Manticora mitologia – chi è la manticora? Cosa rappresenta la matincora?
La manticora mitologia è una creatura mitica, appartenenti agli animali mitologici. Una delle tante riportate nei bestiari medievali, forse la più terrorizzante e spaventosa per la sua ferocia. Insaziabile e con una grande fame di esseri umani. Tra le unicità di questo essere, vediamo che la manticora animale è invulnerabile.
Il suo nome nasce da: mantichòra, che in persiano si legge: Mardkhora; e significa “mangiauomini”.
MITOLOGIA E MANTICORA ANIMALE
Una bestia mitica, fantastica, ma la sua patria è incerta. Una prima descrizione si ha da Ctesia di Cnido, uno storico medico greco vissuto nel 440 avanti Cristo a Cnido, un’isola dell’Egeo. Mentre Plinio il Vecchio colloca le origini della manticora animale in Etiopia accennando ad alcune particolarità e dicendo anche che emettevano un grido simile a un flauto e tromba insieme.
Questo mostro, durante il cristianesimo, impersona il diavolo che fa cadere le persone nel vizio e li conduce alla dannazione. Non a caso la manticora è un essere demoniaco, un diavolo tentatore, lussuria e sesso violento. A questo punto: cosa rappresenta la matincora? Ebbene esso simboleggia il vizio fino alla perdizione.
Aspetto della manticora animale
Strano animale. Una bestia formata da una fusione di più animali, come l’ippogrifo e la chimera.
La manticora ha la testa umana con gli occhi di brace. La bocca possiede tre file di denti aguzzi. Mentre il corpo di un leone. La coda di uno scorpione velenoso che scaglia i suoi aculei a molti metri di distanza meglio di un arciere. Una volta scagliato il suo aculeo ne ricresce subito un altro. Possiede del pelo ed ha una folta criniera. Il volto è di colore rossiccio, fulvo.
La sua ferocia è unica! Avido di carne umana. A volte viene rappresentata con un bel paio di ali, simili a quelle di un drago. A volte la sua coda, nella parte terminale, è irta, di lunghi aculei, come un istrice.
Astuto come il diavolo
Ebbene nei racconti che vedono protagonista la manticora animale, si parla di una sua grande intelligenza. La particolarità è la velocità di ragionamento, l’astuzia. Ha poi l’agilità di un felino.
Per combatterlo, data la sua ferocia, si usava accerchiarlo con gli elefanti che lui colpiva con i suoi aculei. Era difficile riuscire a sconfiggerlo e a catturarlo. Tuttavia esistevano diversi esemplari di manticora è il suo veleno, come parti del suo corpo, erano molto ricercati sia come armi che come medicine.
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Il mito della maticora
Non si hanno grandi notizie sulla manticora animale mitologico. Presente nella greco e romana. Tanti racconti si sono avuti Ctesia Di Cnido, che viaggiava molto per la sua professione medica. Pare che proprio Ctesia fosse venuto a contatto con delle parti del corpo della manticora usandole come medicine, consigliate da altre culture e popolazioni con cui era venuto a contatto.
Fatto prigioniero e mandato in Persia, ebbe le simpatie dei sovrani per la bravura dimostrata nella sua professione e viaggiò come ambasciatore. Tornato in patria scrisse alcune opere sulla flora e fauna che aveva visto e scoperto.
Qui ritroviamo, oltre il 400 a.C, la descrizione della manticora animale che poi rispecchiava antichissimi racconti della mitologia pagana della Grecia antica.
Plinio affermava invece che la manticora animale si trovava in Etiopia, forse confondendola con una varietà di scimmie: i babbuini gelata, per colpa del suo colorito e della criniera. Quando si arrabbiano ritirano le labbra mostrando i denti che sono notevoli, con due grossi canini, come quelle di un leone. Perfino la sua coda ha dei peli a ciocche e da lontano può sembrare irta di aculei. Emette un grido molto particolare tra fluato e tromba.
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