Le 7 leggi dell’universo – risveglio spirituale e equilibrio interiore
I fili nascosti che tessono la trama dell’esistenza si rivelano attraverso: le sette leggi ermetiche. Esse ci svelano come mente, emozioni e azioni plasmano la realtà, guidandoci verso armonia e consapevolezza.
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Da millenni, l’uomo cerca di comprendere i misteri che governano la vita, l’animo e l’universo, da questa ricerca sono nate le 7 leggi dell’universo. Note come le sette leggi ermetiche che rappresentano una guida antica e profonda, una mappa invisibile che collega mente, materia e spirito. Non si tratta di regole rigide, ma di principi universali, di concetti uguali in tutte e culture e religioni che spiegano il funzionamento nascosto di ogni cosa: dai cicli della natura alle dinamiche interiori dell’essere umano.
Conoscerle significa controllare i fili nascosti che tessono la trama dell’esistenza e riconoscere che nulla accade per caso e che ogni pensiero, emozione e azione ha un riflesso nell’universo. Come vedere questo video, non è una coincidenza, forse cercavi una risposta a qualche tua domanda oppure la tua energia personale ti ha condotto nel bosco delle streghe. Ad ogni modo, questi concetti, offrono strumenti pratici per vivere la vita con consapevolezza, aiutandoci a comprendere i nostri schemi interiori, a trasformare le energie negative in positive e a creare realtà più armoniose.
Ognuna delle sette leggi — dal principio del mentalismo alla polarità, dal ritmo alla causa ed effetto, fino al genere — rappresenta un aspetto della creazione e dell’esperienza umana. Integrarle nella propria vita permette di vivere con equilibrio, armonia e padronanza, sviluppando capacità di introspezione, intuizione e crescita spirituale. In sostanza, comprendere le leggi dell’universo non è solo conoscenza teorica: è un percorso di trasformazione consapevole, che trasforma la realtà esterna riflettendo il cambiamento interiore.
La Prima Legge: Tutto è Mentale
Nelle tradizioni esoteriche e nell’antica sapienza ermetica, l’universo non è semplicemente una somma di materia, energia e spazio. Esso è, prima di tutto, una manifestazione della Mente. La Prima Legge, conosciuta come Il Principio del Mentalismo, afferma: “Tutto è mente; l’universo è mentale.” Questo concetto ribalta la visione materialista della realtà, suggerendo che la materia non è la causa primaria dell’esistenza, ma piuttosto un effetto di un principio mentale superiore.
Secondo la filosofia ermetica, l’universo visibile è un pensiero della Mente divina, o Tutto, un’Intelligenza infinita che genera e sostiene ogni forma, idea e vibrazione. In questa visione, la realtà che percepiamo non è altro che una proiezione di coscienza, un sogno cosmico in cui ogni cosa esiste perché è concepita nella mente del Tutto. Questo implica che anche l’essere umano, essendo parte di questa Mente universale, possiede il potere di creare, modellare e trasformare la propria realtà attraverso il pensiero. Le scuole esoteriche insegnano che comprendere e applicare questa legge significa imparare a dirigere la propria energia mentale. I pensieri non sono entità astratte: sono vibrazioni che si propagano nel tessuto sottile dell’universo, attirando eventi, persone e situazioni in armonia con la loro frequenza. Pensieri di paura, rabbia o dubbio generano esperienze caotiche; pensieri di amore, fiducia e armonia creano equilibrio e prosperità.
La Prima Legge invita quindi alla responsabilità interiore. Se tutto è mente, ogni individuo è co-creatore del proprio destino. Le tecniche di meditazione, visualizzazione e affermazione non sono semplici pratiche spirituali, ma strumenti per allinearsi alla Mente universale e riscrivere i propri schemi energetici. In definitiva, comprendere che “tutto è mentale” significa riconoscere che la realtà non è qualcosa che ci accade, ma qualcosa che creiamo continuamente attraverso il nostro stato di coscienza. La mente è il laboratorio dell’universo: ciò che immaginiamo con convinzione, prima o poi, prende forma. Questa consapevolezza rappresenta il primo passo sul sentiero della conoscenza ermetica: dominare la mente per dominare la realtà.
