Scrittura automatica: chi guida la tua mano
La scrittura automatica, conosciuta anche come psicografia o “automatic writing”, è una pratica esoterica in cui una persona lascia che la propria mano scriva senza controllo cosciente, ma controllato da qualcuno.
Guarda il VIDEO per intero sul nostro canale youtube di “Il bosco delle streghe”, eccoti il link:
Iscriviti al nostro canale Youtube: IL BOSCO DELLE STREGHE!
Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
La scrittura automatica permette di ricevere dei messaggi, simboli o testi dove emerge che non siete voi a scrivere, ma qualcos’altro. Sono fonti esterne che possono essere: spiriti, entità, energie diverse cari che non sono più in vita fino a possessioni. Approfondiamo il discorso. L’atto non è guidato dalla volontà razionale del praticante, ma da energie spirituali, entità invisibili o da messaggi comisci/divini. Ciò rappresenta un ponte tra la coscienza, cioè noi che siamo svegli, vigili e coscienti, da dimensioni interiori e spirituali, diventando uno strumento di divinazione esoterica.
I bambini, veggenti, chiromanti e molte streghe usano questa divinazione. Inutile dire che per alcuni è molto semplice perché hanno una connessione più forte con il loro potere occulto e quindi i messaggi, parole, simboli o disegni, sono comprensibili in poco tempo o immediatamente. Per altri è possibile imparare questa pratica e usarla al meglio. Alcune testimonianze di occultisti, medium e veggenti hanno dimostrato che questa pratica è reale, tanto da interessare studiosi del paranormale, antropologi e scienziati dandogli un nome: psicografia.
Linguaggio universale
Le prime attestazioni storiche della scrittura automatica si trovano in molte culture antiche. In Oriente, ad esempio, la tecnica del Fuji in Cina prevedeva che un medium ricevesse messaggi dagli spiriti attraverso movimenti involontari della mano, accompagnati da trance o stati meditativi profondi. In Egitto e in Grecia, esistevano pratiche rituali in cui simboli e scritti venivano “dettati” da divinità o spiriti intermediari. Pensate che per i celti, tale divinazione, era concessa a tutti, ma l’interpretazione era eseguita da druidi o dalle Volur, le streghe itineranti.
Mentre i vichinghi e la maggior parte della popolazione del Nord Europa, temevano questa pratica, tanto che chi disegnava o sapeva scrivere, veniva guardato con sospetto. Perché chi aveva messaggi dal mondo invisibile poteva cambiare il wyrd, cioè il loro destino.
Questi esempi mostrano come questa sia una divinazione antica, che è sopravvissuta, ma di cui non si conosce tanto, se non si è appassionati di esoterismo. Un contatto tra il mondo umano e quello spirituale usando una lingua universale, vale a dire: simboli e disegni, per arrivare poi a parole complete. La scrittura, è non pensate solo alle parole, è un linguaggio costante presente in tutte le culture, anche nelle tribù che pensiamo siano selvagge poiché è una tradizione esoterica.
Leggi anche: 3 Rituali Segreti della magia runica: storia e rituali
Come si esegue la scrittura automatica: tecniche associate
La scrittura automatica richiede concentrazione, coraggio, nessuna paura, apertura mentale e rilassamento profondo. Dobbiamo riuscire a dividere la nostra coscienza dal mondo reale, quindi occorre un luogo che vi infonda pace e tranquillità.
Il principio fondamentale consiste nel lasciare che la mano si muova senza controllo cosciente, permettendo ai messaggi o ai simboli di emergere spontaneamente. La tecnica più comune prevede che il praticante entri in uno stato di rilassamento o stato meditativo, seduto comodamente davanti a un foglio bianco, con la mano appoggiata su penna o matita. L’obiettivo è sospendere il controllo razionale per consentire all’energia spirituale o di guidare i movimenti della mano.
Oltre alla scrittura diretta, esistono alternative correlate, tutte volte a facilitare la comunicazione con dimensioni spirituali e sottili. Tra queste, l’uso di planchette e tavole Ouija.
Usare la tavola Ouijia non indica direttamente un’evocazione, ma un modo per facilitare la scrittura automatica. La planchette, sotto il leggero spostamento delle dita del praticante, si muove su lettere e simboli per creare parole e frasi. Le sedute medianiche, invece, prevedono la presenza di un medium che funge da canale per messaggi dagli spiriti, con la scrittura automatica come mezzo per registrare ciò che viene comunicato. In questo senso, tale scrittura si collega ad altre pratiche come la spirit writing, in cui il contatto con entità invisibili.
