La Morte: Descrizione, Storia e Significato nei Tarocchi
La Morte è la tredicesima carta degli arcani maggiori nei tarocchi, spesso chiamata anche “Il Tristo Mietitore” o semplicemente “Numero 13”. A volte, per scaramanzia, questa carta non viene nemmeno etichettata con un nome o un numero, ma solo con la figura.
Questa “assenza di numerazione” avviene perché scrivere o scegliere il numero 13, vuol dire richiamare la morte. Una credenza che spaventa e proprio nei tarocchi si preferisce non usare il numero 13.
La figura centrale è uno scheletro, le cui ossa sono in parte coperte da sottili strati di pelle rosata. Con una grande falce in mano, lo scheletro miete tutto ciò che incontra: ai suoi piedi si trovano una testa coronata, la testa di una donna, e mani e piedi mozzati, sparsi su un prato verde. Questa immagine simbolica rappresenta il fatto che la morte non fa distinzione, poiché di fronte ad essa tutte le persone sono uguali.
La falce, uno strumento tradizionalmente associato alla raccolta dei frutti della terra, rappresenta il ciclo della vita e della morte, indicando la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. In alcune versioni della carta, lo scheletro è raffigurato vestito con una nera armatura, a cavallo di un cavallo bianco, mentre regge una bandiera su cui è disegnato un fiore a cinque petali. Di fronte a lui, un sacerdote prega su un campo dove giacciono numerose persone, mentre alle loro spalle il sole sorge tra due torri, suggerendo un nuovo inizio dopo un periodo di oscurità.
Sebbene la carta della Morte possa incutere timore, raramente preannuncia eventi catastrofici come disgrazie o lutti. Piuttosto, rappresenta il cambiamento, la trasformazione e la rinascita spirituale. In campo religioso, la morte è vista come un passaggio verso la vita eterna. Questa carta invita a lasciare andare il passato e a ricominciare, il suo elemento è l’acqua e la sua stagione è l’autunno. Nell’alfabeto ebraico, è associata alla lettera Mem.
MORTE: IL CAMBIAMENTO
L’arcano maggiore della Morte ha contribuito a diffondere la superstizione legata al numero 13, considerato in molte culture come portatore di sfortuna. L’origine di questa credenza è incerta, ma è indubbio che la connessione con la morte ne abbia peggiorato la reputazione. Una delle prime menzioni del numero 13 si trova nella mitologia scandinava, dove Loki, il dio dell’astuzia e degli inganni, non era stato invitato a una cena nel Valhalla. Come tredicesimo ospite non invitato, provocò accidentalmente la morte di Balder, il figlio di Odino, portando la terra nelle tenebre.
Nella tradizione cristiana, il numero 13 è associato all’Ultima Cena, durante la quale parteciparono i 12 apostoli e Gesù Cristo, che fu poi tradito e crocifisso. Questo legame tra il numero 13 e la sfortuna è stato ulteriormente rafforzato dalla presenza della Morte come tredicesima carta negli arcani maggiori.
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Significato arcano maggiore della morte
Al diritto, la carta della Morte rappresenta la fine di un periodo di sofferenza e mortificazione. Annuncia la chiusura di una fase buia e l’opportunità di ricominciare con nuove energie e determinazione. In ambito amoroso, questa carta può indicare un cambiamento drastico, come la fine di una relazione tossica o stagnante, aprendo la strada a nuove esperienze sentimentali. Nel contesto lavorativo, può preannunciare un licenziamento, un cambiamento di carriera, o la decisione di lasciare un lavoro insoddisfacente per cercare nuove opportunità più gratificanti. La Morte invita a fare pulizia nella propria vita, eliminando ciò che è inutile per poter ricostruire qualcosa di meglio. È raro che questa carta indichi una morte fisica; più spesso simboleggia la necessità di distruggere il vecchio per poter far spazio al nuovo.
Al rovescio, la Morte mantiene molte delle sue caratteristiche principali, ma si focalizza maggiormente sul piano emozionale. In questa posizione, può indicare vittimismo, malinconia, angoscia e inettitudine, tutte emozioni che è meglio lasciare andare. Questa carta rovesciata può segnalare un momento di difficoltà emotiva, ma anche una potenziale liberazione. Le altre carte nel mazzo aiuteranno a chiarire ulteriormente il significato di questa combinazione.
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Abbinamenti della Carta della Morte con Altre Carte
Gli abbinamenti della Morte con altre carte possono fornire ulteriori indicazioni sulla situazione e su come affrontare i cambiamenti in arrivo.
- Morte – Sole: Dopo un periodo di tristezza e difficoltà, questa combinazione annuncia l’arrivo di una nuova fase di vita, caratterizzata da rinnovato entusiasmo e voglia di fare. La riconciliazione con vecchi amici o il ristabilirsi di relazioni positive potrebbe essere imminente.
- Morte – Diavolo: Indica la necessità di porre fine a una relazione basata esclusivamente sul piacere fisico o su dinamiche tossiche. Questa combinazione suggerisce l’importanza di affrontare le proprie dipendenze e tentazioni per evitare di rimanere intrappolati in situazioni distruttive.
- Morte – Amanti: Questa combinazione mette alla prova una relazione amorosa. Nei momenti di crisi, è essenziale che entrambi i partner si sostengano a vicenda, affrontando il cambiamento insieme per rinascere più forti e uniti. La carta suggerisce che il vero amore può superare le avversità, ma solo se si è disposti a evolvere insieme.
Tra i tarocchi, la Morte, nonostante il suo nome inquietante, è un potente simbolo di trasformazione e rinascita. Rappresenta la necessità di accettare la fine di un ciclo per poter abbracciare nuove opportunità e crescere spiritualmente ed emotivamente. Nel contesto dei tarocchi, la Morte ci ricorda che, sebbene il cambiamento possa essere difficile, esso è necessario per il progresso e il rinnovamento. Guardare avanti con coraggio, lasciare andare il passato e prepararsi per ciò che verrà sono i messaggi chiave di questa carta profonda e complessa.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!