Il rituale delle 3:33: cosa succede davvero a quest’ora?
Un’ora sospesa tra mondi, dove l’occulto si risveglia e il confine si assottiglia. Cosa nasconde davvero il potere nascosto delle 3:33? Qual è il rituale delle 3:33 più potente?
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Un momento carico di energia occulta in cui si sviluppano diversi eventi che, per la scienza, sono chiamati: effetti paranormali. Parliamo dell’ora delle 3.33 e del rituale che si effettua a quest’ora. Svegliarsi alle 3:33 o eseguire un rituale a quest’ora è un’esperienza intensa, inquietante e può essere pericolosa. L’origine della credenza del potere spirituale e occulto delle 3.33 nasce dalla religione antica pagana.
Le 3:33, il numero magico
La ripetizione del numero 3 è legata alla Trinità! Attenzione che la trinità non è nata o creata dalla religione cristiana, nonostante sia molto diffusa, essa la ritroviamo già dagli albori della nascita dell’uomo con:
- Triplice dea e triplice dio tra i celtici e i norreni
- La Triade capitolina: Giunone, Giove e Minerva, nella mitologia romana
- Triade sumera: Anu, Enlil e Enki
La triade più antica poi la ritroviamo tra le prime popolazioni italiche (sunnite e osci) nota come la: triade divina composta da: Mamerte (guerra, lotta o sopravvivenza), Vesunna (cioè Vesuvio, dio del fuoco e dell’abbondanza), Hecco (antico nome del protettore di guerrieri e pastori il suo nome poi divenne, nell’antica Roma Hercle e indovinate chi è? Ercole per i greci).
La trinità, siccome non è mai sparita, ma anzi si è rinnovata nel corso dei secoli e tra le diverse culture e popolazioni mondiali, venne assorbita dalla chiesa divenendo poi: la santa trinità, vale a dire: Padre, Figlio e Spirito Santo. In questo orario, cioè le 3.33 è possibile aprire un portale per eventi soprannaturali. Tanti hanno eseguito dei rituali o cerimonie riportando poi esperienze inquietanti: sensazioni di presenza, paralisi del sonno, intorpidimento del corpo, scritti senza volerlo, cioè senza nemmeno rendersene conto, ombre, apparizioni di fantasmi, oggetti che si muovono da soli. Nei giorni avvenire, durante il sonno, questi testimoni hanno avuto sogni disturbanti, ma soprattutto si sentivano toccati da mani invisibili. Alle volte erano come lievi carezze fastidiose, altre invece dei veri e propri tocchi violenti oppure ci si sentiva tirati. Al risveglio ci si ritrovava con dei lividi oppure con delle macchie giallastre, come se il corpo avesse sbattuto contro qualcosa.
Piccola precisazione!
Non esiste poi un solo rituale delle 3:33. Si possono fare evocazioni, comunicazioni con i defunti, sfide spirituali, riti di purificazione, richiamo dei poteri, rituali per vedere il futuro oppure consacrare oggetti rituali o strumenti per la divinazione, come i tarocchi.
Quest’orario è un momento di apertura temporale in cui tutto può succedere.
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Cosa significa il 333 in numerologia, esoterismo e occultismo?
In numerologia, il numero 333 è considerato un numero maestro, interpretato come un potente segnale di guida spirituale.
Essendo composto dal 3 ripetuto 3 volte, si amplificano le sue qualità, quali:
- Creatività
- Comunicazione
- Spiritualità
- Manifestazione
Parentesi preistorica: da notare che nella numerologia il 3 indica la manifestazione! Cosa vuol dire? Questo è un numero che richiama appunto gli spiriti, entità di ogni genere, energie e influssi universali o cosmici. Pensate che addirittura nella preistoria dove non si sapeva parlare, ma si sapeva disegnare, questo numero, non era un numero. Essa era la rappresentazione visiva delle “onde” di energia. Ciò però mi fa tornare alla mente una domanda che ho già fatto in un altro video: siamo noi che oggi non sappiamo più vedere oppure sono le divinità, spiriti ed entità, che non ci ritengono degni di essere visti? Ad ogni modo, questo disegno è poi diventato un numero, appunto il numero 3. Chiudo la parentesi preistorica e ritorno nel presente.
