Lughnasadh: il Sabba Perduto del triplice dio 1 agosto
Il 1° agosto si apre il portale di Lughnasadh: fuoco, grano, amore e morte danzano insieme. Tu sei pronto a varcarlo?
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Il primo agosto non è un giorno come gli altri, ci troviamo nel cuore del sabba di Lughnasadh, l’ultimo raccolto, la connessione tra amore e morte, sabba che rientra tra gli 8 sabba della ruota dell’anno, iniziato nella notte del 31 luglio, ma che esplode, nella sua forza magica, proprio il 1° agosto e durerà fino al 2 agosto!
Tra di voi, chi conosce oppure ha mai festeggiato questo sabba? Oggi ne parliamo perché la sua storia, leggenda e potere è intenso. In questi giorni si svolgevano, nel medioevo, dei sabba davvero particolari, ma attenzione che questa è una festa celtica che appartiene alla wicca.
Triplice Dio: il giovane, il padre e il saggio
Inizio con il dire che questa è delle 3 feste del raccolto. Una festività molto, molto, ma molto “maschile” dove la virilità era all’apice sia nei rituali cerimoniali che nelle pratiche. Il Sole è a picco, forte ed energico. Però non dimentichiamoci che comunque, i giorni di questo sabba, sono divisi in: diurno e notturno. Quindi troviamo sia il Dio che la Dea. Tuttavia vediamo che è la forza maschile, quindi la virilità, la protagonista di questo periodo. Questo sabba è dedicato al triplice Dio: giovane, padre e saggio, che simboleggiano: nascita, vita e morte! Tutti significati diversi che però sono connessi tra loro.
Il sabba di Lughnasadh e chiamato anche il sabba di Lammas oppure il sabba di Balor. Il motivo per cui esistono tre nomi lo devo spiegare e lo spiego aprendo la parentesi. Nella religione celtica tutte le divinità della morte non sono nominabili se non nel giorno della loro festa. Durante gli altri giorni dell’anno, dire il nome di un Dio della morte, vuol dire richiamarlo e richiamandolo, quest’ultimo, chiede un pagamento, cioè la morte di qualcuno. Portava quindi sfortuna farlo.
Mentre quando lo si nomina esclusivamente nel giorno a lui o lei (perché esistono anche Dee della morte) lo si onora! Lo si ricorda e per “misericordia” questo Dio non richiede alcun pagamento. Chiuso parentesi. Il triplice Dio racchiude in sé: amore, vigore e morte! Inoltre esso ha tre nomi e tre giorni diversi, vale a dire:
- Notte del 31 luglio, dedicato a Balor, dio della morte
- 1 agosto, dedicato a Lughnasadah, dio della vittoria
- 2 agosto, dedicato a Lammas, dio amante della dea
Balor: l’occhio che uccide!
Il 31 luglio c’è Bel, chiamato anche Balor o Beli. Un dio della morte e della battaglia: Balor dall’occhio Maligno o penetrante. Invocato solo dai guerrieri che non temono la morte in battaglia, i famosi “Balentes” che seguono il motto:
- Va incontro alla morte prima che il tuo posto sia preso (frase che ritroviamo anche in alcuni film che parlano della storia celtica o dei vichinghi)
Balor uccideva con un solo sguardo incenerendo i suoi nemici ed è per questo che il suo unico occhio era sempre chiuso. Capace di bruciare interi villaggi e popolazioni. Da notare che la sua figura è analoga a quella dei ciclopi, esseri giganteschi, ma con un solo occhio. In questo sabba si accendono i falò. Una pratica che consente al Dio di mostrare la sua potenza e di non farlo mai dimenticare agli uomini. Accendendo un falò si richiama il dio Balor per avere i suoi poteri. Di solito si usa per eliminare le fatture e i malocchi, per porre termine ad una situazione sfibrante e per i divorzi o slegamenti.
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Lughnsadadh: il luminoso
Il 1° agosto è la festa di Lughnasadh, il luminoso come: il figlio del Grano! Qui il sacrificio di Balor, cioè quello di morire, permette al figlio di nascere sottoforma di grano e prendere il suo potere.
Lughnasadh è conosciuto come il dio dei matrimoni. Infatti, nell’antico periodo celtico, intorno all’800 A.c, in questo giorno si eseguivano i matrimoni di prova che duravano un anno. So cosa vi state chiedendo? Cosa sono i matrimoni di prova? Nel giorno di Lughnasadh si eseguivano dei matrimoni e gli sposi potevano decidere se esso avesse o meno la durata di un anno. Esso era, a tutti gli effetti, un matrimonio di prova. Per confermare questa decisione, gli sposi, dovevano recitare, al termine della loro unione, questa frase: Lugh o Lughnasadh unisce e Balor divide! Trascorso l’anno, nella notte di Balor, gli sposi decidevano se continuare o mettere termine alla loro unione.
Lammas: l’amante della Dea
Il 2 agosto c’è Lammas che è l’aspetto dell’amore di Lughnasadh, quest’ultimo, essendo il figlio di Balor è un valoroso guerriero, ma si trasforma quando la dea, sentendosi sola tra i campi, chiese al nulla di avere un compagno per condividere la sua fertilità.
