Narciso fiore: pianta, storia, mitologia e coltivazione
Il narciso, il cui nome botanico è Narcissus, è anche comunemente chiamato giunchiglia. Appartenente alla famiglia delle amaryllidaceae, è diffuso in tutta Europa, Nord Africa e Asia. Questo fiore è noto per la sua varietà di dimensioni e colorazioni, che vanno dal giallo al bianco, al rosso, all’arancione, al rosa.
Alcuni narcisi hanno una corona grande o piccola, petali ondulati, doppi o bordati di rosso. Gli ibridatori hanno sviluppato un’incredibile gamma di tonalità e varietà. In alcune zone, questo fiore cresce spontaneamente, formando tappeti di fiori dal profumo inebriante. Un esempio è la provincia di Chieti, dove il narciso tazzetta fiorisce spontaneamente nella valle del Trigno, con una fioritura che dura tutta la primavera.
Il nome narciso deriva dal greco narkao, che significa “stordisco”, in riferimento all’odore intenso e penetrante del fiore.
Nell’industria dei profumi, la fragranza di questo fiore è utilizzata per estrarre oli essenziali. Il narciso è una pianta bulbosa alta 30-40 centimetri, con fiori solitari e un fusto cilindrico che parte dalla base e termina con una corolla. Al centro della corolla si trova un piccolo o grande imbuto, a seconda delle varietà. Le foglie partono dalla rosetta basale, sono sottili, erette, lineari e appiattite in superficie, con una colorazione verde che talvolta presenta una patina cerosa e opaca.
Il frutto è una capsula carnosa ovoidale contenente semi neri. Il bulbo è altamente velenoso e contiene narcisina, un alcaloide tossico se ingerito. Nel linguaggio dei fiori, il narciso significa “ti desidero”.
NARCISO NELLA MITOLOGIA
Narciso era figlio della ninfa Liriope e del dio Fiume Cefiso. Era un giovane di straordinaria bellezza che crebbe nei boschi dell’Eliconia, diventando un abile cacciatore. La madre di Narciso consultò l’indovino Tiresia per conoscere il destino del figlio, e Tiresia predisse che lui avrebbe vissuto fino alla vecchiaia a meno che non avesse conosciuto sé stesso. La madre non comprese questa risposta enigmatica, che fu presto dimenticata.
La bellezza di Narciso attirava uomini e donne, ma il suo carattere superbo lo allontanava da tutti. Uno dei primi a dichiarargli il suo amore fu Aminia, un ragazzo della sua stessa età, che però lo scacciò bruscamente. Disperato, Aminia si uccise davanti alla casa di Narciso dopo aver invocato la vendetta degli dei. Un’altra vittima dell’indifferenza di Narciso fu Eco, una ninfa punita da Era per aver coperto le scappatelle di Zeus. Eco, condannata a ripetere solo le ultime parole delle frasi altrui, si innamorò di Narciso ma non riuscì a parlargli e si consumò d’amore fino a rimanere solo una voce.
Un giorno, Narciso si specchiò in una pozza d’acqua per bere e si innamorò della propria immagine riflessa. Non potendo ricambiare il proprio amore, si gettò nell’acqua e annegò. Il suo corpo fu bruciato sul rogo funerario e dalle sue ceneri nacque un fiore: il narciso.
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Morale di narciso
Il mito che diede vita a questo fiore è diventato un simbolo della vanità e dell’amore per sé stessi. Il narciso, come fiore, riflette la bellezza effimera e di breve durata a cui non legarsi in modo eccessivo. Tutti invecchiamo, cambiamo, modifichiamo il nostro aspetto che diventa diverso da quello della giovinezza.
La morale di “Narciso” è profonda, ma c’è anche chi non sempre la riesce a capire, tanto da sviluppare una vera patologia per il superficiale o per la bellezza esteriore senza conoscere sé stesso.
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Coltivazione di questo fiore
Il narciso è un fiore da esterno di facile coltivazione. Per coltivarlo, è necessario scegliere un luogo esposto al sole con terreno profondo e ben drenato. I bulbi del narciso possono essere piantati in giardino per creare bordure o infoltire aiuole. Una volta piantati, i bulbi crescono a ciuffi sempre più grandi di anno in anno, garantendo una fioritura ricca e profumata. Anche se la parte aerea della pianta secca in estate, non bisogna preoccuparsi: nuove foglie spunteranno in autunno e il fiore fiorirà di nuovo in inverno nelle zone a clima mite o in primavera nelle aree dove cade la neve.
Il narciso può essere piantato anche in vasi esposti su balconi o terrazzi. Non richiede molte cure, e bisogna evitare di innaffiarlo troppo spesso poiché i ristagni d’acqua possono far marcire i bulbi.
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Articolo scritto e pubblicato da e sul Il bosco delle streghe