Simbologia e Significato della Capra: Esoterismo e Mitologia
La capra è uno degli animali domestici più antichi e usati dall’uomo. Accompagnandolo sin dall’epoca preistorica. Animale che ha conservato uno spirito selvaggio e indipendente, caratterizzato da un comportamento capriccioso e testardo.
Anticamente, la capra era simbolo di abbondanza e fertilità, grazie alla sua capacità di partorire più figli e produrre latte, offrendo così sostentamento all’umanità. La capra si è adattata a diversi territori, dimostrando grande abilità nel cercare cibo in zone montuose o aride.
La simbologia della capra è ambivalente: rappresenta sia il bene che il male. In passato, era associata alla depravazione e alla lussuria, soprattutto il maschio, per la sua vivace sessualità. La capra compare anche nei segni zodiacali, come il Capricorno, e nell’oroscopo cinese come l’ottavo segno. Nei sogni, sognare una capra bianca è considerato un presagio di fortuna, libertà e benessere, mentre una capra nera indica pericolo e nemici nascosti.
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CAPRA: LA SUA IMPORTANZA
Nella mitologia norrena, due capre magiche, Tanngnjóstr (“digrigna i denti”) e Tanngrisnir (“arrota i denti”), trainavano il carro del dio Thor. Queste capre avevano la capacità di tornare in vita dopo essere state consumate durante i banchetti di Thor, grazie al potere del martello Mjöllnir.
Nella mitologia greca, la capra Amaltea nutrì Zeus da bambino, nascosto in una grotta sul Monte Ida. Zeus, in segno di gratitudine, trasformò uno dei corni della capra nella Cornucopia, simbolo di abbondanza e fortuna. Amaltea fu poi immortalata tra le stelle come costellazione.
Una delle leggende più famose è quella della Chimera, un mostro con testa di leone, una seconda testa di capra sul dorso e una coda di serpente. Questa creatura mitologica simboleggiava il caos e la distruzione.
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Associazione con Satana e Leggende
Con l’avvento del cristianesimo e durante il Medioevo, molte divinità pagane furono demonizzate. La capra, soprattutto il maschio, divenne simbolo del male e fu associata al diavolo. Divinità come Fauno e Pan, che erano parzialmente caprini, furono reinterpretati come figure demoniache. Il dio Pan, con il suo terrificante grido che induceva il panico, divenne emblema di lussuria e vizio. La capra maschio, in particolare, fu identificata con il demonio, spesso raffigurato con corna, barba a punta e gambe caprine.
Nel Medioevo, la capra era anche associata alle streghe, che si diceva cavalcassero un caprone per recarsi ai loro sabba. Inoltre, il Bafometto, una figura caprina adorata segretamente dai Templari, divenne un simbolo misterioso ed esoterico. Raffigurato all’interno di un pentagramma capovolto, il Bafometto era considerato una rappresentazione di Satana. Questa immagine, curiosamente, si può trovare anche in molte cattedrali italiane, dove rappresenta la duplice natura del male e della tentazione.
Questo animale, attraverso i secoli, ha assunto significati profondamente simbolici, oscillando tra il bene e il male. In diverse culture, questo animale è stato associato alla fertilità, all’abbondanza, ma anche alla depravazione e al satanismo. Le sue rappresentazioni mitologiche, sia nella tradizione norrena che greca, ne enfatizzano la dualità, rendendo la capra una figura complessa e affascinante nella simbologia e nell’esoterismo. Da nutrice divina a creatura demoniaca.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.