In quel momento Lughnasadh fu avvolto dal vento e ne uscì con il nome di Lammas, colui che si unisce alla Dea, il suo amante. La parola Lammas indica il: figlio del grano, ma vi spiego il perché. Il grano raccolto indica la fertilità della Dea unita alla virilità del Dio,da esso si fa il pane ed infatti la parola Lammas nasce dall’antico inglese Hlafmaesse, cioè la messa del pane o meglio ancora il primo pane. In conclusione il figlio del grano. In modo poetico è la prova dell’amore tra i due.
Balor muore!
Il susseguirsi dei giorni e della mutazione in triplice dio, che avviene in questo sabba, nasce da un racconto celtico antico che ora vi racconto. Balor aveva un figlio di nome Lughnasadh, nato e rinchiuso in una grotta poiché gli era stato predetto che un giorno questo figlio lo avrebbe spodestato del suo potere. Durante una delle tante battaglie di Balor, Lughnasadh approfittò di una distrazione del padre che lo controllava continuamente e riuscì a fuggire. Non appena Balor terminò la battaglia, incenerendo i suoi nemici, e senza pensare a suo figlio, chiuso in una grotta, si addormentò sfiancato dalla lotta e chiuse il suo grande e unico occhio.
Fu in questo momento che Lughnasadh, silenzioso, si piazzò di fronte al volto del padre aspettando che si svegliasse. Non appena Balor si stava svegliando, aprendo appena il suo occhio si schiude, Lughnasadh gli scagliò un sasso con tanta violenza che lo trapassò uccidendo Balor. Prima di continuare devo per forza aprire parentesi, parentesi, domande e risposta. Prima di tutto la nascita di Lughnasadh in una grotta, non vi ricorda nulla? Nella mitologia romana, il dio Mitra, nasce in una grotta il 24/25 dicembre ed è la rappresentazione del Sole. Allo stesso modo, Lughnasadh nasce in una grotta ed è anch’egli la rappresentazione del Sole. Questo mi fa pensare che entrambe nascono da una religione più antica di quelle che conosciamo.
Infine Gesù Cristo nacque in una grotta, anche se, secondo i vangeli, molti dei quali sono stati ritenuti non idonei e quindi nascosti nell’archivio vaticano, il profeta nacque in aprile in una stalla. Traete comunque le vostre conclusioni. La seconda cosa che voglio sottolineare in questa occasione è che poi stranamente Balor è similare, nell’aspetto ad un ciclope, nello specifico a Polifemo che venne accecato da Ulisse, nella mitologia greca. Tuttavia Ulisse, nella mitologia romana, indicava l’intelleto o eroe intellettuale di Ercole. Ercole era noto anche come Hecco e quest’ultimo era un Dio appartenente alla triade divina dei primi italici, vale a dire: osci e sunniti. A questo punto mi chiedo: se tutte le storie sono similari, ma non è che queste figure sono realmente esistite? Chiuso parentesi.
Torniamo al sabba di Lughnasadh.
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Il Dio Lugh: chi è, cosa significa?
Lughnasadh nasce dal termine: Lugundunon, Il forte di Lugus, che venne poi abbreviato in Lugh.
L’antico nome di Lugus significa “lucentezza, illuminazione” e si ricollega alla stagione del raccolto ed è connesso anche a tutte le capacità della mente umana, anzi alla caratteristica dell’intelligenza che supera i problemi. Un Dio delle arti, come: poesia, musica e danze, ma anche della guerra: forza, ingegno e azione. La sua nascita avviene in un periodo di forti tensioni, quando c’erano guerre e lotte decise oltre che combattute da Balor. Fu lui a portare la pace, la fine di tutta quella morte. Tant’è che esso rappresenta la: riconciliazione! Lui è l’archetipo dell’eroe salvatore, colui che porta il lieto fine.
L’aspetto di Lugh!
Nell’antica religione celtica, poi evoluta in quella wicca, Lugh è un dio Salvatore che possiede dei corvi profetici. Raffigurato con un uomo con le corna da cervo, con un enorme corvo sulla spalla che cammina sostenuto da un bastone noto con il nome di: scettro di lughnasadh che diventa la bacchetta magica delle streghe.
Il corvo è sacro ai vichinghi poiché sono i messaggeri dei morti e sussurrano segreti all’orecchio. Simbolo di intelligenza, strategie e conoscenza profonda. Associato alla trasformazione, da ignoranza a conoscenza, da vita alla morte, dal male al bene e dal giorno alla notte. La sua testa è il cuore sono ingredienti importantissimi per la preparazione di rituali magici, specialmente di magia nera e rossa. Il dio guerriero cammina con un bastone tra le sue mani e rappresenta il sostegno e conoscenza del tempo che passa, ma che indica anche la direzione o la prossima lotta da affrontare. Si tratta però di un Dio che mette una “fine” a qualsiasi situazione. Inoltre durante questo Sabba è sicuro che tutti rituali, magie e incantesimi eseguiti hanno sempre una riuscita, al contrario di altri mesi.
