PENTACOLO: significato nascosto, simbolo oscuro? Preparati a cambiare idea
Il Pentacolo è associato alla stregoneria, all’occultismo e alle pratiche magiche, ma la sua origine è molto più antica e il suo significato più profondo. Lo vuoi conoscere davvero?
Il pentacolo simbolo antico costituito da una stella a cinque punte (il pentagramma) racchiusa all’interno di un cerchio.
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La parola “pentacolo” deriva dal greco “pente” (cinque) e “kallein” (abbellire, decorare), anche se altri lo ricollegano al latino “pentaculum”, legato a “pentagramma”.
Qui devo fare già una prima diversificazione dei simboli perché se pensate che sia solo la raffigurazione di una stella… allora sbagliate! Non pensate poi che il simbolo della stella a 5 punte sia uguale alla stella a 5 punte chiuse in un cerchio perché anche in questo caso, sbagliate.
Il semplice pentagramma è solo la stella a cinque punte! Usata nell’antica Roma ed ha un significato magico specifico. Il pentacolo, simbolo delle streghe, ha il cerchio che lo circonda perché quest’ultimo è il simbolo dell’eternità, della ciclicità e dell’unità dell’universo. Per questo richiama diversi influssi magici più intensi e forti ed è infatti usato nei rituali o incantesimi. Il cerchio non è solo decorativo, serve a “contenere” l’energia che richiamiamo e a proteggere chi lo usa nei rituali.
Voglio precisare che oggi esiste una visione negativa di questo simbolo poiché per secoli, dopo l’arrivo e l’espansione della religione cristiana, è stato associato al male assoluto, il male più puro o addirittura associato al satanismo.
In realtà, nel contesto magico, esoterico, occulto e spirituale, il pentacolo rappresenta l’equilibrio tra il mondo materiale e quello spirituale, tra l’individuo e il cosmo, tra il mondo visibile e invisibile, tra il regno dei vivi e quello dei morti.
Usato come talismano e amuleto protettivo. Ancora oggi, è uno dei simboli principali delle streghe e di diverse correnti occulte come la Wicca e altre religioni pagane, dove viene spesso disegnato, indossato o inciso sugli altari per canalizzare e dirigere energie.
Cosa significano le 5 punte
Ogni punta della stella a cinque punte del pentacolo ha un significato preciso, collegato ai cinque elementi fondamentali della tradizione esoterica: terra, aria, fuoco, acqua e spirito.
- Terra (punta in basso a sinistra): rappresenta la stabilità, la forza fisica, la fertilità, la connessione con il mondo naturale. È l’elemento della concretezza, del nutrimento e della sopravvivenza.
- Aria (punta in alto a sinistra): simboleggia l’intelletto, la comunicazione, la creatività mentale e il pensiero astratto. L’aria è invisibile ma vitale, proprio come il pensiero.
- Fuoco (punta in basso a destra): rappresenta la passione, la trasformazione, il coraggio e la volontà. È l’elemento dell’azione e del cambiamento.
- Acqua (punta in alto a destra): è legata all’emotività, alla purificazione, all’intuizione e alla guarigione. Rappresenta il fluire della vita e le emozioni profonde.
- Spirito (punta centrale superiore): questa è la punta più importante, quella rivolta verso l’alto, e rappresenta l’essenza divina, l’unione tra l’energia umana e quella cosmica. È l’elemento che armonizza tutti gli altri.
Quando il pentacolo è rappresentato con la punta dello spirito rivolta verso l’alto, indica l’armonia personale, quella della propria anima, armonia e pace interiore oltre ad una connessione con l’universo.
Il suo significato nascosto che amo e che in tanti non conoscono è: l’elevazione spirituale e la padronanza degli istinti materiali. Una vera strega deve riuscire a sopravvivere o a elevarsi al di sopra di tutti specialmente quando ci sono situazioni gravi. Essa sa controllarsi e questo vuol dire controllare il materiale.
Al contrario, quando il pentacolo è capovolto, dunque la punta dello spirito è rivolta verso il basso), simboleggia l’inversione dell’ordine naturale, il controllo dell’invisibile, dell’immateriale, della manipolazione ed è associato a pratiche oscure o invertite.
Le cinque punte non sono casuali, ma profondamente simboliche. Esse rappresentano la totalità del tutto, cioè l’essere umano, la sua esperienza ed energia connessa all’universo, alle divinità e alle energie cosmiche. Sottolineando l’importanza dell’equilibrio tra corpo, mente, emozioni e spirito.
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Il significato nascosto del pentacolo
Il pentacolo è uno dei simboli più carichi di significato dell’occultismo e delle tradizioni esoteriche. Al di là delle sue interpretazioni letterali, esiste un significato nascosto che non è conosciuto da tutti e purtroppo è stato dimenticato.