La Seconda Legge dell’Universo Esoterico — La Legge di Corrispondenza
Dopo aver compreso la Prima Legge, secondo cui Tutto è mentale, l’ermetismo ci conduce a una seconda verità universale: “Come in alto, così in basso; come in basso, così in alto.” Questa è la Legge di Corrispondenza, una chiave di interpretazione dell’universo che rivela l’esistenza di un’armonia profonda tra tutti i piani dell’essere — spirituale, mentale e materiale. Secondo questa legge, tutto ciò che esiste è parte di un’unica realtà che si manifesta su diversi livelli di vibrazione. Il microcosmo (l’essere umano) riflette il macrocosmo (l’universo intero) e viceversa. Ogni evento nel mondo visibile ha la sua controparte nei mondi invisibili; ogni pensiero, emozione o gesto risuona con forze più grandi che si esprimono in modo analogo su scale diverse.
L’ermetismo insegna che l’universo è un organismo vivente, e l’essere umano è una cellula consapevole di tale organismo. Studiando sé stesso, l’uomo può comprendere l’universo; osservando l’universo, può conoscere sé stesso. Il principio di corrispondenza è, dunque, la chiave del mistero che lega il visibile all’invisibile, l’anima al corpo, l’energia alla materia. In ambito esoterico, questa legge spiega perché le antiche scuole iniziatiche consideravano il corpo umano un tempio sacro e il cosmo un essere divino. Ogni atomo, ogni pianeta, ogni galassia è un riflesso del medesimo ordine creativo. Quando comprendiamo che ciò che accade dentro di noi si manifesta anche fuori, diventiamo responsabili del nostro mondo interiore: la trasformazione della realtà esterna comincia dalla trasformazione della coscienza.
Applicare la Legge di Corrispondenza nella vita quotidiana significa imparare a leggere i segni e le sincronicità. Nulla accade per caso: gli eventi esterni sono specchi dei nostri stati mentali ed emotivi. Se vi è disordine intorno a noi, è probabile che ci sia disordine anche dentro di noi; se coltiviamo pace e chiarezza interiore, la realtà tende a rispecchiarle. La saggezza ermetica invita quindi all’equilibrio tra i piani. Non basta conoscere lo spirito e dimenticare la materia, né vivere solo nella materia ignorando lo spirito: entrambi sono manifestazioni del medesimo principio. In sintesi, la Seconda Legge ci ricorda che l’universo è un sistema di riflessi e analogie. Riconoscerli significa partecipare consapevolmente all’armonia cosmica: quando l’interno si trasforma, anche l’esterno si rinnova.
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La Terza Legge dell’Universo Esoterico — Il Principio della Vibrazione
La terza grande legge dell’universo esoterico afferma: “Nulla è in quiete; tutto si muove, tutto vibra.” Con queste parole, l’antica saggezza ermetica rivela uno dei segreti più profondi della realtà: ogni cosa, visibile o invisibile, è energia in movimento. Non esiste immobilità, non esiste silenzio assoluto. Anche ciò che sembra solido e inerte, come una pietra o una montagna, è formato da particelle che vibrano incessantemente a frequenze specifiche.
Secondo questa legge, la vibrazione è il linguaggio dell’universo. Ogni piano dell’esistenza — spirituale, mentale, emozionale e materiale — differisce dagli altri solo per la frequenza vibratoria. Le vibrazioni più alte appartengono alle dimensioni spirituali, luminose e sottili; quelle più basse si condensano nella materia e nella densità del mondo fisico. Comprendere questa verità significa comprendere che tutto è connesso da un flusso continuo di energia in movimento, un’onda cosmica che non si arresta mai.