Si ritiene che vedere spesso il numero 333 sia un segno che tu puoi essere un “maestro spirituali” oppure ci sono angeli custodi o spiriti custodi che ti sono vicini, offrendo sostegno o guidando verso una trasformazione! Il numero 3, base del 333, oltre alle connotazioni numerologiche e della triade o trinità, di cui abbiamo già parlato, indica semplicemente:
- Corpo: materia
- Mente: immateriale
- Spirito: ciò che vive in eterno
Triplicato assume un significato di equilibrio perfetto e connessione con energie superiori. Nel contesto occulto però esso: sfida l’ordine divino! Nel senso che esso consente l’apertura del portale o la via per la connessione nel mondo invisibile, quindi quello della magia e dell’esoterismo, appunto dell’occulto. Non a caso è anche il numero usato negli incantesimi e posto sull’altare.
Il 333: Portale tra i mondi
Nell’esoterismo il 333 indicare il portale tra i mondi. Alcuni studiosi, ad esempio i massoni oppure gli illuministi, lo associano all’“illuminazione occulta” o “illuminazione spirituale”.
Un momento in cui il praticante entra in contatto con dimensioni invisibili o con il proprio sé più profondo. Una chiave simbolica per invocazioni, protezione e trasformazione spirituale, ecco come mai è necessario fare la massima attenzione a quale magia si vuole svolgere in quest’ora. Però non pensate che sia tutto bello, con fiori e unicorni, perché non è così. Infatti il 333 è un numero usato nell’occultismo nero, più sinistro. Esso apre un portale o una porta, ma per farvi capire cosa significa, vi faccio un esempio semplice.
Siete in casa, in un luogo sicuro e protetto, fuori c’è un ciclone, una tempesta di fulmini, vento, di pioggia e grandine. Aprendo la porta, cosa vi aspettate di trovare? Il caos.
Il mondo invisibile non è concesso ai vivi, esso è il mondo dei defunti e di tutte le energie cosmiche che sono immateriali. A pochi è concesso di visitarlo sporadicamente o per poco, e queste persone sono cultori dell’occulto, studiosi, streghe che sanno come proteggersi e cosa usare. Mentre una persona inconsapevole rischia di richiamare e far entrare cose che debbono rimanere fuori la porta. Nell’occultismo nero il 3.33 è l’opposto simbolico delle forze divine. Esso attira energie disordinate, spiriti erranti o forze infernali. Tornando all’esempio di prima: aprendo la porta di casa durante un ciclone, con fulmini, pioggia e grandine, non saprete cosa vi entrerà in casa, ma qualcosa entrerà. Alcuni rituali chiamano il 3.33 come il: sigillo delle ombre, da non pronunciare o invocare senza preparazione spirituale.
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L’ora dei morti e l’ora del diavolo?
Le 3:33 sono conosciute e chiamate: “l’ora dei morti” o “l’ora del diavolo”, poiché in questo momento ci sono energie spirituali più oscure e attive. Secondo racconti, leggende e testimonianze, proprio intorno alle 3:33 si manifestano fenomeni come presenze inquietanti, apparizioni, rumori inspiegabili o sogni disturbanti.
Nella tradizione esoterica e spiritica, l’orario è ritenuto un punto di debolezza del velo tra i mondi, in cui anime vaganti o spiriti maligni agisce con maggiore facilità. Per questo motivo, è anche l’orario ideale per evocazioni, sedute spiritiche o rituali di contatto con l’aldilà. Viene chiamata anche “l’ora del silenzio”, perché rappresenta il cuore della notte, quando tutto tace e la mente è più vulnerabile. Questo silenzio favorisce sia l’introspezione che l’interferenza di energie esterne.
Perché però viene chiamata anche l’ora del diavolo? Qui c’è un racconto degno di essere ascoltato. Tutto nasce dalla religione cattolica che afferma che il Cristo sia morto alle 15 e 33 del pomeriggio. Diventando questa un’ora santa, anche se comunque io ho due dilemmi a cui non ho mai trovato risposta, vale a dire:
- Com’è possibile datare esattamente l’ora della morte del Cristo in un’epoca in cui, al massimo, esistevano le meridiane e non le ore o i minuti?
- Il secondo dilemma è: se l’ora della morte di Gesù è 15.33 del pomeriggio come si collega alle 3.33 della notte? Non c’è un nesso logico, ma solo una convinzione.
Essendo le 3.33, un numero associato all’occultismo e alla numerologia, vale a dire al disegno del 3 e alla numerologia nata poi in Grecia da Pitagora che decodificò i segni mistici dell’antica Mesopotamia, Egitto e italia, essi hanno un significato nella religione pagana, ma non in quella cristiana.
