Chi è baba jaga strega, folclore russo – il bosco delle streghe
Baba jaga è un personaggio mitologico. Una strega vecchia e brutta, capace di fare incantesimi, di maledire e terrorizzare. Appartiene al folclore dell’Este Europa, la ritroviamo specialmente nelle regioni slave, Polonia, Ucraina, Russia e Bulgaria.
Un essere crudele, prevalentemente cattiva e demoniaca, ma anche persona che sa dare buoni consigli a chi e puro di cuore. Baba jaga spaventa grandi e piccini quando non può mangiarli. Un personaggio che si trova un po’ in tutte le culture: il cattivo che spaventa i bimbi per farli stare buoni e non combinare guai
Tuttavia Baba jaga è esistita e secondo molti ancora esiste. Oggi si hanno delle informazioni su di lei perché è diventato un personaggio che da ispirato film e fumetti.
La “strana” donna abita nella foresta più fitte e inaccessibili. In una casa sopra elevata su due enormi zampe di Gallina che la aiutano a spostarsi di qua e di là. La sua abitazione non è mai in un unico punto. Questa bizzarra abitazione emette grida oltre spostarsi. Le sue mura sono fatte di ossa umane. Mentre le finestre sono i suoi occhi. La porta è invisibile, con una serratura irta di lame affilate.
Baba jaga compare solo dopo aver detto le parole magiche per la sua evocazione. Lei decide se poi far entrare o meno un essere umano. Quando lei ordina, la recinzione, anch’essa di ossa umane e teschi, con le orbite luminosi come lampadine che illuminano la notte, si alza e da questo punto sarà poi impossibile fuggire dalle sue grinfie.
DESCRIZIONE DI BABA JAGA
Baba jaga è una donna vecchia, alta e magra. Possiede dei capelli lunghi e scompigliati. Smunta In viso, pallida e con gli occhi con profonde occhiaie, con lineamenti deformi un lungo naso appuntito. I denti sono di pietra ed è per questo che evita di sorridere e quando parla si copre la bocca.
Si sposta volando su un grosso mortaio di legno e usando il pestello come timone o per incitare il mortaio ad andare più veloce. Usa una scopa di betulla argentata per cancellare le tracce del suo passaggio. Ogni volta che Baba jaga passa o compare, si alza un forte vento. Le foglie e i rami degli alberi si piegano e il loro fruscio sembra un lamento, un digrignare.
Insieme a Baba jaga ci sono degli aiutanti invisibili, gli spiriti del bosco, e ben 3 servitori. Un cavaliere bianco vestito interamente di bianco, stivali, corazza e mantello che cavalca un cavallo bianco appunto. Questo servitore comprare all’alba luminosa. C’è poi un cavaliere interamente rosso, come il suo cavallo che simboleggia il Sole. Infine, il terzo servitore, è un cavaliere interamente nero, su un cavallo nero che indica la notte buia e scura.
Stranamente ci ricordano i cavalieri dell’apocalisse. In alcune leggende che parlano di Baba jaga, ritroviamo che ha un servitore che possiede 3 braccia, 3 teste e 3 gambe. A seconda degli ordini della sua padrona cavalca poi un cavallo nero, rosso o bianco.
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Particolarità Comportamento
Il comportamento di Baba jaga è spesso minaccioso. A volte può uccidere o schiavizzare i visitatori curiosi e incauti. Le sue vittime finiscono poi cotti e mangiati nella sua stufa. Se sono fortunati vengono schiavizzati facendoli lavorare per lei, ma sempre con il dubbio se arriveranno al giorno dopo.
Baba jaga si può dimostrare magnanima ed elargire consigli o doni, ma solo se ha di fronte una persona pura di cuore. Attenzione quindi a chiedere consigli, può essere molto pericolosa. Sa mettere a dura prova le persone e fa patti che sono vantaggiosi solo per lei.
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Il mito di Baba jaga
Le storie raccontate su Baba jaga sono diverse.
La più famosa di tutte e Vassilissa la bella. Qui si narra di una bambina che fu benedetta dalla madre morente e che gli regalò una bambola che l’aiutasse nelle difficoltà a patto di tenerla sempre segreta. Il padre, rimasto vedovo, si risposò ben presto con una donna che aveva 2 figlie. Queste sorellastre maltrattavano la piccola Vassilissa.
Diventata grande e bella, l’invidia delle donne crebbe ancora di più finché non la mandarono una notte, con un tranello, a cercare il fuoco nel bosco da Baba jaga. La ragazza camminò tutta la notte e il giorno finché non trovò la casa della strega. Piena di paura gli chiese il fuoco e la strega gli disse che glie l’avrebbe dato se lavorava per lei assegnandogli un sacco di compiti e lavori diversi.
La bambola che la giovane portava con sé, la consigliava e l’aiutava nascosta nella sua tasca. La strega gli domandò come faceva a fare tanto lavoro e lei gli rispose candidamente di essere stata benedetta dalla madre. A questo punto Baba jaga la cacciò dicendo che non voleva in casa persone benedette.
Come regalo gli donò un teschio con gli occhi di fuoco che Vassilissa portò a casa dalla matrigna e dalle sorelle che le maltrattavano. Il teschio, come le vide, le incenerì tutte e 3.
Dopo qualche anno la ragazza andò in sposa a uno zar e fu tutto per merito del teschio che inceneriva i nemici e la bambola che dava consigli ottimali.
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