Chrysopeleia o Crisopelea: la ninfa della quercia! – mitologia greca
Chrysopeleia o Crisopelea è una amadriade, cioè una ninfa che coesisteva con l’albero stesso a cui apparteneva. Gli alberi, nella mitologia greca e nella mitologia romana, incarnavano la forza e il rigoglio vegetativo. Avevano ed hanno poteri divini.
In caso l’albero moriva, moriva anche l’amadriade che vi apparteneva. Quest’ultime, essendo degli spiriti del bosco, avevano le sembianze di fanciulle, giovani e bellissime. La loro chioma era sempre fluente e potevano allontanarsi dall’albero per poi ritornarvi.
Lei viveva al suo interno. Le amadriadi erano le ninfe più vicine agli umani perché in contatto diretto con loro.
AMORE DI CRISOPELEIA
L’amadriade di cui ora parliamo è Chrysopeleia o più semplicemente Crisopelea. La giovane sposò Arcade, un semidio figlio di Callisto che era anch’essa era una ninfa dei boschi e compagna di caccia della dea Artemide.
Callisto era molto bella e venne notata da Zeus. Il padre degli Dei la sedusse con un inganno e fu allora che intervenne Artemide, non per punire Zeus, ma per punire la stessa Callisto. Lei venne tramutata in un’orsa che scappo alle pendici di un monte dove diede alla luce Arcade.
Lui era figlio di Zeus e divenne Re della terra di Arcadia, che perse il nome proprio da lui. Regione greca storica e antica. Nella letteratura e rappresentato come un mondo perfetto dove uomo e natura vivono in perfetta armonia. Si tratta di una zona montuosa e collinare ricca di vegetazione, di alberi e prati, dove vi sono fiumi e ruscelli con acqua limpida. Occupata prevalentemente da pastori.
Divinità come le ninfe e semidei, in questa terra, trovavano tutto quello di cui necessitavano, non vi era bisogno di agricoltura o allevamento per sfamarsi perché la natura è rigogliosa e forniva tutto ciò era necessario.
Dall’unione di Crisopelea e Arcade nacquero due figli: Alfeida e Elato, che ereditarono il regno di Arcadia.
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Salvare la quercia
Un brutto giorno, dopo un violento nubifragio, il fiume straripò e l’albero di quercia in cui viveva Chrysipelia stava per essere travolto dalla piena d’acqua. Arcade, che si era avventurato nel bosco per andare a caccia, vide la bella ninfa in pericolo. Anche lei si accorse del cacciatore e gli chiese aiuto. Lui, essendo un semidio, in un batter d’occhio costruì una diga che proteggeva l’albero, deviando il corso del fiume.
Crisopelea affascinata dalla sua forza e coraggio di Arcade si innamorò perdutamente. Un amore ricambiato dal bel semidio che, in breve tempo, si sposarono.
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Driade sacra a Zeus
La pianta associata alla driade Chrysopelia o Crisopelea è la quercia, che poi è uno degli alberi sacri di Zeus.
Albero che simboleggia giustizia e rettitudine. Noto anticamente come l’albero attira fulmini. Essendo una pianta gigantesca, possente, che spesso ha la chioma che si innalza verso il cielo, diventa anche quella che attira maggiormente fulmini e saette. Però è anche per questo che è attribuita come albero sacro a Zeus che è appunto il Dio dei fulmini e delle tempeste.
Gli Dei punivano severamente chiunque abbatteva questi alberi perché poteva contenere una amadriade sacra al Dio. Inoltre era una violazione delle leggi divine. In poche parole gli Olimpi ritenevano che abbattere una quercia fosse un omicidio sacro.
Curiosità o note particolari
Arcade quando nacque da Callisto trasformata in orsa, fu preso dai pastori e portato dal nonno Licaone.
Zeus conosceva la pessima fama di Licaone che era un tiranno. Prese le sembianze di un contadino decise di chiedere ospitalità al Re. Quest’ultimo non poté negargliela poiché all’epoca era sacro dare ospitalità.
Tuttavia, Licaone prese arcade, lo smembrò e ne servì le carni al suo ospite. Zeus, dio onnipotente e onnipresente, si rese conto di quello che il Re aveva fatto. Licaone venne trasformato in un lupo ed ucciso dalle folgori di Zeus che distrusse interamente il palazzo di Licaone. Grazie ai suoi poteri ricompose Arcade che era suo figlio e quindi un semidio e gli ridiede la vita. Lui divenne adulto e un abile cacciatore per poi sposarsi con Chrysopelea e Crisopelea.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.