Scaramuccia maschera, com’è la maschera di scaramuccia, dove è nato?
Tra le maschere di Carnevale, che sono tante, le tradizionali sono i veri protagonisti di ogni sfilata regionale. Ci sono alcune di esse che però sono ovunque, dove cambiano i nomi, ma sono sempre lo stesso personaggio come ad esempio: scaramuccia.
Scaramuccia significato: piccola battaglia, piccolo screzio, un combattimento che dura poco ed è di scarso impegno.
Questa è una maschera che c’è chi pensa che sia della Sicilia, altri invece sono convinti che appartiene alla Toscana, ma in realtà nasce a Napoli. La Campania è una delle regioni (come il Lazio) dove ci sono moltissime maschere e personaggi tradizionali. Ciò deriva da una grande quantità di popolazione, nel passato, ma anche da una ricerca filosofica.
Quello che abbiamo dimenticato è che la religione primaria, cioè quella pagana o naturale, era alla ricerca costante di risposte che spiegassero le emozioni, il carattere e la filosofia di vita. Da questa analisi sono nati poi i personaggi che oggi noi facciamo rivivere durante il carnevale. Per inciso, il carnevale, è una delle feste pagane per eccellenza (rituali dedicati a Dioniso), talmente radicata e primordiale che tutti la festeggiamo nonostante on ne conosciamo il significato.
CHI È SCARAMUCCIA, IL CAPITANO BUGIARDO
Scaramuccia è un marinaio, un capitano di marina, in grado di commettere grandi imprese e avventure eroiche… a parole, solo a parole. In realtà non ha mai compiuto un viaggio e non sa nemmeno nuotare o guidare una nave. Personaggio bugiardo e spaccone.
La maschera nasce per ridicolizzare i soldati spagnoli di stanza a Napoli quando c’era il dominio spagnolo. Scaramuccia è un vigliacco, pigro, che si mette nei guai continuamente.
In passato vestiva interamente in nero, come la divisa degli spagnoli, con giubba corta stretta a righe nera e grigia. Ha una gorgiera bianca. Pantaloni fin sotto al ginocchio. Calze scure e scarpe a punta. Mantello con cintura e spada. In testa ha un cappello basco con piume. Maschera nera con un lungo naso, baffi e corto pizzetto. La maschera in seguito fu tolta per recitare a viso scoperto nelle commedie.
Ad oggi, in vendita, ritroviamo la maschera di Scaramuccia che è caratterizzata da un lunghissimo naso, realmente molto lungo. AVenezia ritroviamo spesso questo tipo di maschera che, come abbiamo accennato, ricorda la maschera dei recuperatori di cadaveri durante la peste.
Attenzione che però, Scaramuccia, sembra anche uno dei personaggi tipici del recupero dei cadaveri durante la peste del 1.500, quando la popolazione europea venne letteralmente dimezzata per questa malattia.
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Fama e nascita di Scaramuccia
La maschera di Scaramuccia è legata inevitabilmente a Napoli ed è stata resa famosa dal comico drammaturgo Silvio Fiorillo da Capua. Nella sua compagnia teatrale, Fiorillo vestiva la maschera del capitano Matamoros, un guerrafondaio spagnolo. In una delle sue commedie comparve, per la prima volta, pulcinella che è diventato il simbolo della città di Napoli.
Insieme ai suoi due figli, Giovan Battisti e Tiberio, la compagnia Fiorillo, hanno portato al successo queste maschere. Personaggi tradizionali e tipici della città di Napoli, ma che erano noti solo alla popolazione campana. Furono proprio le commedie teatrali e i burattinai itineranti che permisero alle maschere di diventare famose in tutta Italia. Oggi le ritroviamo presenti durante il Carnevale, ma essi rappresentano dei personaggi importanti a livello di carattere tipico di ogni città o regione.
Scaramuccia fa però il suo ingresso e inizia a crearsi la sua fama, nel teatro dei burattini insieme alle maschere di Tartaglia, un buffo medico, e Pulcinella, chiacchierone. Scaramuccia è uno spadaccino. Fa le sue recite raccontando le sue imprese eroiche, discutendo e prendendo delle gran botte per le sue sbruffonate.
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Scaramuccia, personaggio dell’Arte e Commedia
La maschera di Scaramuccia è presente nella commedia dell’arte che è nata nella città di Napoli. Questa maschera si chiama Scaramuzza, in dialetto. Diventa poi Scaramuccia in Italiano.
Venne poi presentato al pubblico. La sua prima rappresentazione risale al 1600. La maschera ironizza il personaggio di un capitano spagnolo, buffone e fanfarone, superbioso e bugiardo, con doti acrobatiche. Eccellente spadaccino, ma evita sempre lo scontro, al massimo tende ad agitare quest’arma più per far scena che per altro.
La compagnia di Fiorillo, l’attore che ha reso famoso Scaramuccia, portò questo personaggio in tuta Italia. Divenne popolare in Toscana, specialmente a Firenze, tanto che la maschera venne adottata dalla città. Ecco come mai in molti sono convinti che sia una maschera fiorentina.
Dal nome Scaramuzza, in napoletano, divenne Scaramuccia, in dialetto fiorentino è: sharamuccia.
Però la sua vera gloria la raggiunse in Francia dove divenne uno degli attori favoriti alla corte del re Luigi XIII, proprio perché c’era un forte interesse verso il suo personaggio, cioè: Scaramuccia. Divenne amico di Moliere. Qui la maschera prese il nome più elegante di: Scaramouche. Oltre al nome cambiò anche il carattere diventando più silenzioso, arguto, sentimentale e meno litigioso. Preferiva la chitarra per fare serenate appassionate più che usare la spada per i duelli. Un gran donnaiolo che cerca di conquistare le donne fingendosi ricchissimo. Tant’è che è da lui che è nato poi il personaggio di Cirano de Bergerac, tant’è che lui aveva il nasone e lo stesso è capitato per questo secondo personaggio.
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Film e curiosità su scaramouche
Scaramouche ha ispirato alcuni film. Il primo nel 1923, film muto. Anche a Hollywood, nel 1952, con Stewart Granger venne prodotto un film. Mentre nel 1965, in Italia, venne prodotta una miniserie televisiva. Uno sceneggiato musicale con l’interpretazione e le musiche di un grande attore italiano: Domenico Modugno. Il cantante raccontava le rocambolesche avventure di Tiberio Fiorilli ideatore e interprete del personaggio di Scaramouche il millantatore, seduttore e attaccabrighe.
Dopo la sua morte, a Parigi, uscì la: vie de Scaramouche, scritta da Angelo Costantini, un libro sulla sua biografia romanzata.
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