Chi è ecate? Divinità del caos, notte e della luna
Magari vi siete scontrati in questo nome, ecate, ma chi è ecate?
Nella mitologia greco-romano Ecate era una Dea sia benefica, protettrice della casa e della soglia, che una de malefica. Lei nasce però è ancora più antica come divinità e rientra nelle divinità ataviche, quelle preistoriche, più vecchie dell’età del bronzo, dove ci sono le prime forme scritte della civiltà umana.
Tant’è che la ritroviamo come personificazione di Lilith. Ci concentriamo però su chi è ecate.
Essa era chiamata la trivia. Vegliava e veglia sugli incroci delle strade per proteggere i viandanti. Protettrice della prostituzione. Sacra e guardiana dei confini, ma soprattutto è una Dea malvagia.
Ecate è colei che ha creato la magia e dell’oscurità! Regna sui morti e sugli spiriti. Dea delle evocazioni e capace di placare i demoni della stregoneria. Protettrice dei cani!
CHI È DEA ECATE?
In epoca più antica lei è raffigurata come una giovane di bell’aspetto con veste bianca e sandali dorati. In mano porta delle fiaccole accese per illuminare il suo cammino verso il regno dei morti.
Essa viene rappresentata anche con 3 corpi e 3 teste che rappresentano le varie fasi della vita. L’aspetto è:
- Fanciulla
- Donna vergine
- Vecchia
Esse guardano in diverse direzioni. Possiede 6 mani in cui tiene fiaccole, pugnali, specchio, chiave ed è accompagnata da 2 cani.
A volte rappresentata con un corpo di donna a 3 teste di cane.
Chi è ecate? Divinità in grado di viaggiare dal mondo dei vivi e al mondo dei morti. Essa viene evocata durante la magia nera, sette spiritiche e per evocare i morti.
Una sorta di traghettatrice di anime. Amata e temuta per il suo forte potere. In grado di cambiare forma e divenire un serpente, leone o cane. Per Ecate si eseguivano e si eseguono degli altarini vicino alle soglie delle case e le sue statue sono posizionate agli incroci delle strade.
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Il mito di Ecate
Ecate ha una storia misteriosa, almeno quanto lei. In alcuni racconti viene descritta come figlia del Titano Perse e Asteria. In altri è figlia di Asteria e Zeus, il quale gli diede i suoi enormi poteri.
Dunque chi è ecate? La versione e controversa. Si ritiene che la Dea era più potente di Zeus essendo nel primo tempo la creatrice del mondo stesso. Dal triplice potere, cioè quello lunare, terrestre e marino.
Non è chiaro dove sia nato il suo culto. Però ci sono testimonianze della presenza di questa divinità nella Caria. I greci la colonizzarono apprendendo il suo culto e fu venerata soprattutto ad Atene, dove veniva adorata con il Dio Poseidone.
In Egitto veniva chiamata Heket e adorata dai Babilonesi e Romani con lo stesso significato. Dea che comanda le fasi lunari. Insieme ad altre divinità, Ecate dea della notte scura e della luna calante, mostra il suo lato oscuro con Perseide, dea della luna nuova, unita ad Artemide, luna crescente, e Selene, luna piena.
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Curiosità su Ecate
Chi è ecate nella mitologia? Vediamo quando la incontriamo.
Fu Ecate che assistette al rapimento, insieme al dio Helios, di Persefone da parte del dio Ade. Raccontò a Demetra tutto l’accaduto. In seguito la dea accompagnava e proteggeva Persefone nel passaggio dal mondo dei morti al mondo dei vivi per incontrare la madre. Viaggio che si ripeteva tutti gli anni.
Altra versione di chi è ecate, vediamo che è una divinità oracolare capace di predire il futuro e dare dei responsi i sacerdoti nei loro riti magici. Muniti di una trottola consacrata alla Dea Ecate, era una sfera dorata sormontata da uno zaffiro, fatta girare tramite una sottile cinghia di cuoio su dei particolari simboli.
Questo “attrezzo” in seguito si è trasformato nella tavola Oujia e nel pendolo. Facendola girare velocemente produceva dei suoni, a volte simili a versi di animali. Sempre con questo tipo di divinazione era possibile invocare i temporali oppure era usata per provocare l’apparizione della dea.
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Rituale di venerazione di ecate
Nella notte di luna calante, di ogni mese, era uso renderle onore offrendogli una cena a base di pane, uova e formaggio oppure del pesce fresco. Il cibo veniva lasciato sulla porta di ingresso della propria casa per chiedere alla Dea la protezione e la purificazione dell’abitazione contro gli spiriti del male.
Alle volte si poneva questo pasto ai crocevia per chiedere la protezione per i lunghi viaggi e per ringraziarla dei benefici che si potevano ottenere esprimendo una preghiera a lei dedicata. Tant’è che le strade di Roma erano tappezzate dalla raffigurazione e dagli altarini dedicati ad ecate che pi si sono trasformati nelle madonnine.
Nei suoi templi le venivano sacrificati gli animali dal pelo nero, come maiali, pecore o cavalli.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.