Dulcamara pianta, dulcamara uso, proprietà, storia, le ciliegie del diavolo
Dulcamara pianta che si chiama, a livello botanico: Solanum Dulcamar fa parte della famiglia delle Solonaceae. I suoi frutti somigliano alle bacche di gojj, ma non hanno gli stessi utilizzi e tantomeno sapore.
Diamo una breve descrizione dulcamara. Una pianta mediamente tossica, a portamento prostrato o rampicante. Può arrivare a una lunghezza di 2 metri. Ha radici ben sviluppate che si attaccano al terreno. In base al clima può essere annuale o perenne, nel senso che se trova il suo habitat ideale, la pianta rimane presente in modo perenne.
Il fusto della dulcamara pianta è semi legnoso. Alla base è ramoso, contorto, erbaceo. I rami più giovani si arrampicano anche se privi di viticci, sorreggendosi alle piante o ai cespugli vicini. La pianta striscia sul terreno fino a trovare un appoggio. Le foglie sono disposte a spirale, lungo il ramo ed hanno una forma cuoriforme allungate con una piccola porzione di picciolo.
Infine, per terminare la descrizione dulcamara, ci sono i fiori che appaiono all’inizio dell’estate fino a settembre. Essi sono di colore viola, di forma stellata e disposti a piccoli mazzolini. La forma a stella già la fanno rientrare nelle: piante delle streghe.
Hanno poi un odore acre e sgradevole. Il frutto è una piccola bacca ovale di colore rosso vivo con piccolissimi semini interni. Diffusissima in tutta Europa, Asia e in America settentrionale. Cresce spontanea ovunque, grazie anche agli uccelli migratori che mangiano le bacche in modo esponenziale.
La dulcamara pianta cresce nei terreni incolti e cespugliosi, in boschi umidi e ambienti ombreggiati. La pianta non è consumata in cucina, ma viene usata nella medicina omeopatica o nella fitoterapia.
CILIEGIE DEL DIAVOLO
La dulcamara è una pianta che oggi si trova di nascita spontanea in alcune zone d’Italia. Però è originaria dell’Irlando dove viene chiamata: ciliegia del diavolo. Le sue bacche colorate sono una tentazione che è meglio non assecondare. Sono tossiche e velenose per gli uomini, ma sono molto gradite agli uccelli che ne fanno scorpacciate.
Anticamente i suoi rametti venivano masticati come liquirizia. Chiamata: Dolce Amara per via del suo sapore contrastante e ingannevole, appunto dolce in un primo momento e poi lasciano, in bocca, un retrogusto amarognolo. Da qui nasce il nome: dulcamara.
Nella medicina popolare e tradizionale si usano i rametti legnosi e le radici della pianta. Entrambi vengono sbucciati ed essiccati. Usata per curare le malattie della pelle.
Il grande medico botanico svedese Linneo, la catalogò e la studiò come medicamento per combattere la sifilide e la gotta, ma senza esito positivi. Però i suoi esami e studi mostrarono la tossicità della dulcamara che non è certo mortale come la belladonna, ma causare disturbi di diverso genere. Troviamo anche effetti allucinogeni.
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Dulcamara proprietà e controindicazioni
Usata in ambito medico e filoterapetico, la dulcamara proprietà nascono dal grande quantitativo e presenza di glucoalcaloidi Solanina e solaceina che gli conferisce il sapore amarognolo. Al suo interno troviamo poi gli zuccheri, saponine, acido dulcamarico, Soladulcidina. Tutti questi elementi sono contenuti in tutte le sue parti specialmente nei giovani rami e nelle foglie. Però le troviamo maggiormente concentrate nelle bacche.
La dulcamara proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche ideale per combattere reumatismi e artriti.
Ottimo antibatterico e antivirale. Infatti lo si consiglia di usarlo proprio per i virus di stagione. Tra cui i raffreddori e le influenze, lo si usa anche contro le influenze o raffreddori che sono dati da allergie.
In passato e ancora oggi, la dulcamara proprietà ottimali a livello digestivo oltre che purgante. Tant’è che lo si usa appunto in medicinali che sono di questo utilizzo.
A livello cosmetico è perfetto per quanto riguarda la cura della pelle e l’eliminazione di eczema, desquamazione, per eliminare le vesciche, l’acne, herpes, verruche e psoriasi. Facendo degli impacchi a base di quest’erba oppure usandolo sottoforma di decotto riesce a rilasciare tutti i suoi nutrienti ed effetti medicamentosi.
Controindicata per le persone affette da brachicardia, asma e glaucomi. L’intossicazione può provocare bruciore alla gola, tremori, dissenteria, dolori addominali, vomito, tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Coltivare la dulcamara
Le ciliegie del diavolo o meglio la dulcamara pianta, non è solo una pianta infestante o autonoma, ma la possiamo anche coltivare. Ovviamente è necessario che si presti sempre attenzione a scegliere il giusto terreno e luogo.
Si tratta di una pianta molto facile da coltivare. Ama i climi miti e caldi, però sopravvive anche a rigidi inverni rispuntando l’estate dopo. Non ha particolari esigenze e si adatta benissimo sia in terreni acidi che in terreni calcarei purché le zone siano ombreggiate. Ama il caldo umido, ma non il Sole diretto. In estate va bagnata frequentemente.
Per la coltivazione dulcamara si effettua la disseminazione schiacciando le bacche e seminando i piccoli semi. La fioritura estiva della pianta ha una particolare colorazione viola che a volte tende al blu. I rami della pianta possono avere la stessa colorazione, dipende dal terreno.
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