Nell’occultismo, il concetto di vibrazione è alla base di molte pratiche magiche e spirituali. Le parole, i suoni, i colori, i pensieri e le emozioni hanno tutti una frequenza. Quando l’essere umano pensa, parla o agisce, emette vibrazioni che influenzano il campo energetico che lo circonda e, per estensione, l’universo stesso. Per questo motivo, le antiche scuole misteriche insegnavano l’arte di armonizzare le proprie vibrazioni con quelle dell’universo, attraverso la meditazione, il respiro, il suono sacro e l’intenzione consapevole.
Il principio della vibrazione ci invita anche a comprendere il potere delle emozioni. Stati come la paura, l’ira o la tristezza abbassano la nostra frequenza, attirando esperienze analoghe; al contrario, la gratitudine, l’amore e la gioia elevano le nostre vibrazioni, aprendo le porte alla luce e alla sincronicità. Essere “in alta vibrazione” significa vivere in uno stato di allineamento con il ritmo dell’universo. Infine, questa legge ci insegna che la materia e lo spirito non sono opposti, ma differenti gradi di una stessa sostanza vibrante. L’iniziato impara a muoversi tra i piani, elevando la propria frequenza attraverso la consapevolezza e la volontà. In questo senso, la Terza Legge è una chiamata al risveglio: comprendere che tutto vibra significa comprendere che tutto può essere trasformato. La chiave è imparare a vibrare in accordo con la creazione stessa.
La Quarta Legge dell’Universo Esoterico — Il Principio della Polarità
La Quarta Legge Ermetica enuncia: “Tutto è doppio; tutto ha due poli; tutto ha il suo opposto.” Questo è il Principio della Polarità, una delle verità più sottili e profonde della filosofia esoterica. Esso ci insegna che nella creazione nulla esiste senza il suo contrario e che gli opposti non sono realmente separati, ma aspetti diversi della stessa cosa. Freddo e caldo, luce e oscurità, amore e odio, spirito e materia: ogni coppia di contrari non rappresenta due realtà distinte, ma due estremi di una medesima scala vibratoria. Il freddo e il caldo, per esempio, sono gradi differenti di temperatura; allo stesso modo, l’amore e l’odio sono gradi differenti di una stessa energia emotiva. Questa visione dissolve l’illusione della separazione e ci rivela che l’universo è un campo continuo di forze complementari in perenne movimento.
Nel cammino iniziatico, comprendere la polarità significa trascendere il conflitto degli opposti. L’adepto impara che non si tratta di eliminare il negativo per affermare il positivo, ma di equilibrare le forze, riconoscendo che entrambe sono necessarie all’armonia universale. Il giorno e la notte, la vita e la morte, la costruzione e la distruzione: tutte queste coppie sono manifestazioni del ritmo cosmico, strumenti attraverso i quali l’universo si espande e si rinnova. La Legge della Polarità è anche la chiave della trasmutazione mentale, l’arte ermetica di convertire le vibrazioni inferiori in vibrazioni superiori.
Se tutto è mente — come insegna la Prima Legge — allora anche le emozioni e gli stati d’animo possono essere elevati attraverso la volontà e la consapevolezza. L’odio può trasformarsi in amore, la paura in fiducia, la tristezza in saggezza. Non si tratta di negare l’ombra, ma di illuminarla, riconoscendo che essa contiene il seme della luce. In termini simbolici, la Polarità è il principio che genera il movimento dell’universo. Senza il contrasto tra opposti, non vi sarebbe vita, né esperienza, né crescita. Ogni tensione fra due poli è un impulso creativo, una spinta verso l’evoluzione.
In conclusione, il Principio della Polarità ci invita a guardare oltre il dualismo e a riconoscere che ogni opposto è parte di un’unica realtà divina. Solo quando comprendiamo che luce e ombra danzano insieme, iniziamo davvero a conoscere l’unità del Tutto.
