Perché ci si traveste a carnevale? Un rituale dedicato a dioniso
Quante volte te lo sei chiesto: ma perché ci si traveste a carnevale? Come mai ci sono dei costumi, maschere italiane, personaggi e poi da dove nasce la tradizione di fare degli scherzi a carnevale?
Tutte domande che hanno una risposta antichissima, realmente molto antica, si parla di una tradizione e rituale delle feste pagane in onore del dio Dioniso.
Avete letto bene, quando andiamo a mascherarci, truccarci e poi a divertirci o fare degli scherzi in questo giorno, stiamo onorando un dio pagano. Inutile credere che esso appartenga alle festività cristiane perché non avrebbe senso. infatti che senso ha festeggiare in modo così frivolo quando invece la religione cristiana e votata al sacrificio, penitenza e all’espiazione dei peccati?
Tra l’altro c’è da dire che proprio fu la religione cristiana a sopprimere e vietare questa festa (che nel medioevo era chiamata la festa dei folli per renderla dispregiativa) fino al 1300. Dopo torno in voga per qualche anno e nuovamente venne eliminata dal calendario per comparire in modo stabile nel 1500.
LEGGI ANCHE: Capitan fracassa, chiacchierone senza freni, maschere italiane, la maschera carnevale ligure
VERITA’ SUI TRAVESTIMENTI CARNEVALE
La verità è che la cultura italica, specialmente quella delle campagne, del popolo e delle tradizioni popolari, non ha mai dimenticato le feste e rituali di dioniso. Questo ha permesso di farla arrivare ad oggi.
Dato che non era possibile eliminare la voce del popolo, che tra le sue mura domestiche continuava a far vivere la tradizione a livello orale, con leggende e racconti, la religione cattolica ha deciso di accorparla alle sue festività.
Ad ogni modo durante le feste dionisiche c’era l’obbligo di dare sfogo ai propri istinti. Questo voleva dire che c’era un forte stato di gioco, scherno, scherzo e di ebrezza, in fondo si parla della festa del vino.
Oltre a questo c’era un rituale in cui c’era uno scambio di ruoli. I padroni si travestivano in servi e viceversa. I ricchi in poveri e i poveri in ricchi. Mentre gli schiavi diventavano liberi e i liberi erano schiavi. Un giorno di pura follia.
LEGGI ANCHE: Gioppino, contadino furbo e fannullone, maschere italiane, la maschera carnevale bergamasco