Strega morgana o fata? Chi era questo personaggio del popolo celtico?
Nella fantasia di tutti la “fata Morgana” o meglio la strega morgana era la sorella o la nemica di mago Merlino. La prosa dei “lancillotto” la rese famosa, ma la versione originale è diversa dalla storia che conosciamo attualmente. Infatti la fata Morgana è esistita davvero. Una famosa e potentissima strega bretone, appartenente al popolo celtico.
CHI È LA STREGA MORGANA?
La versione del mito della “fata Morgana” o della “strega Morgana” si ritrovano addirittura nei racconti dello Stretto di Messina. Durante le invasioni barbariche avvenute nel medioevo, essa venne trasportata come “credo” del popolo celtico, dal Nord Europa in Sicilia e in Calabria.
Collegato poi al mito dell’olandese volante circondata dalla luce spettrale.
La sua derivazione ci giunge dalla mitologia celtica che racconta di un popolo semidivino i Sidheche adorava la dea celtica Modron o Morrigan (la variazione del nome dipende molto dalla pronuncia diversificata dei popoli celtici).
Nella mitologia celtica dunque la strega morgana è in realtà una fata delle acque. Essa raggiunge Re Artù quando lui raggiunge l’Etna durante il dominio normanno. Solo che lei, che aveva giurato vendetta contro il Re, lo ingannò. La fata trasformò le acque di Messina in terra e in splendidi giardini ricchi di frutta e di selvaggina. I soldati della flotta di Re Artù, ingannati d questo miraggio, dopo mesi e mesi in mare, cercarono di raggiungere questo luogo dove finirono annegati in massa.
Malvagità della strega morgana
La fata o strega morgana è una figura ambigua, confusa tra bene e male. Nella mitologia del popolo celtico troviamo una versione che la mostra come una strega guaritrice, dunque una fata. Tuttavia essa era in grado di scagliare malefici, incantesimi e di parlare con i morti.
A farla “rivivere” poiché essa appartiene alle leggende e alle storie tramandate oralmente nel popolo celtico, fu un racconto di uno scrittore francese intorno al 1100 d.C.
Questo scrittore, il francese Cherétien de Troyes, rispetto la credenza di fata morgana. Però nel periodo medioevale, in cui era obbligo rendere la donna come un essere malevolo, demoniaco, destinato a scatenare gli istinti più bassi dell’uomo, lei venne trasformata nella strega morgana.
Il popolo celtico aveva una forte “emancipazione” nella propria società. La donna era uguale e molte volte anche migliore degli uomini per quanto riguarda le decisioni e strategie, per la cura della casa e dei campi. La sua natura di sofferenza, quando diventa donna, per il parto e via dicendo, la rendeva più comprensiva e pragmatica. Troviamo tale emancipazione anche nell’antica Roma.
Al contrario, nel medioevo, per la religione cristiana ha identificato la donna come il male e dunque, l’affascinante strega guaritrice, doveva essere malvagia. Ecco come mai essa viene ricordata come la strega morgana.
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La sua doppia identità
La fata morgana è un personaggio molto “confuso”, ambiguo nella letteratura che si ritrova sia nelle leggende della tavola rotonda, che anche nella storia dell’olandese volante.
Molti reperti antecedenti alla data di “nascita” della storia della tavola rotonda, dichiarano che fosse una strega bretone celtica. Una scaltra guaritrice che conosceva i segreti di madre natura. Tuttavia molti dichiarano che fosse una seduttrice.
Pensate che comunque ci troviamo in un’epoca in cui la misoginia rendeva le donne indipendenti come esseri soprannaturali, entità irriconoscibili che non andavano d’accordo con il potere maschile che le obbligava ad essere solo esseri da riproduzione.
Dunque lei rappresentava il male perché era una donna indipendente, a cui gli uomini erano costretti a rivolgersi per guarire la propria salute, per predire il futuro e per vincere in battaglia grazie ai suoi poteri esoterici. Rappresentava il bene proprio perché grazie ai suoi poteri era in grado di aiutare.
La sua ambivalenza la faceva temere e la faceva apprezzare. Questo ha contribuito ad essere considerata una strega.
Incantatrice e stratega, da temere
Morgana era dunque una figura di prestanza nella sua terra di origine. Una strega che conosceva l’arte magica. Veggente e sensitiva. Esperta nella conoscenza delle erbe, delle facoltà guaritrici, che dei veleni. Le sue pozioni erano in grado di uccidere e di suscitare dei sogni premonitore. Morgana era esperta nelle divinazioni antiche, quelle arcaiche.
La sua figura mitologica nasce quando era poco più di una bambina ed aveva dei sogni premonitori durante la notte.
Nella descrizione degli scritti originali e nelle leggende orali sembra che la strega morgana fosse in realtà l’amante di Merlino. Lo sedusse per apprendere i suoi poteri e conoscenze della magia. Quando venne poi respinta dall’uomo, stanco delle sue grazie, semplicemente i due divennero nemici. Questa versione permette di capire come mai i due erano realmente acerrimi rivali.
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