Nasce l’orologio e…
Tuttavia, siccome i rituali misterici e quelli occulti, come anche i rituali delle streghe, si svolgevano nel cuore della notte e tale credenza non venne abbandonata, fu necessario, per la chiesa, assorbire, in qualche modo, questa cultura. Fu nel 1285 che nacque la credenza che il numero 333 appartenesse a satana, per due motivi.
Il primo era che nel cuore della notte si svolgevano i sabba, il secondo fu che siccome Gesù morì alle 15.33 il suo inverso erano le 3.33 di notte. Tale numero venne identificato con l’arrivo e la costruzione dei primi orologi e quindi della nascita dell’orario del giorno e della notte così come lo conosciamo noi. Il primo orologio della storia fu quello a torre nel 1283! Praticamente in pieno medioevo dove la religione cattolica era dominante e sempre più fanatica. In conclusione si diceva che: le 15.33 erano un orario santo e le 3:33 era un orario demoniaco, anzi era l’ora del diavolo! Ecco come mai si eseguono più rituali, in generale il rituale delle 3:33 viene identificato come oscuro.
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Chi viene richiamato alle 3:33?
Alle 3:33, secondo le tradizioni esoteriche, si attirano o si può comunicare con diverse entità sovrannaturali, a seconda del rituale eseguite. Le figure più frequentemente associate e viste a quest’ora sono spiriti dei defunti, demoni e ombre astrali. Chi cerca di contattare un parente defunto o uno spirito guida può sfruttare le 3:33 come portale spirituale. Si dice che in quell’orario la barriera tra i mondi sia sottile, e quindi si riceverono messaggi, visioni o segnali da entità benigne. Alcuni medium scelgono proprio quest’ora per le sedute spiritiche.
In un contesto più oscuro, alle 3:33 richiamano demoni minori, spiriti inquieti o esseri legati a energie distruttive. Non si tratta necessariamente di possessioni, ma di “contatti” con presenze che rispondono a invocazioni, formule o oggetti rituali (come specchi neri o sigilli). Altri riferimenti parlano di ombre astrali: proiezioni mentali o entità create dalla paura, dai pensieri ossessivi o dalle energie negative presenti in un luogo. Queste “forme-pensiero” possono manifestarsi se evocate o se il rituale non viene chiuso correttamente. Esistono poi riti in cui si cerca volontariamente di evocare il proprio “sé oscuro”, ovvero un aspetto nascosto dell’anima o della psiche. Alle 3:33, in questo contesto, si cerca un confronto con i propri demoni interiori, per affrontarli o integrarli.
In sintesi, le entità richiamate alle 3:33 possono variare da spiriti pacifici a presenze oscure, ma tutte hanno in comune il fatto di interagire con una realtà liminale, al confine tra il visibile e l’invisibile. Tant’è che è a quest’ora che si richiamano le divinità liminali, guardiani e custodi. Se ti interessano queste divinità.
Quale demone è associato alle 333?
Non esiste un solo demone minore che si chiama o è legato all’orario delle 3:33.
Tuttavia c’è ne sono diversi. Uno dei più citati è Belial, demone della menzogna e del caos, descritto in testi come il Libro di Enoch e in grimori come il Goetia. Un altro nome legato a questo orario è Asmodeo, demone della lussuria e della distrazione. Secondo alcune interpretazioni, Asmodeo approfitta della vulnerabilità mentale e fisica che tanti praticanti sperimentano nel cuore della notte per insinuarsi nei sogni o nei pensieri.
Lilith, figura demoniaca femminile legata alla notte, all’indipendenza e alla sessualità oscura, è talvolta evocata in rituali notturni. Nonostante non sia un “demone” nel senso classico, è spesso vista come una presenza potente nelle ore in cui il mondo dorme e le anime si spogliano delle maschere quotidiane.
C’è poi Lucifuge Rofocale, uno degli spiriti principali nell’occultismo luciferiano. A lui si attribuisce il controllo dell’oscurità e della conoscenza proibita, ed è talvolta invocato in rituali alle 3:33, cioè in un rituale delle 3:33, per ottenere potere, visioni o alleanze.
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Streghe e stregoneria legate alle 3.33
Le 3:33 sono associate alle streghe perchè, come accennato, è nel cuore della notte che si eseguivano i sabba e i rituali lunari, ma anche i culti misterici. Le ore notturne sono momenti di maggiore potenza magica. Il silenzio, l’assenza di interferenze esterne e l’introspezione profonda rendono queste ore ideali per rituali, meditazioni e invocazioni. Le 3:33, con il loro significato simbolico e numerologico, vengono considerate un momento liminale perfetto per rituali lunari, divinazione, evocazioni o viaggi astrali.
