Chimera mitologia, drago creatura mitologica, la chimera chi è?
Che vuol dire è una chimera? Che poteri ha la chimera? Cosa significa in greco Chimera? Infine: ma chi è la chimera?
Tante domane a cui vogliamo rispondere. In passato era noto anche come il drago creatura mitologica.
La chimera era un mostro della mitologia greca figlia di Tifone, dalle cento teste personificazione dei terremoti e dalle eruzioni vulcaniche. L’altro genitore era Echidna con la testa e metà corpo di donna, mentre il resto era di un serpente. Echidna era sorella dell’Idra di Lerna (anch’esso un mostro a 9 teste), di Cerbero, il cane a tre teste e guardiano delle porte degli inferi, e di Ortro feroce cane a due teste guardiano delle mandrie del gigante Gerione.
Chimera, mitologica creatura, esisteva già ai tempi degli etruschi. Fu ritrovata in sculture. C’è un famoso bronzo di Arezzo che la raffigura. Inoltre ci sono molti bassorilievi e pitture murali, datate IV secolo A.C., che ne fanno capire la potenza.
NASCITA DELLA SFINGE
La Chimera si unì con il fratello Ortro dando alla luce la sfinge e il leone di nemea. Nell’antica Grecia, la chimera, era chiamata: Kimaira, cioè: leone davanti e drago di dietro. Ci sono però chi narra che la Chimera era una mezza capra sempre con la coda di drago.
Era considerata uno dei mali del mondo. Una punizione. In grado di uccidere tutto e distruggere tutto. I poteri che ha chimera sono quelli di respirare fuoco. Espelle un potente veleno dalla coda ed ha una intelligenza astuta.
Parte dei suoi poteri e della sua “fisicità” venne passata alla sfinge. Quest’essere aveva metà corpo da leone e una notevole furbizia.
Immagine della chimera
Omero, il maggiore poeta e cantore greco, la descrive in modo meticoloso, avendone probabilmente studiato i tratti e le versioni della religione pagana.
Omero fu il primo a parlare di lei e a descriverla nell’iliade. La chimera è un mostro con tre diverse tipologie di animale che dà vita ad un unico essere. Possiede la testa e le zampe di un grosso leone. Sulla schiena ha una testa di capra e grandi ali che la fanno diventare il primo drago creatura mitologica. La parte finale è una coda di un drago. La sua voce è il rombo del tuono. Sputa fuoco ed è la personificazione delle tempeste marine con la loro furia distruttiva.
Tuttavia c’è chi la descrive con la coda di un serpente, velenosa e aggressiva. Possiede due teste una di donna e una di leone. Inoltre è in grado di volare poiché possiede delle ali enormi.
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La vita di chimera
Il mitologico mostro crebbe sotto la protezione del re Amissodore. La chimera infestava le coste della Turchia. Vederla portava sventura, disastri, naufragi e tempeste. Distruggeva seminando pestilenze. Incuteva paura e si avvertiva il terrore nell’aria al suo ruggito. Dalle sue bocche sputava fuoco e devastava interi villaggi bruciandoli, seminando morte e distruzione. Nessuno poteva combatterla e le armi su di lei non avevano alcun effetto.
Chimera venne sconfitta e uccisa da un semidio, Bellerofonte. Si narra che era il figlio del dio del mare Poseidone, ricco di superbia. Essendo un semidio desiderava ardentemente raggiungere il monte Olimpo. Dopo la lotta contro Chimera, che Bellerofonte riuscì a sconfiggere, volò con pegaso verso l’olimpo, ma Zeus gli mandò un tafano che innervosì il cavallo. Quest’ultimo disarcionò il semidio che cadendo al suolo rimase zoppo e povero per tutta la vita.
Bellerofonte e chimera
Chimera è legata al mito di Bellerofonte, un magnifico eroe che, per espiare una colpa ingiusta, fu accusato di aver sedotto la moglie di un re che l’ospitava. Costei lo accusò perché rifiutata dal semidio. Il giovane, doveva pagare la sua colpa e venne incaricato dal re di licia, Lobate, di porre fine ai disastri creati da Chimera
Questo voleva dire una morte sicura contro il gigantesco mostro che era imbattibile, veloce e impossibile da combattere. Un’impresa ardua e pericolosa, ma non impossibile. Bellerofonte andò da un indovino che gli consigliò di fare delle offerte agli Dei per ingraziarsi il loro aiuto.
Atena gli donò delle briglie magiche con cui catturare e domare Pegaso, l’ultimo cavallo alato, l’unico che poteva aiutarlo in questa impresa.
Bellerofonte si recò alla pozza dove il cavallo si abbeverava e dopo alcuni tentativi riuscì a mettere le briglie. Pegaso iniziò a volare nel cielo. Il semidio intraprese una lotta contro la belva Chimera. Durante lo scontro Bellerofonte riuscì a conficcare la spada nel collo. Il respiro di fuoco però fece sciogliere il metallo della spada e Chimera morì soffocata.
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