Stenterello maschera toscana, costume, dove è nato? Che maschera è?
Stenterello è anch’esso una maschera o personaggio che ritroviamo in tante commedia dell’Arte e Commedia, che lo hanno reso famoso, ma appartiene all’animo della Toscana. Tant’è che infatti è una maschera carnevale tipica di questa regione.
Mentre Scaramuccia scelse Firenze come patria adottiva, Stenterello è proprio fiorentino al 100%. Una maschera che accentua i caratteri del popolo Toscano: chiacchierone, furbo e sempre pronto alla battuta comica, accentuato e colorito dal suo dialetto, risulta ancora più divertente e simpatica.
Una caratteristica delle maschere di quell’epoca, di tutte le maschere che oggi conosciamo come quelle carnevalesche, è che sono sempre degli spiantati senza il becco di un quattrino. Tipico dei poveracci, pigri e caratteristici del popolo povero. Stenterello maschera o meglio personaggio, non fa eccezione. Non ha soldi ed è spesso inseguito dai creditori. Disordinato nel suo abbigliamento.
La maschera, che appartiene da sempre, da tempo immemore, addirittura ci sono reperti che mostrano che tale personaggio era presente nelle commedie dell’antica Roma, nelle colonie toscane, è stata ripresa e resa celebre sono nel ‘700 dall’attore. A innamorarsi di questo personaggio è stato Luigi Del Buono che ha modificato, secondo le mode dell’epoca, il costume tipico.
Stenterello indossa un vestito che è una via di mezzo tra il servo e il popolano. A ispirare alcuni elementi del costume e delle movenze è stato un mendicante che l’attore incontrava percorrendo la Via della Scala nella sua città.
ABITO E COSTUME STENTERELLO
Stenterello non può dirsi certo che è un esperto di eleganza. Il suo vestito è confusionario. Giubba a falde blu con alti polsini a scacchi rosso e nero. Panciotto giallo canarino con pantaloni stretti al ginocchio con qualche macchia di vino a indicare una sua debolezza per il bere. Indossa scarpe basse con fibbia che sono una diversa dall’altra, come le calze, una a righe e l’altra no. Cappello a barchetta o tricorno e parrucca a volte marrone e a volte bianca, con codino rivolto all’insù.
La sua faccia è incipriata per accentuarne il pallore. Un naso abbastanza sporgente sovrasta un volto che è piuttosto magro. Tant’è che si ritrovano delel maschere con queste fattezze da porre direttamente sul viso.
Il suo carattere è arguto, sottile e vivace. Pronto a sottolineare le cose che ascolta o che ha intenzione di dire. Sa essere saggio e prudente, un ottimista anche se perseguitato dai problemi giornalieri, sa sempre sorridere. Pauroso e tremante. Si fa coraggio facendo ridere e ridendo. Generoso, non sopporta le ingiustizie e si schiera dalla parte dei più deboli. Quando è infuriato, nel discutere, tende ad essere impulsivo e brioso, purtroppo balbetta se preso dall’emozione.
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Come mai e un personaggio famoso nella sua zona
Luigi Del Buono era un attore capocomico e commediografo, Recitava in diverse farse teatrali tra cui commedie e tragedie. Essendo un soggetto magrolino, divenne il perfetto interprete di Stenterello.
Ognissanti a Firenze, nel 1787, si recò a recitare a Napoli e conobbe la maschera di pulcinella di cui divenne un suo ammiratore. In quella occasione cominciò a pensare di inventare una nuova maschera. Ogni regione ne aveva una e ne voleva una tutta sua da interpretare e portare al successo.
Come detto si innamorò di stenterello, a cui somigliava, e da cui si sentiva ispirato. Non si sa se è vero, ma pare che già da piccino, i suoi genitori, data la sua forma fisica, magra, e anche una certa disattenzione nel vestirsi, lo chiamavano: stenterello, per prenderlo in giro. Poi il destino ha voluto che da adulto diventasse la maschera che lo ha portato al successo.
La maschera fece la sua prima apparizione in una commedia dal titolo: Fiorlinda e Ferrante principi di Gaeta con Stenterello buffone di corte. Dopo ne vennero tante altre che lo portarono al successo. Interpretò il ruolo di stenterello fino a tarda età.
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Stenterello, ricordi e curiosità
Il nome di stenterello maschera è: Stenterello Porcacci. Nome che si è guadagnato in seguito a frasi sboccate e a gesti audaci in alcune commedie.
La città di Firenze lo ricorda così. Vi è una targa posta sulla facciata del palazzo numero 4 di via Borgo Ognissanti e cita così: in questo palazzo ebbe sede dal 1778 il teatro borgo ognissanti dove Luigi del Buono portò al successo la maschera di stenterello, personaggio popolare fiorentino. Burlone, canzonato e arguto, che è rimasto nella memoria cittadina.
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