Genio della lampada a chi è ispirato? Ai Jinn spiriti malvagi!
I Jinn spiriti malvagi sono creature mitologiche, spiriti invisibili, maligni, citati nel corano.
La loro esistenza è riconosciuta e temuta. Entità appartenente alla religione preislamica e mussulmana. Una via di mezzo tra gli angeli, l’umanità e i demoni. Prevalentemente maligni, ma sanno essere anche buoni e benevoli.
A volte i Jinn spiriti malvagi sono protettivi. Associati particolarmente alla magia visto che si possono evocare, ma la loro evocazione appartiene alla magia nera.
Il termine: Jinn, pare che deriva dal semitico o aramaico: Gianna o Gehenna, il luogo infuocato dove bruciano in eterno le anime dei cattivi nella religione ebraica. Significa: coprire, occultare o nascondere. Questi esseri sono citati nella mitologia di altri paesi, come nel Nord Africa e in India.
DESCRIZIONE DI JINN SPIRITO MALVAGIO
Nel “credo” mussulmano, i Jinn spiriti malvagi, sono brutti e cattivi. Non hanno un aspetto vero e proprio, variano nelle loro trasformazioni.
Alle volte sono scambiati per un essere umano, per un uomo o per una donna, con un corpo glabro, denti affilati con grandi pupille. La pelle opaca, grigiastra e giallognola, come un morto. Possiede un forte potere soprannaturale. Abitano in luoghi in rovinati e abbandonati dall’uomo. Lo si vede vagare tra le rovine di città.
I Jinn spiriti malvagi hanno una vita “normale”, nel senso che si sposano ed hanno dei figli che hanno poteri anch’essi. Dotati di una grande intelligenza, distinguono il bene dal male. Attraversano lunghe distanze in un attimo. Prevedono il futuro.
Si trasformano anche in animali o mostri oppure si impadroniscono delle loro menti e del loro corpo provocando disgrazie e malattie. Come un gatto che attraversa la strada e ci fa sbandare l’auto, quello potrebbe essere un Jinn spirito malvagio.
Quando hanno fame succhiano il sangue, come i vampiri, e fanno il malocchio per godere delle disgrazie altrui. Possono vivere in qualsiasi cosa inanimata, come rocce, sabbia, alberi, anelli o bracciali. In questo caso avvertiamo una sensazione spiacevole, non ci si sente da soli, avvertiamo la sensazione di essere osservati oppure c’è un brivido che ci assale.
Per fortuna i Jinn spiriti malvagi si possono allontanare o renderli innocui attraverso la preghiera.
I Jinn possono esaudire un desiderio e spesso, essendo furbi, distorcere il significato del desiderio stesso. Per esempio la lampada di Aladino è la storia di un Jinn redendo.
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Tre varietà di Jinn spiriti malvagi
Dei Jinn spiriti malvagi esistono tre diverse tipologie.
C’è il Jinn che vola nell’aria. Troviamo quello che prende le sembianze di un cane o di un serpente. Il terzo vive in zone limitate, infestando rovine, grotte, case e luoghi abbandonati.
I Jinn spiriti malvagi sono entità maggiori e alle volte sono scambiati per le entità minori, anch’esse potenti e spaventose, come gli Imar, che abitano insieme agli uomini. I Arwah sono cattivi, considerati diavoli satanici. Mentre i Madir hanno la capacità di esaudire i desideri, ma solo se imprigionati.
Infine ci sono gli spiriti del fuoco, gli Ifarit, di forma gigantesca che si trasformano in uomini e donne che hanno un carattere malizioso e tentatore, inducono alla dissoluzione. Mangiano con la mano sinistra e allontanano gli uomini dal corano e dalla religione islamica.
I Jinn spiriti malvagi sono un’antica figura mitologica. Secondo il mito potevano essere controllati dagli umani imprigionandoli in una lampada, cioè in un luogo che era composto da fuoco, come l’inferno che li accoglie. Per proteggersi da questi spiriti, si indossano degli amuleti che provvedevano a renderli innocui e allontanarli.
Mito jinn, il diavolo!
La leggenda dei Jinn, secondo il corano, nasce con la spiegazione di creature di Allah che li ha creati da una fiamma senza fumo. Sono i primi esseri che abitarono la terra. Crearono caos, corruzione e odio, uccidendosi tra di loro.
Dio allora mandò degli angeli creati dal fuoco e tra loro vi era un angelo Azazil, un Jinn molto bello e affascinante che abitava in cielo di notte e la terra di giorno. Quando Dio ordino agli angeli di prostrarsi davanti ad Abramo, tutti lo fecero tranne uno Azazil. Lui lo riteneva un essere inferiore, nato dal fango. A questo punto venne punito. Dio lo rinnegò per la sua disubbidienza.
Da allora il suo nome divenne Iblis: afflitto!
Ad usare un Jinn spiriti malvagi, fu lo stesso re Salomone che possedeva un anello che assumeva la forma di un diamante e che chiamava: Jinn, per farsi aiutare a vincere le battaglie.
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