era più comica e divertente prima di arrivare al teatro di Goldoni che ne ha smorzato i toni facendolo apparire più assennato e saggio, criticando i giovani e il loro entusiasmo di vivere e amare. Infatti Pantalone maschera diventa più cupo. Curvo nel contare le sue monete.
A volte si presenta come un ricco mercante, stimato o come un vecchio in rovina. In entrambe le sue visioni vediamo che comunque rimane con le caratteristiche tipiche dell’idea dei commercianti veneziani nel 1500, cioè avido e taccagno, chiacchierone e credulone.
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Costume pantalone maschera carnevale
Pantalone maschera ha una corporatura robusta e sgraziata. Viso spigoloso. Casacca, calzoni e le calze sono rosse con colletto bianco. Indossa un berretto di lana rosso alla greca e una zimarra nera con ampie maniche.
La sua maschera è nera con sopracciglia folte e lunghe. Possiede un naso adunco e una barbetta da capra. Poi ha una cintura e sacchettino pieno di denaro. Si serve di un piccolo coltello a doppia lama, usato dagli artigiani, per difendersi e allo stesso tempo per pavoneggiarvi. Ai piedi porta delle pantofole con la punta rivolta all’insù.
Nelle maschere italiane, Pantalone, alle volte è triste e alle volte è allegro. La leggenda narra che in base a come andassero gli affari nella città lagunare, si decideva quale fosse il Pantalone maschera che doveva poi circolare a Carnevale. In caso c’erano stati buoni affari per la città, Pantalone vestiva ricco e pregiato, mentre se erano andati mali, allora il suo vestito si mostrava strappato.
Il suo carattere appare come un vecchio arzillo e vizioso che insidia le giovinette. Si dedica alle servette credendo di piacere molto. Nelle commedie che interpreta sfoggia con disinvoltura la sua agiatezza, ma si mostra sospettoso verso gli altri, ma comunque è facile da raggirare tant’è che è un credulone.
Avaro fino all’inverosimile, tant’è che si pensa che il racconto di “l’avaro”, sia ispirato a questa maschera di carnevale. Se si tratta di denaro non caccia mai un soldi e non vuole pagare nemmeno i suoi servi, tra cui spicca Colombina.
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La fama di pantalone da dove nasce?
Pantalone maschera veneziana più conosciuta! Nato come il “primo vecchio” nella commedia dove si chiamava il: Magnifico. Qui si esprimeva in un sonoro dialetto veneziano. Tuttavia quel nome venne cambiato presto e prese il nome di Pantalone rimanendo e distinguendo il personaggio per le sue caratteristiche fisiche e appunto caratteriali.
Il suo nome potrebbe derivare anche da San Pantalone o Pantalon, martire e protettore di medici e mercanti. Uno dei santi venerati a Venezia, dove esiste una chiesa a lui dedicata.
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Curiosità e leggende
Come in tutte le maschere regionali italiane vediamo che pantalone maschera è stato usato come una storpiatura e satira del mercante tipico. Agiato e di mezza età, ma in cui è stato esasperato. Il suo vero nome e cognome è: Pantalone de’ Bisogni (i bisognosi erano i poveri che vivevano di carità dell’assistenza pubblica della serenissima Venezia).
Questo personaggio venne rese celebre e rimase addosso ad un attore di nome Giovan Battista Garelli che si calò talmente nella parte che ne rimase intrappolato. Durante la sua vita non interpretò altro che Pantalone e recitò stabilmente al teatro San Luca a Venezia.
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