Infatti esso è la forza della connessione tra microcosmo e macrocosmo. Non stiamo parlando dei cavalieri dello zodiaco… non vorrei che ci fosse qualcuno che, come me, quando sente “il microcosmo di espande” pensi al cartone animato, per quanto fosse bello.
L’energia interna in noi non è decifrabile perché siamo in grado di scatenare influenze ed energie, eventi e incantesimi, negatività e positività, cose che nemmeno la scienza riesce a spiegare e tantomeno la religione cristiana che comunque si appoggia, anzi si adagia ed è costruita su quella pagana.
Il pentacolo, anzi il significato nascosto del pentacolo è il seguente: L’essere umano è il riflesso dell’universo.
Osservate il pentacolo, cosa vedete, cosa notate? Il pentacolo ha la forma del pentagramma, della stella, ma… in realtà esso rappresenta il “corpo umano”. Apro piccola parentesi indietro nel tempo.
Sapete perché gli uomini erano tanto affascinati dalle stelle? Vi faccio un brevissimo riassunto di uno scritto filosofico mesopotamico databile circa 2.100 A.c ripreso poi dagli antichi romani durante la loro compagna in Egitto. Ad ogni modo esso rispondeva, in qualche modo, ad una domanda che tutti ci poniamo nella vita: perché guardiamo le stelle quando ci perdiamo? Perché esse erano considerate le anime dei defunti e a dare questa convinzione erano 2 elementi principali:
- La luce poiché l’anima ha una luce visibile solo dopo la morte e il cielo notturno rappresentava la morte
- La forma dell’uomo, una stella ha 5 punte che sono: le due gambe, le 2 braccia aperta e la testa.
L’uomo quindi era una stella. Durante la vita era una stella in terra, composta da corpo di carne e ossa, dopo la morte è una stella di luce nel cielo notturno. Ecco perché è tanto importante questo simbolo, cioè il pentacolo. Chiusa parentesi del tempo.
Quando si osserva il pentacolo, si può notare che la forma del pentagramma richiama il corpo umano con braccia e gambe aperte (noto anche come l’Uomo Vitruviano di Leonardo), con la testa nella punta superiore. Questo rappresenta l’essere umano in equilibrio con gli elementi e con il cosmo.
Il cerchio che racchiude la stella è fondamentale: rappresenta l’unità, l’infinito, il ciclo della vita e della morte. Racchiudendo la stella, indica che le forze e gli elementi devono essere contenuti e armonizzati. Il cerchio protegge, ma anche ordina l’energia.
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Il sigillo del potere
In alcune tradizioni ermetiche, cioè in religioni antiche, misteriose e di cui purtroppo abbiamo pochi scritti, ma che sono stati di ispirazione ad alcuni occultisti tra i più famosi, come il Re Salomone, il pentacolo è visto come un sigillo di potere!
Disegnato correttamente, crea un campo energetico in grado di respingere forze caotiche o dannose. È una porta tra i mondi, uno strumento per comunicare con entità spirituali o accedere a piani sottili della realtà. Però attenzione occorre saperlo disegnare, non basta solo una stellina a mano libera, assolutamente no!
Dal punto di vista alchemico, il pentacolo racchiude il principio della trasmutazione interiore: un percorso simbolico per trasformare l’anima grezza (materia) in spirito elevato (oro filosofale).
Infine, il suo “significato nascosto” sta anche nella sua capacità di risvegliare consapevolezza: meditando sul pentacolo, molti praticanti cercano di raggiungere una comprensione più profonda di sé stessi, dell’universo e dei misteri della vita.
Quando è nato il pentacolo?
Vi ho dato qualche indizio sull’età della figura della stella unita e connessa all’uomo, ma vediamo quando è nato il simbolo del pentacolo. Esso ha radici antichissime, risalenti a migliaia di anni prima dell’era cristiana.
I primi pentagrammi conosciuti, la stella a cinque punte, appaiono intorno al 3000 a.C. in Mesopotamia, dove i Sumeri lo utilizzavano come simbolo sacro legato alla regalità e al potere spirituale. Importantissimo e da usare solo in determinate occasioni, cerimonie oppure solo in rituali specifici.
Uno dei reperti più noti è una tavoletta sumerica che mostra un pentagramma inscritto, probabilmente usato come simbolo di protezione e potere. Anche in Egitto e nell’arte micenea compaiono motivi simili, legati alla divinità o alla ciclicità del tempo in cui c’erano pentagrammi stilizzati.
Lo ritroviamo nel 500 a.c, quindi più tardi in Grecia usata dal filosofo Pitagora e nel Pitagorismo come simbolo sacro, legato alla salute e alla perfezione. I pitagorici lo chiamavano “Pentalfa” perché era formato da cinque lettere alfa sovrapposte, e lo consideravano rappresentazione dell’armonia cosmica.
