Festa della pioggia e rinascita, druidi argomento, cultura popolo celtico e Nord Europa
I primi di febbraio sono dei giorni che, anticamente, erano importantissimi, e ancora oggi sono seguiti dai neopagani, ricordando dei rituali fondamentali per i celtic, warriors celtics e dalle celtic house, cioè dai druidi argomento. In realtà vediamo che ci sono anche molte feste anche cristiane che si susseguono.
Ad ogni modo vogliamo parlare della famosa festa della pioggia del popolo celtico seguita subito dopo dalla festa della rinascita. Un elemento che ci piace molto della cultura del popolo celtico è che nel loro piccolo, nella ciclicità della vita, vediamo che ogni giorno è possibile usare e sfruttare le energie positive e la magia.
FESTA DELLA PIOGGIA, PRIMI FEBBRAIO
A febbraio si iniziava il mese festeggiando con la “festa di Fine Inverno”, cioè con dei rituali che sono di purificazione e benedizione. I celti erano “benedetti” dal Sabba di Imbolc.
Quest’ultimo avveniva tra il 31 gennaio per terminare il 2 febbraio, il giorno della candelora. Tuttavia Sabba era colei che “identificava” questo mese, perché indica proprio la: Festa della Pioggia. Infatti il termine sembra che derivi dai paesi celtic e dal termine: Imb-folc che significa: grande pioggia. Tant’è che in questi giorni che inizia la stagione della pioggia.
La pioggia è un elemento divino che pulisce dalle impurità, dalle negatività e che è un collegamento o passaggio con un altro mondo, con il mondo ultraterreno che noi possiamo vedere solo in alcuni periodi dell’anno.
C’è poi il termine Oimelc che significa latte e che rappresenta il bestiame, la nascita degli agnelli. Infine troviamo Imbolg che vuol dire “sacco” o “grembo”. Alla fine quindi Imbolc è un Sabba che indica divinità gravida, madre terra che farà nascere a breve la nuova vegetazione.
Dunque è per questo che molto spesso c’è una forte confusione sulle divinità e sui rituali da seguire per i druidi argomento.
Alla fine, la realtà è molto semplice. Una volta terminato Imbolc con la candelora, il 2 febbraio, ecco che arriva la Festa della Pioggia, da festeggiare il 3 febbraio. Da questo momento inizia la stagione della pioggia che prepara i terreni per la nascita e crescita primaverile.
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Febbraio, mese della rinascita druida
In questo periodo, nel calendario del popolo celtico, rimanendo in tema di druidi argomento, si eseguivano dei rituali e feste delle nascite, ma non solo umane o dell’allevamento.
Questo è il ciclo stagionale che continua. Sta per arrivare la primavera e la natura si risveglia. Fare delle lunghe passeggiate all’aria aperta in campagna oppure al mare, permette di vedere la vegetazione che torna a vivere.
Notiamo i primi bucaneve e crocchi, che crescono spontanei nella nostra macchia mediterranea. C’è il rinnovamento della natura.
Nei druidi argomento, i celtics, warrior celtics e nelle celtic house, erano tutti impegnati nel rinnovarsi. I druidi, sacerdoti del popolo celtico, benedivano e eseguivano dei rituali di purificazione. Mentre nelle celtic house le donne erano impegnate nella pulizia della casa e nel tessere o intrecciare cesti, ghirlande oppure simboli delle divinità. Quest’ultime erano poi seppellite oppure lasciate nei campi.
I warrior celtics, cioè i guerrieri, si dedicavano alla meditazione, alla pulizia delle armi e alla loro messa appunto. I fabbri erano i componenti celtics, cioè della propria comunità, impegnati per tutto il mese poiché era normale che dovessero forgiare o ripristinare le funzionalità di armi e arnesi.
Febbraio era poi il mese del riposo totale dai lavori nei campi, per questo ci si dedicava ad altri impegni che erano di preparazione per la primavera.
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Nennia del mese di febbraio
Un comportamento interessante, della vita nelle celtic house, cioè nelle case del popolo celtico, era quello che le donne cantavano durante la giornata oppure prima di andare a dormire, una preghiera alla divinità di Imbolc appena trascorsa.
Come accennato questo è un mese che si apre con questo Sabba e che riceve i suoi influssi per tutto il resto dei giorni. Ad ogni modo, la nenia era una preghiera nelle celtic house dedicata alla triplice dea o meglio alla trinità della dea.
Non è possibile sapere le parole esatte perché i druidi argomento non avevano una scrittura e le loro tradizioni erano passate alle nuove generazioni in modo orale.
La preghiera era questa:
“Galoppano i destrieri nell’alta neve e i guerrieri vivono una notte senza fine, chiuse dentro le case e capanne si intonano le preghiere per la dea dei tra volti. Essa è benevola perché rinnova e nel suo grembo ci sono tracce di luce. La dea risveglia il fuoco nel cuore degli uomini e della terra.
Il ghiaccio si scioglierà e alla luce compariranno i primi fili d’erba. Gli agnelli appena nati mangeranno e le mamme produrranno latte. Si ridestano gli alberi dormienti. Gli uomini torneranno nei campi e i guerrieri intoneranno canti di vittoria. Triplice dea liberaci dal freddo, dal buio e dall’annientamento.”
Da notare che nelle celtic house i canti erano eseguiti come preghiera, ma inducevano i bambini a scegliere la loro strada. Chi sarebbe diventato un padre di famiglia avrebbe avuto una vita tranquilla aspettando per poter lavorare nei campi. Mentre warrior celtics o guerrieri celtici avrebbero vissuto al freddo, nelle intemperie e poi un giorno avrebbero intonato i canti della vittoria.
Usanze che mostrano una vita antichissima, composta da tanti piccoli rituali.
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