Leggi anche: Viaggio astrale: oltre il corpo e come tornare
Quando e dove usare questa divinazione
I contesti di utilizzo della scrittura automatica sono molteplici. Nello spiritismo, le sedute medianiche permettono di ricevere messaggi da defunti, guide spirituali o entità, spesso con finalità morali, educative o predittive. Nel contesto meditativo, la pratica è impiegata per facilitare introspezione e auto-riflessione, consentendo alla mente inconscia di emergere attraverso segni, parole e simboli. In ambito psicologico o creativo, poiché si usa anche in questo contesto, esso diventa uno strumento di autoconoscenza, capace di far emergere desideri, paure e intuizioni nascoste, offrendo al praticante spunti per comprendere meglio sé stesso.
La varietà di tecniche disponibili evidenzia come essa non sia limitata a un’unica modalità: può essere integrata con meditazione, rituali, sedute di gruppo o esercizi di creatività individuale. La chiave del successo risiede nella consapevolezza e nella disciplina. Un praticante preparato sa come proteggersi energeticamente e mantenere un atteggiamento equilibrato, distinguendo tra messaggi spirituali autentici e manifestazioni oscure. Devo ricordare che tutte le divinazioni che connettono al mondo invisibile possono attirare entità malevoli ed è per questo che, personalmente, consiglio di iniziare questa pratica senza porre domande. In modo da fare esperienza e avere maggiore comprensione del proprio “udito” energetico.
Interpretazioni della scrittura automatica
La scrittura è una pratica poliedrica che può essere interpretata da diverse prospettive, a seconda del praticante, della domanda o della situazione che sta vivendo. Tradizionalmente, le interpretazioni si dividono in tre principali:
- Spirituale
- Evocativa
- Divina o energetica
Dal punto di vista spiritico, è considerata un mezzo di comunicazione con l’aldilà. Una sorta di viaggio personale in un mondo invisibile che ci accoglie. I messaggi sono rivolti direttamente ai problemi interiori del praticante. L’evocativa è quando si pongono delle domande e quindi si richiamano spiriti, entità o guardiani che effettivamente ci rispondono. L’ultima, cioè la divina o energetica è più complessa oltre a porre delle domande, si ha una scrittura più comprensibile che però avviene interpellando determinate entità che hanno diversa energia. Quest’ultima è la pratica da esperti in grado di riconoscere chi gli sta parlando, nel senso che capiscono se sia un messaggio buono oppure manipolativo diretto da entità oscure.
Uso spirituale e uso medianico
La differenza tra uso spirituale e uso medianico è significativa. Nell’occultismo e nello spiritismo, la scrittura automatica serve come canale di comunicazione con entità spirituali o defunti, con finalità divinatorie o medianiche. L’atto di scrivere senza controllo è un mezzo per ricevere informazioni dall’aldilà. Nell’ambito spirituale, invece, la pratica è impiegata esclusivamente per accedere all’inconscio e liberare le emozioni o i sentimenti repressi, cioè quei pensieri che blocchiamo per regole morali, sociali o che ci imponiamo.
Leggi anche: Streghe romane: sai chi erano? I segreti di roma
Come approcciarsi alla scrittura automatica: consigli, etica e consapevolezza
La scrittura automatica è una pratica affascinante che offre profondi spunti di introspezione, creatività e contatto con dimensioni spirituali. Tuttavia, per chi desidera avvicinarsi a questa tecnica, è fondamentale adottare un approccio consapevole e rispettoso, basato sulla preparazione mentale, sulla morale e conoscenza dei propri limiti.
Il primo passo consiste nella preparazione mentale e psicologica. Il praticante dovrebbe creare un contesto protetto e tranquillo, libero da distrazioni, dove potersi concentrare senza timore. La pratica richiede uno stato di equilibrio interiore, rilassamento e apertura mentale, poiché la mano deve muoversi senza interferenze della volontà cosciente. Alcuni suggeriscono l’uso di candele, incenso o musica meditativa per favorire il rilassamento, ma l’elemento più importante rimane la consapevolezza di sé: comprendere che ciò che emerge durante la scrittura può provenire dall’inconscio, dall’intuito o da una fonte spirituale, senza creare aspettative rigide.
Un altro aspetto cruciale è la distinzione tra ricerca spirituale e espressione medianica. La scrittura automatica può essere utilizzata come strumento di auto-esplorazione e creatività, cioè avere risposte per il proprio percorso spirituale. Si può usare in modo medianico per connettersi con entità, spiriti, defunti o con l’lator mondo, un modo per comunicare con guide spirituali o entità. La chiave è l’onestà con se stessi.
Decidete prima il motivo per cui eseguire questa pratica. Chiarire il proprio obiettivo permette di avere una consapevolezza diversa e di arrivare a interpretare facilmente ciò che vi viene sussurrato.
