Cimicifuga: radice contro i dolori mestruali e malesseri
L’origine e l’habitat della pianta Cimicifuga è incerta, nel senso che esce cresce spontanea in tante zone d’Italia. Solo che è una specie aliena trasportata in Europa migliaia di anni fa dagli uccelli migratori.
Il suono nome: Cimicifuga, nasce dal latino: cimex (cimice) e fugus (mettere in fuga). Questo nome si riferisce all’odore della pianta, che è repellente per alcuni insetti, in particolare le cimici. In effetti è un ottimo disinfestante o insetticida.
Questa pianta predilige le zone boscose e i margini dei boschi di conifere e aceri. Vive anche vicino alle rive di fiumi e torrenti. Questa pianta prospera in climi freschi e temperati, in aree ombrose, umide e paludose. La Cimicifuga è una pianta perenne erbacea che può raggiungere i 2 metri di altezza, dotata di rizoma e radichette. Il fusto cresce eretto e molto ramificato, mentre le foglie, su lunghi piccioli, si presentano in gruppi trilobati e pennati con margini dentellati.
Fioritura e fruttificazione è copiosa, pianta erbacea piuttosto facile da far nascere, specialmente se avviene in terreni che offrono un buon clima e sono ricchi di nutrienti.
Il fiore è formato da un asse principale da cui si dipartono fiorellini bianchi con piccolissimi petali e molti stami, che terminano a cono. Il frutto è costituito da bacche bianche, non commestibili e tossiche, velenose. Durante l’inverno, la pianta perde la parte aerea, mentre i rizomi rimangono nel terreno, pronti a rispuntare in primavera.
TIPI DI CIMICIFUGA
Il nome botanico della Cimicifuga è Actaea racemosa e appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae. Esistono varie altre specie di Actaea, come Actaea rubra con bacche rosse e Actaea spicata con bacche nere, che cresce in Europa e Russia. Della pianta si utilizzano esclusivamente i rizomi. La radice essiccata, triturata o polverizzata, viene impiegata per preparare tisane e decotti, principalmente per trattare problemi femminili.
È importante sottolineare che la Cimicifuga non deve essere utilizzata in cosmesi né in cucina con creme o tonici fai date. Specialmente le bacche sono pericolose, velenose e urticanti. Se volete usare la cimicifuga acquistatela direttamente in erboristeria poiché vi verranno vendute solo le parti commestibili.
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Uso per i nativi americani
Nella storia, troviamo testimonianze dell’uso della pianta Cimicifuga nelle tribù indiane. Tant’è che è conosciuta come: radice delle squaw o radice delle donne. Essa era impiegata per alleviare vari problemi femminili, come i dolori mestruali, e facilitava il travaglio e il parto.
Il suo uso, nelle tribù, era anche quello di trattare dolori reumatici, bronchiti e febbre.
In Italia era usata, anticamente, da molti villaggi e luoghi, soprattutto montani, allo stesso modo. Perfino i pastori avevano sempre delle radici essiccate di queste erbe quando erano costretti a rimanere nei pascoli montani per moltissimi mesi.
La Cimicifuga rientra nelle erbe magiche, conosciuta per il suo potere e le sue proprietà benefiche. Le sue radici, utilizzate in tisane e decotti, aiutano a ristabilire l’equilibrio femminile, alleviando i sintomi della menopausa, dismenorrea e delle mestruazioni dolorose. L’uso sapiente di questa pianta, come parte della medicina naturale, rappresenta un ritorno alle tradizioni antiche e alla saggezza erboristica.
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Proprietà ideali contro i dolori mestruali
Questa erba contiene vari componenti attivi come: acido ferulico, acido salicilico e caffeico, polifenoli, triterpeni, acido gallico, tannini, resine e vitamine A, B, B6, oltre a minerali. Però non è il caso di usare i fiori, foglie e le bacche che, come abbiamo già accennato, sono tossiche e velenose. Ingerite, anche in piccole quantità, rischiano di provocare forti dolori allo stomaco, crampi, cefalee e vertigini.
Si usa la radice polverizzata per trattare i problemi legati alla menopausa, come le:
- vampate di calore
- sbalzi d’umore
- nervosismo
- eccessiva sudorazione
- confusione mentale
- disturbi del sonno e mal di testa.
Grazie alle sue attività estrogeniche, aiuta l’organismo femminile, rilassa la muscolatura uterina e previene l’osteoporosi.
La Cimicifuga è efficace contro la dismenorrea (mestruazioni dolorose), regolando il flusso e agendo come sedativo e analgesico per i dolori addominali. In commercio, esistono preparati a base di questa pianta, come capsule ed estratti liquidi. È fondamentale seguire le avvertenze: un uso eccessivo può causare nausea, vomito e acidità di stomaco. È controindicata per chi è allergico, per le persone che assumono antidepressivi, per le donne in gravidanza e allattamento.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.