Wendigo, il demone cannibale, realtà o invenzione? – bosco delle streghe
Il Wendigo è un demone terrificante che appartiene alla mitologia dei nativi americani soprattutto a quelli che abitano le montagne e le regioni dei grandi laghi, come gli Alconghini, Cree, Innu. Creatura leggendaria, un mostro come Bigfoot, ma più feroce e più subdolo.
Secondo le usanze popolari dei nativi americani, il Wendigo è uno strano essere con vaghe sembianze umane. Con il volto simile al teschio da cervo, con corna ramificate, dal corpo gigantesco e con gli artigli. Il demone caccia e si nutre di persone.
COM’E’ NATO IL WENDIGO
Il mito del Wendigo parla di una punizione divina. Una volta quest’essere era una persona che in vita ha praticato il cannibalismo e per questo condannata ad essere un demone. La descrizione e le caratteristiche di questo mostro non possono essere trascritte con precisione per via delle variazioni che subisce a seconda delle tribù.
La cosa certa è che è una creatura maligna che divora gli uomini. Figlio dell’inverno e della fame, con grandi artigli, corpo gigantesco e scheletrico, coperto da pelle irsuta e grigiastra attaccata alle ossa. Possiede enormi denti aguzzi, occhi infossati.
In alcune versioni ha corna di cervo, in altre con corna di alce. Il Wendigo si muove velocemente come un fulmine, tanto veloce da consumare i suoi piedi che sostituisce con altri. Capace di imitare sia la voce degli uomini che i versi degli animali.
La malvagità del wendigo
Praticamente è un cacciatore solitario che segue le sue prede, sia di giorno che di notte, instancabilmente.
Incute terrore e una volta catturata la sua preda, le fa impazzire di paura, di fame e di tortura. C’è chi narra che è meglio quando un Wendigo ti uccide sul momento piuttosto che essere trascinato nella sua tana. Mangia esclusivamente le prede vive e, quando si annoia, le lascia fuggire dalla sua tana per poi rincorrerle e riportarle nel suo rifugio.
Questo demone ha un cuore di ghiaccio e l’unico modo per liberarsene e sciogliere, con il fuoco, il suo cuore. Praticamente è necessario incendiare una freccia e quindi piantargliela nel cuore oppure prendere il suo cuore e gettarle tra le fiamme.
Secondo il mito, essere morsi da un Wendigo vuol dire trasformarsi in esso. Solo gli sciamani possono richiamarlo e usarlo come arma contro i nemici, ma il prezzo da pagare è quello di essere poi sbranati da quest’essere.
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La vera storia del demone
Chi era il Wendigo? Una volta era un essere umano che decise di non “emigrare” durante l’inverno. L’inverno fu particolarmente rigido e per sopravvivere uccideva e si cibava delle carni di qualche sventurato che incontrava. Quando riusciva ad aggregarsi a più persone, non le uccideva tutte, ma ne conquistava l’amicizia in modo che loro potessero sfamarlo nei giorni o mesi avvenire.
Un giorno, le divinità del cielo, che videro la ferocia di quest’essere lo maledissero e lo trasformarono nel mostro che era. Un demone destinato a vagare nella totale solitudine e a mangiare il cibo che lui aveva scelto.
La sua fame e insaziabile. Quando non trova gli umani, mangia muschi, licheni e funghi marci. Il suo fiato porta epidemie. Questo demone si ghiaccia in estate e compare in pieno inverno. Tuttavia lui mangia e divora gli umani perché è solo in questo modo che rimane immortale.
Il Wendigo esiste!
La leggenda dei nativi americani, cioè il Wendigo oggi è stato identificato e usato come termine medico da alcuni psicologi verso soggetti con psicosi e tendenze cannibalistiche. Soggetti con un comportamento violento e asociale. Un vero e proprio demone cannibale.
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