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La Quinta Legge dell’Universo Esoterico — Il Principio del Ritmo
La Quinta Legge Ermetica proclama: “Tutto scorre, dentro e fuori; ogni cosa ha le sue maree; tutte le cose si alzano e cadono.” È il Principio del Ritmo, la legge che regola il battito universale della creazione. Nulla nell’universo è statico: ogni cosa si muove in cicli, in onde, in respiri infiniti che alternano espansione e contrazione, luce e oscurità, nascita e morte.
Questa legge ci mostra che l’universo vive come un grande organismo che pulsa al ritmo del Cosmo. Dalle orbite dei pianeti ai cicli delle stagioni, dalle maree agli stati interiori dell’animo umano, tutto obbedisce a un movimento ondulatorio costante. Ogni ascesa è seguita da una discesa, ogni picco da un ritorno. È il principio che governa la crescita e la decadenza, l’euforia e la malinconia, l’inspirazione e l’espirazione. L’iniziato che comprende questa legge non si lascia travolgere dalle fluttuazioni della vita. Sa che dietro ogni momento di oscurità si prepara una rinascita, e che la gioia non è eterna, ma parte di un ciclo che insegna equilibrio. Accettare il ritmo significa vivere in armonia con le maree dell’esistenza, invece di opporvisi.
Come un marinaio che conosce le correnti, il saggio impara a usare il flusso a proprio vantaggio, piuttosto che combatterlo. Nel piano mentale, il Principio del Ritmo si manifesta come oscillazione tra gli estremi della polarità — un’onda che spinge la coscienza da un opposto all’altro. Le antiche scuole ermetiche insegnavano la Legge della Neutralizzazione, una tecnica di padronanza interiore per non essere vittime di questi movimenti. Elevando la propria consapevolezza, l’adepto si posiziona al “centro dell’oscillazione”, dove le maree del mondo non lo trascinano più.
Anche le civiltà antiche riconoscevano questo ritmo universale. Gli Egizi veneravano il ciclo del Nilo, i Maya osservavano il battito cosmico del tempo, gli Alchimisti vedevano nel ritmo la chiave della trasmutazione. Tutti sapevano che l’universo non si muove a caso: tutto segue un ordine, un tempo, un respiro sacro. In definitiva, la Quinta Legge ci insegna l’arte di fluire. Non c’è progresso senza ritorno, né alba senza notte. Chi sa danzare al ritmo del Cosmo non teme il cambiamento, perché riconosce che in ogni oscillazione si nasconde la saggezza del Tutto.
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La Sesta Legge dell’Universo Esoterico — Il Principio di Causa ed Effetto
La Sesta Legge Ermetica afferma: “Ogni causa ha il suo effetto; ogni effetto ha la sua causa; tutto avviene secondo legge.” Questo è il Principio di Causa ed Effetto, una delle leggi più concrete e operative dell’universo esoterico. Nulla accade per caso, nulla sfugge al nesso universale tra azione e conseguenza. Ogni pensiero, parola, emozione e gesto genera onde che producono risultati corrispondenti, visibili o invisibili.
Nell’ermetismo, comprendere questa legge significa riconoscere che la realtà è un tessuto di eventi interconnessi. Ogni situazione che sperimentiamo è l’effetto di cause che possono essere vicine o lontane nel tempo, nello spazio o nel piano della coscienza. La vita stessa è vista come un laboratorio di esperienza: ogni azione genera un ritorno proporzionato, e questo ritorno può manifestarsi subito o nel futuro. Il principio di causa ed effetto non è solo un monito morale, ma un invito alla consapevolezza delle proprie scelte. Ogni pensiero negativo, ogni giudizio, ogni azione impulsiva è una causa che produrrà effetti inevitabili, mentre pensieri di amore, compassione e intenzioni elevate generano risultati armoniosi. La legge ci ricorda quindi che siamo co-creatori della nostra realtà: ciò che seminiamo nella coscienza, prima o poi, fiorisce nel mondo.
In ambito esoterico, gli insegnamenti suggeriscono che padroneggiare questa legge permette di trasmutare gli effetti indesiderati. L’iniziato impara a risalire alle cause, a comprendere i modelli che hanno generato certe esperienze, e a modificarli consapevolmente. La meditazione, la visualizzazione e la riflessione interiore diventano strumenti di autoregolazione: cambiando le cause interiori, si possono trasformare gli effetti esteriori. Inoltre, il Principio di Causa ed Effetto è strettamente collegato al concetto di karma: ogni azione genera un imprint energetico che ritorna in forme armoniche o disarmoniche.
Ma a differenza della visione fatalista, l’ermetismo sottolinea la libertà e la responsabilità personale. Conoscendo le leggi, l’uomo può dirigere la propria mente e i propri atti, allineandosi all’ordine universale invece di subirlo passivamente. In sintesi, la Sesta Legge ci insegna che nulla è casuale e tutto è legato. Ogni scelta è significativa, ogni pensiero ha potere. Chi comprende il Principio di Causa ed Effetto cammina con saggezza, seminando consapevolmente ciò che desidera raccogliere, e trasformando la propria esistenza in un’arte cosciente.
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La Settima Legge dell’Universo Esoterico — Il Principio del Genere
La Settima Legge Ermetica enuncia: “Il genere è in tutto; tutto ha i suoi principi maschile e femminile; il genere si manifesta su tutti i piani.” Questo è il Principio del Genere, una legge universale che va ben oltre la semplice distinzione fisica tra maschile e femminile: esso riguarda forze creative, energie e principi attivi e ricettivi presenti in ogni cosa, dall’atomo alla galassia, dall’emozione alla mente, dallo spirito alla materia.
Secondo l’ermetismo, ogni manifestazione dell’universo nasce dall’interazione armonica di queste due polarità. Il principio maschile è simbolo di attività, azione, impulso creativo, mentre il principio femminile rappresenta ricettività, nutrimento, intuizione e forma. La creazione autentica avviene solo quando queste energie operano insieme in equilibrio, generando nuove realtà, idee o stati di coscienza. Il Principio del Genere si manifesta non solo nel mondo fisico, ma anche in quello mentale e spirituale. Nella mente, il pensiero logico e analitico (maschile) deve integrarsi con l’intuizione e la sensibilità (femminile) per dare vita a intuizioni illuminate e decisioni equilibrate. Sul piano spirituale, l’energia maschile dell’azione e del desiderio si unisce all’energia femminile dell’accoglienza e della ricezione, producendo armonia e saggezza.
Le tradizioni esoteriche insegnano che l’equilibrio dei generi interiori è fondamentale per la padronanza della propria vita. Un eccesso di energia maschile può portare aggressività, impazienza o dominanza, mentre un eccesso di energia femminile può generare passività, indecisione o sottomissione. La chiave è riconoscere, rispettare e armonizzare entrambe le polarità, creando un flusso creativo stabile che sostiene la crescita personale e spirituale. Inoltre, il Principio del Genere è strettamente connesso alla creazione dell’universo stesso. Ogni atto creativo, ogni nascita, ogni idea prende forma dall’interazione dei due poli.
L’ermetismo sottolinea che comprendere e applicare questa legge significa partecipare consapevolmente al processo creativo, modellando la propria realtà attraverso la fusione equilibrata di azione e ricettività, volontà e intuizione. In sintesi, la Settima Legge ci ricorda che l’universo è un’arte di equilibrio e unione. Maschile e femminile, attivo e ricettivo, pensiero e sentimento: tutti sono strumenti di manifestazione della vita. Chi comprende il Principio del Genere cammina con armonia, utilizzando entrambe le forze per creare non solo la propria realtà, ma anche la propria evoluzione interiore.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
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