Epimeteo: lo sposo di Pandora nella Mitologia Greca
Epimeteo, noto anche come Epimeteus in greco, è una figura della mitologia greca figlio del titano Giapeto e dell’Oceanina Climene.
Il suo nome significa: colui che pensa dopo, come a dire che prima agisce e poi pensa alle conseguenze. Possiamo identificarlo come l’incoscienza. In contrasto con il fratello Prometeo, il cui nome significa: colui che pensa prima. In alcune versioni sembra che i due Dei siano gemelli, ma diversi nell’aspetto.
Gli altri due fratelli di Epimeteo erano Atlante, che fu punito da Zeus e condannato a reggere la volta celeste sulle spalle, e Menezio, che fu anch’egli punito e sprofondato nel Tartaro insieme al padre.
MITO DI EPIMETEO
Epimeteo sposò Pandora, che ricordiamo a causa del suo vaso che scatenò i mali del mondo. Il nome Pandora significa: ricca di ogni dono. I due ebbero una figlia di nome Pirra. Pirra, insieme al marito Deucalione, ripopolò il mondo dopo il diluvio imposto da Zeus.
Un’altra moglie attribuita a Epimeteo è un’oceanina chiamata Efira, con la quale ebbe una figlia di nome Metemelaia, il cui nome significa “rimpianto per ciò che è accaduto”.
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Titano pigrone
Epimeteo era un titano gigantesco, ma con poca volontà di lavorare. Amava più gli animali che gli uomini e trascorreva le giornate spensieratamente, ballando, giocando o riposandosi in profondi “pisolini” che duravano ore o addirittura giorni.
Istintivo, quasi animalesco nelle sue scelte. Infatti viene ricordato come un soggetto particolarmente intelligente che reagiva istintivamente alle situazioni che aveva di fronte. Sia quando si parlava di problemi che quando erano situazioni calme. Per lui non esistevano i problemi, nel senso che agiva senza pensare: e poi?
Nelle raffigurazioni dedicate al titano, lui era spesso rappresentato come uno sciocco o un ingenuo. Cosa non proprio esatta. Lo possiamo identificare come un: saggio incosciente! Seguiva i consigli del fratello Prometeo, che era furbo e scaltro e che proteggeva gli uomini. Epimeteo aveva il compito di distribuire i tratti positivi a ogni animale, accrescendo le loro qualità, rendendoli più emotivi e, allo stesso tempo, in grado di contribuire alla vita degli altri esseri umani.
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Epimeteo: la distribuzione dei lati positivi
Epimeteo e Prometeo erano due titani gemelli, con caratteri opposti ma legati da un profondo affetto fraterno. Non presero parte alla Titomachia, la guerra contro gli dei dell’Olimpo, anzi, si schierarono dalla parte degli dei. Dopo la vittoria, Atena assegnò loro il compito di distribuire le qualità agli esseri viventi. Tuttavia, Epimeteo, avventato e incosciente, distribuì tutte le qualità agli animali, dimenticandosi degli uomini che, come abbiamo accennato, non sopportava. Lui trovava gli uomini più sciocchi degli stessi animali ed è per questo che non si occupò di distribuire “lati positivi”.
Zeus, irritato dalle furbizie di Prometeo, fratello di Epimeteo, ordinò a Efesto di creare la prima donna, Pandora. Gli dei le infusero lo spirito vitale e le fecero ricchi doni dandogli anche tante qualità.
Pandora e il suo sposo
Pandora doveva essere il castigo per Prometeo. Una donna bellissima che lo avrebbe reso infelice. Solo che Prometeo comprese quale fosse la natura e l’obiettivo di Pandora e così riuscì a non farsi sedurre e ad allontanarla.
Lei andò e vagò sulla terra alla ricerca di Prometeo, ma non fu in grado di trovarlo. Nessuno sapeva dove fosse tranne il fratello Epimeteo. Quest’ultimo, quando incontrò la bellissima Pandora, se ne innamorò e volle sposarla. Dato che il piano di Zeus, per punire Prometeo, non andò a buon fine decise di far incatenare quest’ultimo a una roccia sulle vette del Caucaso, dove un’aquila gli mangiava il fegato ogni giorno.
Il padre degli Dei decise quindi che Pandora sarebbe stata la punizione di Epimeteo, dato che si era vendicato già di Prometeo. Epimeteo era felice di aver sposato Pandora nonostante anche lei era incosciente. Come dono di nozze, Zeus regalò loro un bellissimo vaso sigillato, dicendo che non doveva mai essere aperto. Il titano, che era stato avvisato dal fratello che un giorno Pandora gli avrebbe reso la vita infelice poiché era stata inviata da Zeus, nascose il vaso.
A questo punto, la bella Pandora, incuriosita dal fatto che il marito aveva addirittura deciso di nascondere il vaso, voleva sapere cosa ci fosse al suo interno. Lo trovò e lo aprì.
Tutti i mali che potevano tormentare gli uomini erano contenuti al suo interno e si sparsero nel mondo: la fatica, la malattia, la vecchiaia, l’invidia, la violenza, la pazzia, la morte. Venne richiusa da Pandora ed Epimeteo intrappolando solo la speranza. Per il resto dell’eternità gli umani sonno che tutti i loro tormenti sono da attribuirsi a loro due e così la vendetta di Zeus è stata compiuta.
Curiosità mitologiche
Il nome di Epimeteo è stato dato a uno dei satelliti di Saturno. Scoperto nel 1966, inizialmente gli astronomi non si accorsero che il satellite condivideva la stessa orbita con un altro satellite, Giano. Poiché i due satelliti sono così vicini, sembravano essere uno solo, un po’ come nella mitologia greca, dove Epimeteo e Prometeo erano sempre insieme.
Epimeteo, nella mitologia greca, rappresenta l’ingenuità e la mancanza di previdenza. Il suo ruolo nella storia di Pandora sottolinea il tema della curiosità e delle conseguenze che possono derivare dall’agire senza pensare. La sua storia è un monito sui pericoli dell’incoscienza e della superficialità, in contrasto con la saggezza e la previdenza del fratello Prometeo.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.