Diluvio Universale – Matsya raccontato da tante culture e religioni
In un lontanissimo passato, come nella religione cristiana e in altre religioni, tra cui quelle dei nativi americani ed egizi, anche nella tradizione indiana si racconta di un enorme diluvio universale.
Un’inondazione che coprì il mondo intero con le acque, distruggendo tutti gli esseri viventi. Con l’intervento divino solo alcuni si salvarono. Questo evento simboleggia una punizione divina per le molte mancanze, depravazioni e cattiverie verso Dio e gli dei, con l’intento sacro di ricominciare da capo.
Tuttavia, del diluvio universale, ci sono delle testimonianze reali. In base agli ultimi studi, scavi e reperti, nell’ultima glaciazione, avvenuta 40.000 anni fa, una gran parte del mondo, quella del Nord, venne investita da un attacco meteoritico che hanno alterato le temperature facendo “congelare”, con montagne di ghiaccio alte oltre i 300 metri. Tale “glaciazione” avvenne su gran parte del pianeta ricoprendo le terre emerse. In fase di “scongelamento”, tanto per usare un termine semplice, le acque invasero la parte rimasta “integra”.
Questo evento provocò una grande inondazione che eliminò diverse civiltà. Un episodio descritto con disegni, sculture, geroglifici, testimonianze scritte e tramandate oralmente recuperate in tanti scavi e incisi su monumenti sia: egiziani, da diverse tribù nel Sud America, Asia e Africa e via dicendo.
MATSYA: PRIMO AVATAR, DISCENDENTE
Matsya, in sanscrito, significa “pesce”. Il dio si incarnò in un pesce per salvare Manu, il primo uomo nella mitologia induista, considerato il capostipite della razza umana, simile ad Adamo. Questa storia è raccontata nel Mahabharata e nei Purana, testi della letteratura mitologica dell’induismo.
Matsya è il primo dei dieci avatar (che significa “discendere”) di Vishnu. In India, Matsya è rappresentato come un grande pesce con un lungo corno sulla fronte o metà pesce e metà uomo, e di colore blu come Vishnu.
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Diluvio universale: versioni
Le storie di un diluvio universale sono comuni in molte culture.
Nella mitologia dei nativi americani, esistono racconti simili che parlano di una grande inondazione inviata come punizione divina. Anche nella mitologia egizia, esistono narrazioni di inondazioni che purificano e rinnovano il mondo. Una storia di una grande inondazione inviata dagli dei per rinnovare e purificare il mondo, permettendo una nuova creazione.
Questi miti condividono un tema centrale: la distruzione del vecchio mondo per creare uno nuovo, più puro e giusto. Il diluvio è un simbolo universale di purificazione e rinascita, rappresentando la speranza di un nuovo inizio dopo la catastrofe.
Mentre in India, la leggenda o racconto di Matsya racconta che Manu era un saggio che viveva in solitudine nella foresta. Un giorno, mentre si lavava le mani nel fiume, un pesciolino saltò nelle sue mani. A quei tempi, i pesci parlavano, e il pesciolino lo salutò e chiese di essere salvato, dicendo: “Portami via da questo fiume dove i pesci divorano altri pesci”.
Manu portò il pesce a casa e lo mise in una brocca di vetro. In due giorni, Matsya crebbe moltissimo, così Manu lo trasferì in contenitori sempre più grandi fino a metterlo in un lago. Ben presto anche il lago divenne troppo piccolo, così Matsya chiese a Manu di portarlo sul fiume Gange, dove avrebbe potuto stare meglio. Matsya continuò a crescere fino a diventare troppo grande anche per il fiume. Alla fine, Manu lo portò in mare, ma Matsya continuò a crescere a vista d’occhio. Prima di sparire nell’oceano.
Dopo qualche tempo, la distesa d’acqua che copriva la terra si ritirò.
I miti del diluvio, presenti in molte culture, inclusa quella dei nativi americani, egiziana, mitologia greca e nella mitologia Celtica, offrono una visione universale della necessità di purificazione e rinascita.
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Diluvio universale: significato
Il diluvio serve come monito e punizione divina, un’intimidazione ai fedeli che si sono allontanati dalla fede. La discesa sulla terra di Matsya, il piccolo pesce che diventa enorme, curato e amato da un saggio per testare la sua rettitudine, e il dio Vishnu con lo scopo di ristabilire il Dharma (la legge cosmica o legge naturale). Salvando Manu, quando le acque si ritirano e mette i piedi sulla terra asciutta, il primo pensiero di Manu è fare un’offerta di ringraziamento a Vishnu. Con la preghiera e gli esercizi ascetici, Manu produce una moglie, Ida, e da allora è diventato un antenato degli uomini, iniziando a creare una nuova umanità in un mondo rinnovato, migliore e pulito, soprattutto onesto e vivente secondo i dettami religiosi.
Posizione yoga di matsya
Matsyasana, nello yoga, è la posizione del pesce ed è una delle posture descritte nell’antico testo “Gheranda Samhita”. Questa posizione richiama la spina dorsale del pesce e rende percettivi e intuitivi, richiamando l’elemento acqua e stimolando il praticante a immergersi nelle acque profonde dell’inconscio. I benefici di questa posizione sono molti: dà un senso profondo di equilibrio e stabilità, aiuta nella respirazione, rinforza gli addominali, braccia e gambe, e migliora la digestione.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.