Simbolo di Odino: il Triskelion, chiedi protezione
Odino è il padre degli Dei del Nord Europa, dei vichinghi e di un popolo con un forte legame con la natura e le forze primordiali che ha come simbolo il: Triskelion, noto amuleto. Tanti sono i simboli che rappresentano la forza del Dio, ma il quello principale, il più importante che racchiude l’intero potere di Odino è il: Triskelion.
Odino è il più antico tra gli dei della mitologia norrena. In base alla datazione possiamo dire che è più antico anche di Zeus e, per certi versi, ha un’età pressappoco similare a quella delle prime divinità “italiche”.
Lui è il più saggio accompagnato dai suoi due fedeli corvi: Hugin, il pensiero, e Munin, la memoria. Ha numerosi simboli che lo rendono noto soprattutto al popolo vichingo. Tra questi ci sono i corni da cui i guerrieri bevevano birra e idromele nei loro riti per ingraziarsi la benevolenza del Dio o per ornare i loro cappelli di guerra.
Tuttavia il simbolo del Triskelion, detto anche il triplo corno di Odino, è quello che richiama interamente i pro e i contro di quest divinità. Simbolo quasi simile alla Triquerta o al Valknut o ancora alla Triskeles. La sua caratteristica è quella di ripetere il numero 3 (tre).
Esso è il numero esoterico più potente e lo ritroviamo in tante religioni. Numero mistico! Simbolo di creazione e forza vitale. Il Triskelion ricorda il sacrificio di Kvasir, il saggio dal cui sangue è nato l’idromele della sapienza. Odino rubò il suo sangue e ne fece la bevanda a lui sacra che dona agli Dei e agli uomini destinati, la poesia e il coraggio.
POTERI DEL TRISKELION
Com’è il simbolo del Triskelion? Si tratta di 3 corni incastrati o intrecciati tra di loro che formano una foglia stilizzata a tre lobi con la punta del corno che esce da ogni apice della foglia. Essi rappresentano i tre corni dov’è stato creato l’idromele.
Da essi il Dio Odino bevve avidamente, svuotandoli in un solo sorso acquisendo la saggezza. Viene anche chiamato: Horned Triskele.
Il Triskelion indica: fedeltà agli Dei, saggezza, ispirazione poetica e richiamo del coraggio. Il suo significato antico riguarda anche la ricerca del coraggio stesso. Per intenderci, essere coraggiosi e temerari, non è un qualcosa che si insegna, ma deve essere ricercato. Ognuno ha un suo motivo per essere abile in guerra e nasce dal proprio animo, dalle proprie convinzioni. Possiamo dire che il Triskelion suggerisce, ad ognuno di noi, il vero: senso della vita.
Infine, nel Triskelion, i tre corni hanno anche un nome ciascuno: Son, Boon e Odhroerir.
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Kvasir: l’uomo più saggio al mondo.
Quando la guerra tra Asi e Vanir (l due stirpi di dei del cielo e dei guerrieri) era giunta alla fine della lotta, sancirono la pace e sputarono tutti in un vaso. Facciamo una piccola precisazione. Il segno di sputare indicava il disprezzo verso la guerra, cioè verso l’odio che divideva le due stirpi.
Siccome gli Dei non volevano che questo simbolo di pace, lo sputo nella coppa, non svanisse e non venisse dimenticato, poiché voleva dire ricominciare la guerra, ne fecero nascere Kvasir. Questo era l’uomo più saggio mai esistito. In effetti possiamo dire che essendo stato creato da degli “sputi” divini che vennero eseguiti per disprezzare la guerra, la morte e tutte le esperienze vissute durante le lotte degli Dei stessi, era normale che avesse grande saggezza.
Kvasir decise di intraprendere un viaggio presso le diverse popolazioni in modo da dispensare saggezza e conoscenza. Una notte però trovò ospitalità presso due fratelli nani che lo uccisero, ne presero il sangue e lo addolcirono con il miele. Il sangue venne raccolto in 3 corni. Esso fermentò è diece la nascita dell’idromele. Questa bevanda rendeva poeti e saggi chiunque la ingerisce.
Il gigante Suttungr
Tutti continuarono la loro vita ignari che Kvasir fosse stato ucciso. Un giorno giunsero dai nani due giganti, marito e moglie. Anche loro trovarono ospitalità e vennero uccisi. Suttungr, il figlio dei giganti venne a conoscenza della ferocia dei due nani e della morte dei genitori.
Decise di dargli la caccia, li catturò e per punirli li isolò su uno scoglio in mezzo al mare che con l’arrivo dell’alta marea sarebbe stato sommerso fino a farli morire. I nani lo supplicarono di salvarli in cambio gli avrebbero dato una bevanda prodigiosa: l’idromele. Cosi fu.
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Furto di Odino
Suttungr prese il prezioso liquido e lo nascose dentro una montagna mettendo una gigantessa di guardia. Odino venne a conoscenza della morte di Kvasir, della ferocia dei nani e del patto del gigante Suttungr. Infine, avvertito dai suoi due corvi, venne a conoscenza della nascita dell’idromele, la bevanda della somma conoscenza. Un segreto di cui voleva assolutamente impadronirsi.
Doveva quindi riuscire a recuperare questo prezioso sangue di Kvasir. Venne aiutato nel suo “furto” dal fratello di Suttungr, cioè Baugi. Il gigante astuto decise di praticare un foro nella montagna dalla parte sul retro. Odino si trasformò in un serpente. Entrò nel foro e si ritrovò in un’ampia caverna dove abitava la gigantessa. Odino si trasformò in gigante anche lui e giacque tre notti con lei, seducendola e per ogni notte bevve un sorso da ogni corno svuotandoli. Qui notiamo il richiamo del numero 3: tre erano i corni e 3 erano le notti. Al termine della terza notte si trasformò in aquila volando via e portando il liquido ad Asgaror. Rigettò la bevanda e ne offrì agli Dei.
Mentre volava per tornare a Asgaror caddero, dal suo becco, alcune gocce di idromele sulla terra che venne raccolta e diffuse tra gli uomini.
Altri simboli portafortuna
Ci sono molti altri simboli nella mitologia nordiche che sono usati come amuleti di protezione e di buona fortuna:
- Valknut: simbolo dei guerrieri vichinghi conosciuto come il nodo di Odino, paragonato alle tre corna di Odino. Valknut sono tre triangoli intrecciati tra di loro.
- Triskell: sono tre spirali collegate tra di loro che mostrano una simmetria nella sua rotazione e simboleggiano le forze della natura nella rappresentazione della ciclicità cosmica
- Yggdrasi:l simboleggia la connessione di tutti gli elementi dell’universo.
Tutti hanno una radice comune che richiama il Triskelion, ma con influssi e poteri esoterici diversi.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.