Caos: le divinità del caos originale e la vita
Chaos o Caos era la divinità assoluta, il nulla e allo stesso tempo il tutto. Questa “entità” dà inizio alla mitologia greca, ma attenzione che il caos è l’inizio di tante altre religioni, anzi di tutte. Perfino la scienza dà credito che all’origine della vita, ci fosse il nulla.
Ad ogni modo, Caos era una divinità-entità Greca. Il primo essere assoluto ad esistere. Un miscuglio di tutto e del nulla. La confusione universale di elementi con una forma indefinita, senza inizio né fine.
Il Caos era una divinità enigmatica, misteriosa, da cui nacquero prima altre entità, poi i titani e infine alcune divinità. Da essi poi nacquero le divinità note come gli Olimpi. C’è da dire che un’altra strana “creatura”, che ebbe origine dal Caos, fu l’uomo.
FIGLI DEL CAOS
La prima creatura nata Gea, madre di tutti gli Dei. La terra, così come la conosciamo e, unitamente, venne al mondo, nelle viscere di Gea, il Tartaro, l’abisso più profondo e irraggiungibile. Un luogo cupo e tetro.
Nacque poi Eros, attenzione, questo Eros, non è l’Eros figlio di Afrodite, ma indica quell’amore che “distrugge le membra”, fisico e passionale. Facciamo questa precisazione perché nella traduzione greca antica, Eros è un termine che indicava amore, ma di amore ne esistono diverse forme e tutte erano diverse. Infatti, nella traduzione originale della nascita del caos vediamo che questo Eros è identificato come il Dio che “rompe e distrugge le membra”.
Infatti viene personificato come la forza di attrazione non specificatamente fisica, ma passionale, istintiva. L’amore essenziale e fondamentale per dare inizio alla creazione e alla vita.
Così i figli del Caos cominciarono a crescere avviandosi verso un ordine più regolare. Nacque la dea Notte ( Nyx) che ha la forma della notte terrestre ed Erebo che rappresenta la notte infernale. Dall’unione dei due fratelli nacquero Etere, la luminosità, l’aria, l’atmosfera, ed Emera che rappresentava il giorno che si contrappone alla notte.
La creazione continuò e da Gea, la terra nacque Urano che rappresentava il cielo stellato che sovrasta la terra e l’Universo. Il caos cominciò ad avere un ordine. I suoi sviluppi sono descritti da Esiodo, poeta greco, che in una delle sue opere: Teogonia, cerca di dare un ordine alla confusione che si trova nella mitologia greca e che permette di capire l’evoluzione della vita.
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Il nulla e il tutto!
Il caos è rappresentato dal buio assoluto, il silenzio totale e irreale che diventa Universo e cosmo ricco di pianeti, energie, stelle, galassie.
Questa è un’entità, una forza sconosciuta immateriale, non ha una forma specifica. Esso non è un uomo e non è un animale anche se era riconosciuta come una divinità da cui sono partite tutte le cose. Uno spazio infinito, vuoto e oscuro.
Il caos non ha mai avuto un culto o venerazione, almeno non c’è un rituale che è giunto fino a noi. Tuttavia troviamo alcune leggende che parlano di alcuni riti antichissimi di cui sono rimaste solo storie, nessun reperto. Consideriamo che comunque, un elemento comune del caos che è presente in tante religioni, è la presenza del “serpente cosmico”.
Tant’è infatti che il serpente viene rappresentato in reperti talmente antichi che risalgono addirittura alla preistoria dove ci sono geroglifici o disegni che mostrano questi serpenti di fuoco che volteggiano o cadono dal cielo. Serpenti e draghi giganteschi che fluttuano nello spazio e che possono aver dato origine al caos da cui poi è nata la vita.
C’è poi la leggenda dell’uovo cosmico, che trovate in questo articolo: Uovo cosmico e il serpente: nato prima del caos, origini vita.Mitologia che riesce, in qualche modo, a dare una sua spiegazione.
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Il giorno del giudizio
Nella religione egiziana c’è una storia similare per quanto riguarda le origini della vita. Esisteva Isfet, che rappresentava il caos, disordine. Da lui nacque Maat, la forza positiva in grado di contrastarlo e combatterlo. I due lottarono ed iniziò la vita e l’ordine nell’antico Egitto.
Si temeva che queste due divinità, in contrapposizione e in continua lotta, un giorno sarebbero morte. Isfet avrebbe sopraffatto Maat portando così la confusione e la fine del mondo.
Nella cultura norrena e nel popolo celtico, c’è il timore che un giorno a Ragnarok arriverà la fine del mondo e il caos distruggerà tutto creando il nulla.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.