Interpretate e non sognate
Altra cosa fondamentale è interpretare in modo reale. Cosa vuol dire? Se vogliamo capire o sapere se una situazione va bene o andrà male e si va a disegnare un fulmine, è palese che esso indica che la cosa andrà male perché il fulmine è distruttivo. Quindi non andiamo a pensare: no è un altro simbolo oppure a ricercare l’elemento romantico del fulmine per autoconvincerci che sia un segno positivo.
Ricordo un episodio in particolare che mi è capitato. Una persona, senza fare nomi, voleva sapere se la relazione con il suo compagno sarebbe andata a buon fine eseguendo questa pratica di scrittura dopo vari giorni, mi fece vedere i suoi testi scritti. Ricorreva il simbolo della croce. Ora la croce indica: la fine, come a dire: mettici una croce sopra. Lei invece si era convinta che quello indicava la croce della chiesa e quindi il matrimonio. Senza troppi giri di parole in un paio di mesi si lasciarono anche in modo non proprio civile.
Tale esempio è utile nel capire che se eseguita la pratica di scrittura automatica, rivolgendovi ad essa con speranza o desideri, l’interpretazione reale sarà molto difficile se non impossibile. Una pratica consapevole evita illusioni, ansie o fraintendimenti e consente di integrare i risultati della scrittura nella vita quotidiana in modo equilibrato. Il praticante deve accettare che i messaggi possono essere simbolici, vaghi o manifestazioni del proprio inconscio, e che l’interpretazione è sempre soggettiva.
Leggi anche: Pan, il Gemello oscuro di Eros
Scrittura automatica e spiritismo
La scrittura automatica, così come la conosciamo oggi, si è diffusa nello spiritismo e nella parapsicologia del XIX secolo. Il movimento spiritista, nato principalmente in Europa e negli Stati Uniti, cercava di studiare scientificamente i fenomeni legati alla comunicazione con i defunti. Fu Allan Kardec, nel 1861, a codificare formalmente la pratica nel suo testo Il Libro degli Spiriti, definendo regole e principi per ricevere messaggi tramite la scrittura automatica. Secondo Kardec, i messaggi ottenuti attraverso questa tecnica potevano provenire da entità spirituali elevate o dai defunti stessi, diventando strumenti di insegnamento morale e spirituale. La psicografia divenne così uno degli strumenti principali dello spiritismo, utilizzata sia nelle sedute medianiche sia come mezzo per registrare comunicazioni dall’aldilà.
Alcuni la vedono come contatto con dimensioni spirituali, mentre altri la considerano una manifestazione dell’inconscio e del processo creativo interno. La sua origine storica e la diffusione attraverso culture diverse testimoniano l’antico fascino dell’uomo per la possibilità di ricevere messaggi dall’ignoto, trasformando un semplice atto fisico come scrivere in un potente strumento di introspezione e connessione con realtà invisibili.
Poeti e scrittori che hanno usato questa divinazione
L’influenza della scrittura automatica sulla letteratura e sulla poesia è notevole. Scrittori e poeti surrealisti come Paul Éluard, Philippe Soupault e André Breton stesso utilizzavano la tecnica per generare testi poetici, frasi e immagini che sfidavano la logica convenzionale e il senso lineare della narrazione. Questo approccio ha contribuito a sviluppare nuove modalità di espressione letteraria e a ispirare le tecniche creative moderne, tra cui la scrittura libera, i flussi di coscienza e i metodi di brainstorming artistico. La scrittura automatica, in quanto strumento di liberazione dalle censure razionali, permette all’artista di accedere a pensieri e immagini profonde, generando opere che oscillano tra realtà, sogno e simbolismo inconscio.
Scrittura automatica oggi: nuove pratiche, revival e mezzi digitali
La scrittura automatica ha vissuto un revival significativo negli ultimi decenni, soprattutto grazie alla diffusione della cultura New Age e degli interessi legati al mondo spirituale contemporaneo. La pratica non è più limitata alle sedute spiritiche tradizionali, ma si integra con concetti come channeling, comunicazione con guide spirituali, entità, defunti o energie dell’aldilà. Alcuni praticanti moderni usano la scrittura automatica come mezzo per ricevere messaggi che forniscono conforto, guida morale o consigli pratici, reinterpretando la pratica in chiave personale e spirituale.
Un altro aspetto della scrittura automatica oggi riguarda la sua evoluzione tecnologica. Oltre al classico foglio e penna, alcuni praticanti impiegano strumenti digitali, come tablet, software di registrazione.
Guarda il VIDEO per intero sul nostro canale youtube di “Il bosco delle streghe”, eccoti il link:
Iscriviti al nostro canale Youtube: IL BOSCO DELLE STREGHE!
Leggi anche:Giunone caprotina: il mito censurato dell’antica Roma – sai perché?
Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
#scritturaautomatica #spiritualità #crescitapersonale