Le streghe sanno che in quest’orario c’è la “porta” che si apre durante il “tempo fra i tempi”. Un concetto chiave nella magia: ovvero quando il tempo sembra sospendersi, e si comunicare con gli spiriti, con la Terra o con entità divine/femminili come la Dea Triplice (fanciulla, madre, anziana), le cui tre forme richiamano simbolicamente il numero 3. Il momento in cui le “streghe camminano tra i mondi”, ovvero quando l’anima può lasciare il corpo e viaggiare. È anche l’orario ideale per pratiche di malocchio, legature, protezione o invocazione degli elementi.
Infine, nei sabba o nei rituali individuali, alcune praticanti segnano le 3:33 come orario per concludere un incantesimo iniziato a mezzanotte, in modo da sfruttare il potere crescente fino al suo apice, dunque un rituale delle 3:33 che è benefico!
Che rituale fare alle 3:33?
Fin qui spero di aver chiarito che le 3:33 non sono un orario per gli sciocchi o per le streghe non esperte. Tuttavia, essendo un momento di potere e apertura spirituale, diventa perfetto per eseguire rituali di protezione o purificazione. Ecco 3 rituali diversi che puoi provare, a seconda delle tue intenzioni:
1. Rituale di Protezione e Purificazione, un rituale delle 3:33
Questo rituale serve a creare uno scudo energetico intorno a te, proteggendoti da energie negative o entità indesiderate che potrebbero attivarsi alle 3:33.
Occorrente:
- Una candela bianca, deve essere solo bianca
- Un bastoncino di incenso di salvia o rosmarino, meglio se bruci delle erbe
- Un piccolo contenitore con acqua salata (sale grosso o marino)
Procedimento:
- Accendi la candela e l’incenso o le erbe in una stanza tranquilla.
- Siediti in silenzio e respira profondamente per calmare la mente.
- Passa le dita nell’acqua salata e disegna un cerchio intorno a te nell’aria, visualizzando una barriera luminosa che ti protegge.
- Recita una preghiera o un’affermazione di protezione, come: “Sono circondato/a di luce e amore, nessuna oscurità può entrare.”
- Rimani in meditazione per almeno 10 minuti, mantenendo la concentrazione sul cerchio di luce.
- Spegni lentamente la candela e lascia che l’incenso si consumi.
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2. Rituale delle 3:33 di Invocazione dello Spirito Guida
Alle 3:33 puoi provare a connetterti con uno spirito guida o una presenza benevola per chiedere consiglio o protezione.
Occorrente:
- Una foto o un simbolo che rappresenta lo spirito o la divinità che vuoi invocare
- Una ciotola con acqua pura
- Un campanello o una campanella piccola
Procedimento:
- Prepara il tuo spazio con la foto/simbolo di fronte a te.
- Suona il campanello tre volte per segnalare l’inizio del rituale.
- Immergi le dita nell’acqua e spruzza un po’ davanti a te, visualizzando una luce che invita lo spirito.
- A voce bassa o mentalmente, pronuncia l’invocazione: “Invoco la luce, il mio spirito guida, vieni a parlarmi, mostrami la via.”
- Rimani in silenzio e concentrati sul respiro, osservando eventuali sensazioni o immagini.
- Quando senti che il momento è concluso, ringrazia lo spirito e spegni eventuali candele o luci.
3. Rituale di Viaggio Astrale o Meditazione Profonda
Se vuoi esplorare il tuo inconscio o il mondo astrale, le 3:33 sono un momento potente per iniziare un viaggio interiore.
Occorrente:
- Un ambiente silenzioso e buio
- Musica meditativa o suoni binaurali
- Un tappetino o una superficie comoda su cui sdraiarti
Procedimento:
- Sdraiati comodamente, chiudi gli occhi e inizia a respirare lentamente e profondamente.
- Concentrati sul numero 3, visualizzando una scala luminosa composta da tre gradini, ciascuno che ti porta più in profondità nel tuo sé.
- Ascolta la musica e lascia che la mente si apra senza forzare.
- Se vuoi, recita mentalmente un mantra legato al viaggio astrale, come “Mi libero, mi espando, esploro.”
- Permetti alle immagini, sensazioni o sogni lucidi di emergere spontaneamente.
- Quando senti di aver concluso il viaggio, ritorna lentamente al presente muovendo le dita, respirando profondamente e aprendo gli occhi.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe
