Iside – Dea antica
Iside – Dea antica
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Lacrime in acqua salata, cera in metallo
Iside, fai cessare le mie lacrime, trasforma il mio dolore.
Guarisci il mio cuore perché possa amare ancora.
Chi è?
Iside, Dea egizia, che ha due aspetti: Natura e Luna. Lei è la madre creatrice, la nutrice di tutto e anche la distruttrice.
Il suo nome deriva da Maar, che significa conoscenza o sapienza antica, cioè tutte le cose come esse sono e come sono sempre state e come sempre saranno. Ha la capacità innata di comprendere, ha i poteri nascosti nel suo regno la natura delle cose che sono presenti e si sviluppano nel rapporto reciproco, nell’amore.
Una delle grandi Dee Madri che dona fertilità e che insegnò l’agricoltura alle donne, a macinare il grano, a filare il lino, a tessere e ad addomesticare gli uomini a sufficienza per vivere. Inoltre, insegnò, sempre alle donne, all’uso consapevole dell’amore e del misticismo, oltre che dell’esoterismo.
La sua storia
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Dea della maternità, fertilità e della fecondità. Iside possiede braccia alate, ed è la prima figlia di Nur, il cielo, de di Geb, la Terra, nacque nelle paludi del Nilo.
Sposa e amante del fratello, Osiride, dio del Nilo e della vegetazione. Entrambi vanno a nutrire il mondo e le loro notti sono scandite dall’estasi dell’amore, dove non vi era luna o stella che possa offuscare la loro passione.
Tutti amavano i due Dii, tranne Set il Dio della morte, uno degli altri fratelli che era gelosissimo del loro amore. In questo vortice di invidia e odio pose fine al loro dominio facendo dividere i due amanti.
Infatti, il Dio Set, assassinò Osiride e ne depose il cadavere in una bara, seppellendolo nella terra, da dove nacque un grande albero.
La Dea, abbandonata dal suo amante e sapendo che era morto, travolta dal dolore si tagliò i capelli e si strappò le vesti vagando per l’Egitto. Setacciò ogni angolo alla ricerca del suo innamorato e giunse nella Fenicie, dove venne accolta dalla regina Astarte, mossa dalla pietà per questa povera girovaga senza nome, che la prese a nutrice del principe bambino.
Iside si affezionò tanto al bimbo che gli cercò di donare l’immortalità andando a bruciarlo sul fuoco, ma la regina lo estrasse in tempo e fu allora che la Dea dichiarò la sua identità. La regina allora, per ringraziare la Dea del dono che fece a suo figlio, cioè l’immortalità, rivelò dove si trovava il corpo di Osiride.
Iside riportò il cadavere del suo sposo in Egitto per seppellirlo, ma il malvagio Set andò a tagliare il suo corpo in 14 pezzi che sparpagliò in Egitto.
A questa ennesima prova di amore, Iside non si perse d’animo e si trasformò in uccello per percorre il Nilo e raccogliere ogni frammento di Osiride per ricomporlo. Si servi di cera per unire tutti i pezzi, ma mancava solo il Fallo del Dio e per questo ne formò uno nuovo usando oro e cera.
Grazie ai suoi poteri magici, la Dea, riuscì a far rivivere Iside per un breve periodo ed in questa occasione inventò i riti di imbalsamazione e le formule magiche che donano l’immortalità.
La Dea, unita al suo sposo, diede alla luce il dio Horus, con la testa di falco, forte e possente che si vendico di Set, la morte.
Associazioni
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Iside associata alla Luna visibile in tutte le sue forme, da dea vergine, madre a saggia maga. Madre natura che è sia buona che cattiva, unita al Dio Osiride, fratello, che si fonde nella nuova vita.
Il Dio va a rivivere ogni volta, come il grano, grazie alle inondazioni del Nilo da cui sorge Iside e quindi il loro amore rivive ogni anno.