Entello: L’Eroe Sicano nella Mitologia Greca
Entello è un personaggio della mitologia greca, un eroe sicano (i Sicani furono il primo popolo che abitò la Sicilia). Viene menzionato nell’Iliade nel V libro del poema, durante un incontro di pugilato. Ex seguace di Erice e figlio di Afrodite, nonché fratello di Enea, Entello partecipò ai giochi organizzati da Enea per celebrare il primo anniversario della morte del padre Anchise.
Entello fu l’unico ad accettare la sfida lanciata da Darete, un eroe troiano e sacerdote del dio Vulcano. Nonostante l’età avanzata, Entello non si lasciò intimidire, affrontò Darete e vinse. Secondo la tradizione, Entello fondò la città di Entella, situata nell’entroterra siciliano lungo il corso del fiume Belice, città che fu distrutta da Federico II nel XIII secolo e oggi ridotta in rovine.
VECCHIO SAGGIO
Entello, pur anziano, era ancora un uomo forte e robusto, forgiato da una vita di lavoro e combattimenti. In alcuni dipinti è raffigurato come un uomo con capelli e barba bianchi, coperto da una corta tunica allacciata su una sola spalla.
La sua immagine moderna non è rappresentata in sculture antiche, ma la sua leggenda vive attraverso i racconti. Entello era noto per la sua forza straordinaria e per la sua abilità nel pugilato, ereditata dal suo mentore Erice.
Rituali e sacrifici agli dei
Quando Enea ritornò in Sicilia dopo un temporale, fu nuovamente accolto dal re Aceste. Per commemorare il primo anniversario della morte del padre Anchise, Enea istituì dei giochi rituali, iniziando con sacrifici agli dei. Dopo nove giorni, iniziarono i giochi: la gara delle navi, la corsa e poi il pugilato. Enea stabilì i premi e invitò i partecipanti a iscriversi. Il primo a presentarsi fu Darete, un giovane e muscoloso guerriero troiano, famoso per la sua forza. La sua audacia scoraggiò molti concorrenti. Chiese a Enea di consegnargli il premio, un magnifico toro, senza combattere. Tuttavia, tra i Sicani di Aceste, c’era Entello, spronato dal re a combattere.
Entello indossò i guantoni di vimini, appartenuti a Erice e utilizzati anche in un combattimento contro Ercole. La gara iniziò: Darete era agile, mentre Entello, appesantito dagli anni, contava sulla sua forza fisica. A un certo punto, Entello inciampò, arrabbiandosi e scaricando la sua ira su Darete, riducendolo malamente. Enea intervenne, fermò la gara e decretò la vittoria di Entello. Orgoglioso, Entello uccise il toro vinto con un solo colpo, dedicandolo a Erice.
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Entello ed Erice
Entello fu allievo di Erice, noto per la sua reputazione di pugile infallibile. Erice sfidava e uccideva tutti i suoi avversari, guadagnandosi una grande fama. Una leggenda racconta che Ercole (Eracle per i Greci) arrivò in Sicilia dopo aver rubato i buoi di Gerione. Per attraversare il mare, fece nuotare la mandria, aggrappato alle corna di un toro. Giunto in Sicilia, mentre percorreva la costa settentrionale, le ninfe fecero scaturire per lui acque termali dai fiumi Imera, Segesta e Crimiso per ristorarlo.
Durante il suo viaggio, Ercole incontrò Erice, che lo invitò a un duello a pugni. Se Ercole avesse vinto, avrebbe ottenuto tutto il territorio e la città di Erice; se avesse vinto Erice, avrebbe ottenuto i buoi di Ercole. La lotta fu intensa, ma si concluse con la morte di Erice. Ercole riprese il suo cammino, lasciando la città e il territorio al successore di Erice, che secondo la tradizione fu Entello.
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Mitologia Greca, afrodite e il lascito di entello
Entello rappresenta un esempio affascinante di eroe sicano nella mitologia greca. La sua connessione con Afrodite e la sua parentela con Enea gli conferiscono un’aura di sacralità e potere. La sua storia è un intreccio di forza, coraggio e devozione, caratteristiche tipiche degli eroi greci. La sua vittoria nei giochi organizzati da Enea e la fondazione di Entella sono testimonianze del suo valore e della sua importanza nella mitologia e nella storia siciliana.
Il mito di Entello ci ricorda l’importanza della perseveranza e del coraggio. Anche se appesantito dagli anni, Entello dimostrò che la vera forza risiede nel cuore e nello spirito, ispirando generazioni di guerrieri e amanti della mitologia greca. La sua leggenda continua a vivere, simbolo eterno di eroismo e determinazione.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!