Valpurga notte delle streghe: notte di satana! Cos’è valpurga, storia sabba
Siamo arrivati al 30 aprile, dove c’è la vigilia d di: valpurga!
Nota anche come: la notte delle streghe! La notte di Satana. Le notti in cui girano i demoni. Sono tante le denominazioni che contraddistinguono questa speciale festa.
Parliamo di un sabba molto importante per il popolo celtico. Si tratta di una delle feste primordiali, che, come sappiamo tramite la ruota dell’anno, è composta di otto sabba maggiori. Vale a dire di otto momenti particolari in cui il mondo degli umani va in linea con il mondo del soprannaturale. Non a caso tra il 30 maggio e il 1° maggio, vale a dire nella notte di valpurga le streghe tendono a creare dei rituali di magia nera.
Non vi siete mai chiesti come mai proprio il 1° maggio c’è una delle feste cristiane unite poi alla festa dei lavoratori?
Paradossalmente il 1° maggio è da tempo immemore la testa del “riposo”. Come mai? In realtà durante la notte di valpurga si eseguivano dei rituali orgiastici. Questo è il momento in cui la primavera è esplosa e con essa ci si risveglia anche a livello “ormonale”. Si dà quindi libero sfogo ai desideri sessuali che sono poi alla base della vita di tutti gli esseri viventi, perfino alcuni vegetali hanno un loro metodo di riproduzione.
Quindi durante la notte di valpurga dopo essersi scaricati a livello di energie sessuali, in rituali orgiastici misti, il 1° maggio era dedicato a riposo.
Andando poi a ripercorrere la storia si parla di diverse rivolte dei lavoratori, ma che non sono state mai datate esattamente il 1° maggio. A livello globale, tra il 30 aprile e il 1° maggio ci si ritrova ad avere, in tutte le culture, ma con nomi diversi, una festa mista tra sfrenate danze, rituali orgiastici e riposo dei guerrieri.
RITUALI, ORGIE, STREGHE E DEMONI
Parliamo immediatamente di come mai questa notte tra il 30 aprile e il primo Maggio è considerata: la notte del diavolo! Perché la sua storia e realmente appassionante ed è una di quelle pagine di cultura primordiale che non dovrebbe essere né temuta e tantomeno identificata.
Il sesso, visto dalle diverse culture, non era visto esclusivamente come un atto di riproduzione. Questa idea è nata purtroppo con la cultura cristiana. Infatti, andando a valutare il comportamento sessuale già nell’antico Egitto, persiano, nell’antico impero romano e greco, sia gli uomini che le donne avevano il “diritto” di avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.
La regola principale da rispettare era che il primo figlio o figlia fosse appunto del proprio sposo. Per tutto il resto invece si aveva un’idea molto più libera. Addirittura nell’antico Egitto esistono dei geroglifici e disegni che parlavano della vita quotidiana dove appunto si ritraevano uomini e donne oppure persone dello stesso sesso. In pratiche sessuali di fronte ad altre persone oppure mentre si impastava il pane.
Aperta questa piccola parentesi possiamo notare già una diversità a livello di comprensione della notte di valpurga. Infatti in questa particolare notte, siccome il mondo degli uomini si unisce al mondo dei morti, come capita a Samhain, cioè nella notte tra il 31 ottobre e 1° novembre, conosciuta con il nome di Halloween.
Soltanto che a differenza di quest’ultima festa, nella notte di valpurga è molto più comune che ci sia un risveglio di demone, energie molto passionali, violente, di morti violenti oppure di rabbia. Praticamente è una notte da energia “rossa”, quella del sesso e della violenza. Per riuscire a esorcizzare quelle energie negative le streghe, che nel popolo celtico erano rispettate e onorate come sacerdotesse, si organizzavano rituali che fossero altrettanto violenti.
La popolazione veniva spinta o comunque si consigliava di eseguire balli sfrenati di fronte ai falò, che erano accesi per tutta la notte. Era abbastanza normale assistere a delle liti oppure a dei veri e propri duelli tra guerrieri. Non è escluso che ci scappasse spesso e volentieri anche il morto. Tuttavia tra i rituali preferiti e che erano meno dannosi, perché non ci si rimetteva la vita, era quello del sesso.
Questa notte, c’è la notte del diavolo è appunto conosciuta per la sua attività orgiastica.
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Perché si pensa che il 30 aprile sia la notte del diavolo?
Durante i rituali delle orge, per riuscire a evitare eventuali riconoscimenti dei partecipanti, poiché le popolazioni erano molto varie, si utilizzava, sia per uomini che per donne di coprire il volto con delle maschere o comunque di renderlo irriconoscibile con del trucco pesante.
Tale pratica era molto apprezzata e diminuiva anche il problema di eventuali inibizioni o imbarazzi. Il sesso avveniva quindi tra tutti coloro che volevano partecipare e per farlo, c’è per essere considerati come dei partecipanti rituali orgiastici, ci si presentava mascherati irriconoscibile. Non c’erano poi i limiti di alcun genere.
Da alcuni reperti e testimonianze è palese che uomini e donne potevano fare sesso con tutto quello che volevano e con tutti quelli che erano consenzienti. Per esempio in alcune immagini ritratti piuttosto recenti, datate intorno al 1400, sicuramente eseguiti anche da racconti orali, le streghe donne erano solite fare sesso con le scope. Questo perché la scopa aveva un grande significato magico.
Gli uomini potevano anche accoppiarsi con animali, tra cui c’è il famoso caprone che rappresentava l’oscuro, le energie negative, violente. Esso era il desiderio che non si poteva mai raccontare. In poche parole: il diavolo.
Infatti in tutti i rituali di valpurga è presenta la maschera o un’effige, immagine, statuetta e similare, del. Caprone!
Cos’è cambiato con l’avvento cattolico?
Per esorcizzare e cercare di eliminare questa festa pagana che continuava e continua ancora oggi, ad essere presente nei ceti sociali rurali, contadini e non solo, la chiesa ha preso delle contromisure. Praticamente inizialmente, parliamo del primo medioevo, la notte dal 30 aprile al 1° maggio era considerata satanica. Questo voleva dire che chiunque fosse stato trovato fuori casa durante questa notte, poteva essere condannato a morte perché era il diavolo in persona. Le donne, che rimanevano svegli durante la notte, anche si chiuse in casa, venivano considerate streghe. Era proibito per le donne accendere una qualsiasi candela.
In poche parole il 30 aprile, o meglio la notte del 30 aprile, era quasi da cancellare dal calendario. Una notte buia in cui era proibito fare qualsiasi cosa. Era consentita la preghiera effettuata senza addormentarsi.
Quest’molto, anzi coloro che erano pagani e continuavano a vivere di cultura pagana, utilizzavano questa notte per i loro scopi. Le streghe eseguivano incantesimi di magia nera, dove c’erano anche fattura a morte. Tant’è che molti nobili o persone ricche si rivolgevano alle streghe durante questa notte per eliminare soggetti poco graditi.
Le leggende e le storie sono tante che circondano il periodo del primo medioevo e della notte di Satana.
In seguito, non sappiamo esattamente in quale data poiché la chiesa ha continuamente e gradualmente eliminato ho cercato di eliminare le feste pagane, è nata la festa dei lavoratori. Inizialmente non si chiamava così, più un giorno di svago. Infatti si effettuavano, il 1° maggio e non il 30 aprile, durante la giornata del primo Maggio, feste, danze, grandi banchetti alla luce del giorno scanditi poi da eventuali messe oppure benedizioni da parte del clero.
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