Ma… udite, udite amici del bosco delle streghe, nel primo medioevo, dato che era usato dai pagani, i cristiani decisero di adottarlo per rappresentare le cinque ferite di Cristo, vale a dire la ferita da chiodo su:
- Mano destra
- Mano sinistra
- Mano destra
- Mano sinistra
- Costato trafitto poi dalla famosa lancia di Longino
Tuttavia, intorno al 900 D.c, quindi con l’arrivo del pieno medioevo, ecco che l’Inquisizione lo affibbiò direttamente alle streghe e quindi alla caccia alle streghe. Il suo significato pagano era troppo forte e quindi non venne mai del tutto associato alle 5 ferite di cristo
Arriviamo ora al Rinascimento, gli alchimisti e i filosofi ermetici lo recuperarono come simbolo di equilibrio tra materia e spirito. Più tardi, nel XIX secolo, occultisti come Eliphas Lévi lo reinterpretarono in chiave magica e cabalistica, stabilendo una netta distinzione tra pentacolo “dritto” e “rovesciato”.
In totale, facendo due conti matematici, il pentacolo ha oltre 5000 anni di storia databili con tracce in tante incisioni rupestri di antiche civiltà mediterranee e del Medio Oriente.
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Come si usa il pentacolo in magia?
Il pentacolo è uno strumento centrale nella pratica magica e nei rituali spirituali, specialmente nelle tradizioni occulte, di stregoneria antica, medioevale e neopagana. Viene usato sia come simbolo che come oggetto fisico, inciso su legno, metallo o pietra.
Nel cerchio magico, il pentacolo è spesso posto sull’altare, rivolto con la punta in alto, a rappresentare lo spirito che domina i quattro elementi. Agisce come conduttore di energia: amplifica l’intento del proprio incantesimo o della propria intenzione, esso però funge anche da scudo protettivo contro energie negative.
In magia cerimoniale, viene usato per:
- Purificare oggetti (appoggiandoli sul pentacolo);
- Caricare talismani o amuleti;
- Chiamare gli spiriti elementali, associati ai cinque punti della stella;
- Sigillare incantesimi, rafforzando l’intento e dirigendo l’energia.
Esistono pentacoli personali, portati al collo o in tasca come amuleto di protezione. Questi sono incisi con sigilli, rune o simboli aggiuntivi per rafforzarne lo scopo, occorre però sapere quali sono i simboli aggiuntivi adatti.
Nella magia difensiva, il pentacolo, viene tracciato con il dito o con un athame (pugnale rituale) per creare barriere energetiche. In quella evocativa, serve da portale per comunicare con entità spirituali, sempre mantenendo il controllo dell’energia evocata.
È importante notare che il modo in cui viene orientato il pentacolo è cruciale: con la punta verso l’alto, simboleggia elevazione spirituale e protezione. Al contrario, capovolto può essere usato per rituali di discesa, rottura o confronto con le ombre interiori – ma solo da praticanti esperti.
Perché il pentacolo è connesso alle streghe?
Se questo è un simbolo tanto antico e potente, perché è legato alle streghe?
Perché le streghe sono chiamate in questo modo oggi! Ma nell’antica Grecia erano chiamate, strix, mentre nell’antica Roma erano chiamate Strigae che significava: Donne sapienti. Ancora prima, prima della fondazione di Roma, nel 753 A.c, nelle popolazioni osci e sanniti, tali donne erano chiamate Bakàntas, poiché andavano in trance e parlavano con le entità e spiriti della natura. Arriviamo poi alla Mesopotamia, civiltà tra le più antiche conosciute, qui, tali donne, erano chiamate Kassaptu, che praticavano la magia nera, e Simptu, che eseguivano incantesimi di guarigione.
In poche parole, cari amici, noi, noi streghe siamo sempre esistite, anche se siamo invisibili, ci siamo!
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Unione con il pentacolo
Il pentacolo è unito alla stregoneria perché è uno dei simboli più antichi che tramandiamo e quindi è indissolubile dalla nostra storia. Un emblema di riconoscimento di una cultura antica, dove palesiamo e dimostriamo l’arte della magia. Per questo, durante il medioevo, esso venne poi demonizzato perché non si poteva né modificare e tantomeno dimenticare la sua appartenenza, le sue radici.
Le streghe erano guaritrici, levatrici, erboriste, donne (ma anche uomini) legate alla natura e ai cicli lunari. Esse usavano il pentacolo come simbolo della connessione con gli elementi naturali, e come strumento per canalizzare le energie del mondo invisibile.
Con l’avvento del cristianesimo e il tentativo di sopprimere le religioni pagane e con loto tutto ciò che era legato alla Terra, alla Dea, o all’uso di energie naturali fu considerato “diabolico”. Così, il pentacolo – simbolo dell’equilibrio tra spirito e natura – venne associato alla stregoneria “eretica”, quindi al diavolo, al demonio, al maligno.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe