7 Credenze assurde (ma documentate) sulle streghe #stregoneria
Medioevo il periodo più buio della stregoneria, vissuto tra superstizione, paura e pratiche demoniache da condannare. L’epoca della caccia alle streghe e dei processi sotto tortura. Ecco 7 credenze assurde (ma documentate!) che circolavano all’epoca!
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Le streghe volavano… ma con l’unguento
Le streghe volano? Oggi è una domanda, ma in pieno medioevo era una realtà, una credenza radicata. Ma attenzione che non tutte volevano perché, questo potere, era dato solo grazie ad una mistura un unguento ottenuto dal grasso dei bambini non battezzati.
Una volta uccisi si divideva il grasso dalla carne e veniva lavorato con la zagola, un macchinario manuale che si usava per creare il burro. Ottenuta una consistenza cremosa, si eseguiva un rituale che lo consacrava a satana.
A questo punto le streghe lo spalmavano sul corpo e potevano volare da un luogo ad un altro, velocissime. Altre streghe invece spalmavano l’unguento sul manico di una scopa di sagina o di erica per poter volare di notte, velocemente, e raggiungere i sabba.
Si credeva poi che le streghe volassero sulla scopa nude quando dovevano raggiungere velocemente il loro amante, il diavolo.
Rapporti carnali con il capro nero
I sabba erano i raduni delle streghe che avvenivano nei boschi, nelle notti di luna piena oppure nelle notti di luna nera. Le streghe richiamavano il signore oscuro, ma per farlo esse portavano un capro nero, cioè un ariete nero con le corna.
Durante la notte, dopo l’evocazione, ecco che il Diavolo si impossessava del capro e questo animale si univa carnalmente alle streghe alle volte in orge ed altre volte da solo.
Oltre a questo era comune convinzione che le donne ancora vergini, ma condannate o sospettate di stregoneria, dopo la “visita” di rito per confermare la loro verginità, erano accusate di essersi unite al capro nero tramite la pratica della sodomia.
I processi dell’Inquisizione contengono dettagli molto espliciti… e totalmente inventati.
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Il patto col diavolo si firmava col sangue
Si credeva e si crede ancora oggi, che per diventare strega si dovesse firmare un contratto col diavolo usando il proprio sangue.
Come mai però? Nel medioevo l’analfabetismo era al 90%, pochissime persone sapevano leggere e scrivere, come il: clero, nobiltà e mercanti. Però si dava importanza ai contratti che divenivano legali.
Gli analfabeti potevano firmare con una Ics, ma dovevano esserci almeno un testimone e di solito si sceglieva il parroco che sapeva leggere e scrivere.
Però una strega come poteva firmare un contratto o patto con il diavolo non potendo avere assolutamente dei testimoni? Il sangue, nel medioevo, si credesse che contenesse la vita stessa, la strega analfabeta doveva firmare con il suo sangue in modo che firmasse con la sua vita.
Il diavolo, per convalidare il contratto, marchiava il corpo della strega o del suo adoratore con un sigillo invisibile, noto come il marchio del demonio che rendeva la parte marchiata indolore.
Durante le torture si usavano degli spilli per trovare dove fosse tale marchio e, nel momento in cui il torturato, non soffriva più la puntura dello spillo, ecco che allora si diceva: la strega e marchiata.
Potevano trasformarsi in animali
Le streghe erano capaci di trasformarsi in: gatti, rospi, lupi o corvi. Se un contadino vedeva un animale vicino a un malato, spesso si accusava l’animale di essere una strega mutata e che era lei che gli aveva fatto il malocchio.
Molte persone si lanciavano alla caccia di questo animale perché uccidendolo, si uccideva la strega e quindi si eliminava il malocchio che era stato fatto.
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I metalli “magici” potevano proteggerci
Nel medioevo era convinzione che ferro, sale o argento allontanassero le streghe e il diavolo. Appendere un ferro di cavallo, che simboleggiavano le corna del diavolo, con le punte verso il basso oppure spargere sale sull’uscio era una forma di “magia difensiva”, allontanava streghe e diavoli.
Le streghe facevano pozioni con ossa, capelli e urina
Una delle accuse più frequenti era la creazione di filtri d’amore o maledizioni sottoforma di pozioni con ingredienti di: sangue mestruale, capelli rubati, urine o ossa umane.
Purtroppo c’è da dire che l’uso di: ossa e urina è veritiera. Nel senso che tanti unguenti e medicine erano a base di questi ingredienti che hanno delle qualità medicinali.
Tant’è che anche il clero, come i monaci o le suore, usavano questi elementi per alcuni farmaci curativi.
Il fuoco era l’unico modo per purificare
L’ultima convinzione del medioevo era che il fuoco purificasse l’anima. Tale credenza portò alla pratica brutale di bruciare le streghe vive poiché era l’unico modo per distruggere il legame con il diavolo e “salvare” l’anima purificandola!
Ti ha sconvolto scoprire queste credenze medievali? Quale ti sembra la più assurda e perché? Scrivilo nei commenti!
Secondo te oggi esistono ancora forme di “caccia alle streghe” moderne? Fammelo sapere con un like se anche tu ci vedi dei parallelismi!
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe