Atlante: Titano che sorregge Cielo sulle spalle
Atlante era un personaggio della mitologia greca, un titano figlio di Giapeto e Climene (o Asia, alcune fonti sostengono siano la stessa persona). Fratello di Prometeo, Epimeteo e Menezio, sposò Pleione, una ninfa oceanina protettrice della navigazione, figlia di Oceano e Teti.
Insieme, generarono numerosi figli: le Pleiadi, sette bellissime ninfe celesti; le Iadi, cinque ninfe dei boschi e delle paludi; e le Esperidi, quattro sorelle che custodivano il giardino dei pomi d’oro, donati da Gea a Era come dono di nozze. Atlante ebbe anche due figli maschi, Lante ed Espero. Nell’Odissea, Omero lo cita come padre della dea Calipso, che visse sull’isola di Ogigia e che si innamorò di Ulisse, vivendo con lui per alcuni anni e dandogli un figlio di nome Latino.
Atlante abitava nell’estremo occidente, vicino al giardino delle Esperidi, dove il giorno e la notte si incontrano. Nella mitologia, è noto per la sua interazione con Ercole. Nella sua undicesima fatica, Ercole doveva rubare i pomi d’oro dal giardino delle Esperidi. Per farlo, chiese aiuto ad Atlante, che reggeva la sfera celeste. In cambio del suo aiuto, Ercole avrebbe tenuto la sfera mentre Atlante andava a prendere i pomi. Al ritorno, Atlante, felice di essersi liberato del suo peso, non voleva riprendere la sfera. Tuttavia, Ercole, con astuzia, gli chiese di tenerla solo per un attimo mentre si sistemava meglio. Atlante posò i pomi d’oro per terra e riprese la sfera, permettendo ad Ercole di scappare con i pomi.
GIGANTE CHE SORREGGE IL CIELO
Atlante è spesso descritto come un uomo muscoloso e forte, dal viso barbuto, spesso nudo ma coperto da un drappo di stoffa. Viene raffigurato con la testa china, mentre tiene sulle spalle la grande sfera che rappresenta il cielo. Molti artisti del Rinascimento lo hanno rappresentato in spettacolari sculture in marmo e dipinti, a volte in posizione inginocchiata e altre volte in piedi.
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Punizione di atlante
Zeus punì Atlante per aver preso parte alla Titomachia, la guerra mossa da Crono contro gli dei dell’Olimpo, imponendogli il castigo di sostenere il cielo sulle sue spalle. Suo padre Giapeto e suo fratello Menezio furono puniti e gettati nel Tartaro, mentre a lui toccò sorreggere il mondo. Atlante è un personaggio ricco di storie e leggende.
Perseo, dopo aver ucciso Medusa, si mise sulla strada del ritorno e si recò nella regione delle Esperidi, dove si trovava il regno di Atlante. Atlante, sospettoso degli estranei per una profezia che lo avvisava che un figlio di Zeus lo avrebbe distrutto, rifiutò di ospitarlo. Perseo, non conoscendo la profezia, gli rivelò la sua origine divina. Atlante, infuriato, cercò di ucciderlo. Perseo, sorpreso dalla reazione violenta, fu costretto a difendersi. Sapendo che non poteva proteggersi in altro modo, mostrò la testa di Medusa ad Atlante, che incontrandone lo sguardo si pietrificò, trasformandosi in un’alta montagna. Le sue braccia, spalle e testa divennero alte vette, i capelli e la barba folte boscaglie, e le sue ossa massi enormi, dando origine alla catena montuosa che porta il suo nome. Le sue vette continuarono a reggere il cielo.
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Testimonianze reali di atlante
La catena montuosa dell’Atlante esiste realmente. È una delle più lunghe e imponenti catene montuose, situata nel nord-ovest dell’Africa, estendendosi per 2500 km attraverso Marocco, Algeria e Tunisia, con vette che superano i 4000 metri. La vetta più alta, il Toubkal, si trova a pochi chilometri da Marrakech e raggiunge i 4165 metri. La catena montuosa è nata dallo scontro tra la placca africana e la placca euroasiatica, ed è suddivisa in sette diverse catene montuose.
Atlante è un simbolo di forza e resistenza, spesso rappresentato nella cultura popolare come il titano che regge il mondo. Lui è uno dei titani o giganti che hanno contribuito al cosmo e il ruolo degli dei e dei titani nella creazione e nel sostegno dell’universo.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.