Chamazotz: Il Pipistrello della Morte nella Mitologia Maya
Chamazotz, o Camazotz, noto anche come Zotzilaha Chamalcan, è una divinità minore della mitologia Maya Quiché, al servizio degli dei supremi. Questo demone pipistrello della morte comanda schiere di pipistrelli e rappresenta la connessione tra l’oltretomba e il mondo dei vivi. I Maya associavano i pipistrelli alla notte, al sacrificio e alla morte. Chamazotz presiedeva le cerimonie di sacrifici umani, riflettendo il legame tra questi animali e il mondo sotterraneo, lo Xibalba.
Ritrovamenti a Oaxaca, in Messico, raffigurano Camazotz su vasi di terracotta, piatti e sculture di pietra. È descritto come un pipistrello dal corpo peloso e maleodorante, con ali membranose spiegate. A volte appare con sembianze umane, un volto grottesco con naso a foglia e grandi orecchie a punta. Spesso è rappresentato con un coltello in mano mentre decapita le sue vittime, con gli occhi della morte appesi al collo e un zampillo di sangue che gli fuoriesce dalla bocca. Questa figura incarna il terrore e la violenza associati al culto della morte.
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CREATURA DEMONIACA
Camazotz è menzionato nel Popol Vuh, il testo sacro del popolo K’iche’, parte delle popolazioni Maya e Azteche. Questo libro, che narra la creazione dell’uomo e le gesta di eroi e divinità, fu trascritto da un monaco domenicano spagnolo, Francisco Ximénez, nel 1500. Tra le storie più famose vi è quella di Hunahpú e suo fratello gemello Xbalanqué, che affrontano numerose prove nello Xibalba, inclusa una notte nella casa dei pipistrelli. Hunahpú, sporgendo la testa dalla cerbottana per vedere se fosse giorno, viene decapitato da Camazotz. Con il tempo e l’aiuto di alcuni animali, i figli di Hunahpú si vendicano, sconfiggendo i loro nemici in una partita di Poh ta Pok, un gioco Maya simile al baseball.
In altre regioni, Chamazotz è chiamato anche Bigidiri Zinia o Bigidiri Beela, che significa “farfalla di carne”, una creatura infernale e temuta. Per gli Aztechi, il pipistrello è associato al dio Mictlantecuhtli, dio della fertilità, nato dal seme del dio Quetzalcoatl, dio del vento e della pioggia. I cerimoniali per questa divinità includevano la decapitazione e l’estrazione del cuore, soprattutto di nemici catturati in battaglia, e talvolta anche la scuoiatura delle vittime. Questi riti sanguinari erano considerati essenziali per fecondare la terra.
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Chamazotz e i pipistrelli nella natura
Il pipistrello ha sempre avuto un ruolo significativo nelle culture umane, spesso ispirando paura e rispetto. Questo animale notturno, con le sue abitudini misteriose e il suo legame con la notte, ha dato vita a molte leggende e miti. Ad esempio, il pipistrello è diventato un simbolo di terrore in storie come quella del conte Dracula, un feroce succhiatore di sangue, e in personaggi dei fumetti come Batman, l’eroe che combatte il male.
In natura, i pipistrelli sono creature affascinanti. Alcuni pipistrelli si nutrono di sangue, ma la maggior parte si alimenta di frutta, insetti e nettare. Questi ultimi, fungendo da impollinatori, sono cruciali per l’ecosistema, contribuendo alla fertilità delle piante. Il pipistrello vampiro più grande mai esistito, il Desmodus draculae, era un mammifero estinto che abitava l’America centrale e meridionale durante il Pleistocene. Con dimensioni paragonabili a quelle di un avvoltoio, si nutriva del sangue di altri animali, ispirando probabilmente molte leggende.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.