Chi era Antu, spirito nativi americani, indiani d’america
Antu è una divinità mitologica dei Mapuche, un popolo indigeno Amerindo del Cile centro-meridionale e dell’Argentina.
Secondo il mito, Antu rappresenta il Sole che è il massimo spirito Pillan, un’entità maschile amato e rispettato per la sua benevolenza. Esso è il pilastro più potente, un gigante che regna sugli altri dei e sul cielo. Si sposò con una wangulén chiamata Kueyen, la luna, regina della notte e delle stelle. Secondo la leggenda, i Pillan sono spiriti buoni ma possono anche essere malvagi, provocando distruzioni con siccità, terremoti ed epidemie. Vivono nel Wenumapu, un mondo spirituale del bene simile alla Duat egizia, riservato agli dei. I popoli che abitano la terra finiscono, dopo la morte, nei vulcani, mentre gli spiriti femminili si chiamano Wangulén. La religione cristiana ha avuto una grande influenza sui Mapuche, e quindi lo spirito di Antu è stato fuso con il dio Ngenechen, l’essere supremo che governa il mondo.
ENTITA’ INVISIBILE
Antu non ha una forma fisica definita; è uno spirito, un’entità superiore che rappresenta la forza vitale, la luce che squarcia le tenebre e la saggezza.
Il sole, che con il suo calore inonda la terra, porta benefici riscaldando e facendo crescere le piante e prosperare i popoli e gli animali. L’astro solare è sempre stato considerato la forza maggiore, divinizzata e venerata in tutte le culture del mondo come il potere assoluto.
Dio che creò il disordine
La storia religiosa di Antu, spirito luminoso e brillante, narra che quando decise di prendere moglie, tutte volevano essere scelte. Tuttavia, quando scelse la luna Kueyen, si creò disordine. Dietro tutto questo c’era Peripillan, lo spirito rosso e ardente del fuoco, che riteneva di essere il più forte e provava gelosia per il matrimonio di Antu. La loro rivalità divenne così forte che scoppiò una guerra tra gli spiriti. I Pillan si schierarono con Antu, mentre i Wangulén si schierarono con Peripillan. La battaglia fu lunga e cruenta, e le terre si spostarono come il Mapudungun, il mondo sotterraneo.
Man mano che la lotta si estendeva, i figli dei primi spiriti crescevano e volevano prendere il posto dei genitori. Combatterono contro di loro, e sia Antu che Peripillan presero i loro figli giganti, afferrandoli per i capelli e gettandoli a terra. I loro corpi si fecero a pezzi, indurendosi e formando alte montagne, sprofondando nella terra. Alla fine della battaglia, Antu sconfisse Peripillan, che accecato dalla rabbia prese i Pillan prigionieri e li fece sprofondare nelle viscere della terra, coprendoli con rocce che formarono le catene montuose del Cile. Peripillan fu imprigionato e punito da Antu, coperto dalle montagne più alte, ma il suo fuoco non si spense. Quando cercava di ribellarsi, la terra tremava con rumorosi boati e terremoti, cercando di sfuggire. A volte, il suo fuoco riusciva a uscire dalle prigioni montane sotto forma di colonne di fumo e fuoco che eruttavano dai vulcani.
LEGGI ANCHE: Estsanatlehi: dea natura mitologia nativi americani, Navajo e Apache
Le lacrime delle stelle
Dopo la guerra, le Wangulén (le stelle), temendo la punizione divina, iniziarono a piangere. Le loro lacrime, cadendo tra le montagne appena nate, formarono numerosi laghi che si ghiacciarono con la neve. Antu decise di essere misericordioso e indebolì solo la loro luce, rendendola più debole affinché non potessero rivaleggiare con la moglie Kueyen, la luna. Tra i corpi dei caduti c’erano il figlio di Antu e il figlio di Peripillan.
Le loro mogli piansero tanto la scomparsa dei loro figli che Antu, ancora una volta, ebbe pietà e mostrò la sua benevolenza. Li riportò in vita sotto una nuova forma: come serpenti giganti. Il figlio di Peripillan fu conosciuto come Coi Coi-Vilu, dio Mapuche dell’acqua e del mare e di tutti i suoi abitanti, mentre il figlio di Antu divenne Ten Ten-Vilu, dio Mapuche della terra e della fertilità, spirito generoso e protettore della vita e della natura.
LEGGI ANCHE: Sioux e Waconda: arco del cielo, storia dei pellerossa
Fragilità della natura
Antu e le entità naturali della mitologia Mapuche rispecchiano il profondo legame dei nativi americani con la natura.
Entità vive e spirituali che devono essere rispettate e venerate. Gli spiriti come Antu, Peripillan, e gli altri Pillan e Wangulén rappresentano forze naturali fondamentali e la loro interazione descrive non solo la creazione del mondo, ma anche il mantenimento dell’equilibrio tra le forze della natura.
Antu, come rappresentazione del sole e della luce, è una figura divina che incarna la forza vitale che sostiene tutta la vita sulla terra. La sua storia di rivalità, guerra e infine di misericordia, propone una visione sull’evoluzione della religione e credenza dei nativi americani.
Rispettare e proteggere la natura, riconoscendo la sua potenza e la sua fragilità, sono alle basi della loro cultura. Vedere il mondo naturale come un’entità viva e sacra, degna di venerazione e protezione.
LEGGI ANCHE: Atira, divinità pellerossa: sacrificio umano stella del mattino
Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!