Mnemosine: dea della Memoria, Mitologia Greca
Mnemosine, o Mnemosyne, è una delle divinità della mitologia greca appartenente alla prima generazione dei Titani.
Figlia di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra), Mnemosine è la dea della memoria e del ricordo. Madre delle nove Muse dell’arte e della poesia, avute con Zeus.
Le Muse, guidate da Apollo, erano le protettrici delle arti e delle scienze, e risiedevano sul monte Elicona in Beozia, vicino a due fonti sacre: Aganippe e Ippocrene. Queste fonti erano capaci di infondere ispirazione poetica a chiunque ne attingesse l’acqua.
LE 9 MUSE, FIGLIE DI MNEMOSINE
Come accennato erano in totale nove Muse, figlie di Mnemosine e Zeus, erano:
- Clio: Musa della storia e della celebrità
- Euterpe: Musa della musica e della poesia lirica
- Talia: Musa della commedia e della poesia pastorale
- Melpomene: Musa della tragedia
- Tersicore: Musa della danza
- Erato: Musa della poesia amorosa
- Polimnia: Musa degli inni sacri
- Urania: Musa dell’astronomia
- Calliope: Musa della poesia epica e della bella voce.
Queste Muse erano e sono celebrate per la loro bellezza e le loro capacità artistiche, e partecipavano alle feste degli dèi danzando e cantando, portando allegria e gioia.
Santuario della dea
Un importante santuario dedicato a Mnemosine si trovava a Lebadea, in Beozia. Questo santuario oracolare era accessibile solo dopo vari riti di purificazione e abluzione.
Per consultare l’oracolo, i fedeli dovevano bere prima alla sorgente di Lethe (l’Oblio), per dimenticare la vita precedente, e poi alla sorgente di Mnemosine, per ricordare ciò che l’oracolo avrebbe rivelato.
Platone narra di un fiume sotterraneo nell’Ade chiamato Lethe, in cui le anime dei morti, se vi si dissetavano, dimenticavano la loro vita mortale. Tuttavia, se bevevano dalla sorgente di Mnemosine, ricordavano la loro vita e origine.
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Dea stupenda, come i ricordi
Mnemosine è rappresentata nelle sculture e nei mosaici come una bellissima donna dai lunghi capelli neri riccioluti, con un volto serio e indossante un abito drappeggiato. In mano tiene una lampada accesa, simbolo della conoscenza e della memoria.
Anche se appartenente alla prima generazione dei Titani, Mnemosine è più una personificazione delle qualità che rappresenta piuttosto che una divinità fisicamente attiva.
Mnemosine è protagonista di una delle tante avventure amorose di Zeus. Si narra che Zeus, per avvicinare la dea, si travestì da pastore e, mentre pascolava le pecore sul monte Pieria, la sedusse. Zeus giacque con Mnemosine per nove notti consecutive, lasciandola incinta. Da questa unione nacquero le nove Muse. Secondo un altro racconto, le Muse furono create su richiesta degli dèi dell’Olimpo durante il matrimonio di Zeus con Era. Gli dèi chiesero a Zeus di generare delle divinità capaci di celebrare attraverso canti e poesie le gesta di dèi ed eroi, e così nacquero le Muse.
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Significato della dea menmosine
Per i Romani, Mnemosine era conosciuta come Moneta, la dea del ricordo e della memoria. Moneta aveva un ruolo importante nella città, poiché il ricordo serve da monito per il futuro, per evitare di ripetere gli stessi errori. Il suo nome divenne un epiteto per Giunone Moneta, la protettrice dei fondi e dei soldi che venivano coniati nel suo tempio.
Mnemosine era venerata in molti templi antichi insieme ad altre divinità. Nel tempio di Apollo a Delfi, per ingraziarsi i favori della dea, le venivano offerte brocche di acqua fresca, latte e miele. Una curiosa leggenda racconta che la fonte Ippocrene, sacra alle Muse, nacque da uno zoccolo di Pegaso. Si dice che Pegaso, volando sopra il monte, colpì la terra con uno zoccolo, lasciando un’impronta da cui sgorgò l’acqua capace di infondere ispirazione poetica.
Mnemosine rappresenta l’importanza della memoria e del ricordo nella cultura greca. Senza la memoria, non ci sarebbe stata la possibilità di tramandare miti, storie e conoscenze. La memoria era considerata fondamentale per la civiltà, e Mnemosine, come dea della memoria, aveva un ruolo centrale nel garantire che il sapere e le tradizioni fossero conservate e trasmesse.
Lei ha ruolo cruciale nella preservazione e trasmissione del sapere e delle arti. Le sue connessioni con altre tradizioni, come quella romana, dimostrano l’influenza pervasiva della mitologia greca sulla cultura e sulla storia umana. Le Muse, con la loro bellezza e le loro capacità artistiche, continuano a ispirare e affascinare, rappresentando l’importanza delle arti e della memoria nella nostra civiltà.
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Articolo scritto e pubblicato da e sul Il bosco delle streghe