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Non dimentichiamoci della Dea
Ricolleghiamoci ora all’elemento femminile. Nonostante il sabba di Lughnasadh sia tipicamente rivolta al Dio Sole non va dimenticato che c’è l’elemento femminile. La mitologia racconta di due entità femminili presenti attorno a noi, Madre e figlia. La Madre è il raccolto maturo e la figlia è il raccolto da semina. Esse sono racchiuse nei covoni di fieno e grano mietuto. Simbolicamente la vecchia del grano, la madre, è un vecchio spirito che si divide in due. Una parte muore per sfamare gli uomini e l’altra parte si trasforma nella giovane fanciulla del grano, cioè nei semi.
La fanciulla del grano è un potente talismano per proteggere la casa, da conservare per tutto l’anno. Rappresentata come una bambola composta di spighe. Essa deve venire nascosta all’interno della propria abitazione lontana dagli occhi degli ospiti. Questa bambolina cattura le energie negative, odio e ira di altre persone. In caso la bambolina si sposta dal luogo dove l’abbiamo nascosta o inizia a perdere semi, foglie o di rompe e sfibra, allora si deve “esorcizzare” tramite una pratica di purificazione
Bambolina del grano: la protezione della fanciulla del grano
La fanciulla del grano o bambola del grano potrebbe perdere la sua efficacia durante l’anno. Il talismano è in grado di catturare molte “iatture”, maldicenze o malocchi e negatività. Solo che le può contenere in una determinata quantità.
Nel momento in cui si avverte un’atmosfera pesante in casa, quando si litiga senza motivi o ci si sente sfortunati, allora è il momento di purificare questo talismano. Intanto è possibile che la bambolina si rompa, sfibri o abbia altri elementi che hanno danneggiato la bambolina. Notando queste anomalie nella sua forma si ha molta invidia in casa e questo porta tante negatività. La purificazione deve avvenire il 15 agosto. Ferragosto è infatti una festività pagana di purificazione che avviene con il famoso bagno di mezzanotte, ma che poi è stata trasformata in una festività cristiana.
Costruire le bambole di grano di Lughnasadh
Per la costruzione di questi totem sappiate che esse si debbono creare solo nei giorni di questo sabba, fino alla notte del 2 agosto avete tempo. Vi occorrono:
- Spighe di grano
- Nastrini rossi
Bagnate le spighe in acqua calda, no bollente, per renderle morbide. Formate una bambolina con le braccia, gambe e gonnellino. Legatela con il nastrino rosso. Queste bamboline possono essere appese alla porta della stanza o all’ingresso del luogo che vogliamo proteggere. Anticamente erano messe nei campi per proteggere dagli spiriti negativi.
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Purificazione della bambolina del grano
Torniamo a parlare del rito di purificazione.
Creando il vostro altare al centro dovete poggiare il pentacolo dove andrete a poggiare la bambolina. Fate un cerchio di sale attorno alla stella. Accendete 3 candele bianche. Il rito deve essere eseguito il giorno 12 di qualsiasi mese, perché il 12, sommato, regala il numero 3! Numero magico che indica il triplice Dio, ma anche la trinità antica. Le candele si devono consumare interamente.
Recuperate il Sale e fatelo disperdere in un corso d’acqua, che può essere anche quella del rubinetto. La cosa importante è che il Sale deve essere completamente portato via dall’acqua.
Tuttavia durante il rituale di purificazione è possibile avere 2 risposte negative, che indicano malocchio grave o a morte. Le risposte sono:
- In caso le candele non si consumano interamente, allora il talismano ha perso la sua efficacia. In questo caso si deve bruciare perché è piena di negatività.
- La bambolina è stata purificata, ma alla fine in casa avvertite come e comunque negatività, liti e altri problemi, il talismano è ormai saturo e si deve seppellire nella terra, in una notte di luna nuova. Questo perché essa verrà purificata dalla terra stessa.
Infatti man mano che la bambolina viene erosa o assorbita dal terreno si eliminano le negatività in casa. Se poi l’anno avvenire, dal luogo dove l’avete seppellita, nasceranno delle spighe di grano, la vostra famiglia o serenità in casa rimarrà per un altro anno.
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Pratiche di Lughnasadh
Per onorare questo Dio basta poco e si parte dalle decorazioni che debbono interessare la terra e il grano. Addobbate la casa e l’Altare con spighe o semi di grano, magari semi di girasole, pannocchie, monete, cristalli arancioni e gialli.
Le candele da accendere debbono anch’esse essere gialle e arancione. Facendo una passeggiata nella natura oppure andando al mare. Qualsiasi cosa attrae il nostro sguardo, come un fiore o un sasso, conchiglia oppure una manciata di sabbia, deve essere preso perché il Dio te lo sta donando. Esso poi va posto sull’altare. Qualsiasi cosa raccogliete si potrà usare nei prossimi incantesimi di: fortuna, benedizione, protezione, amore, successo o denaro.
Forgiare lo scettro di Lughnasadh: la vostra bacchetta
Possedete già la vostra bacchetta magica, se si è il caso di consacrarla e renderla magica in questo giorno. In caso non l’avete allora vediamo di “forgiarla”. Dovete trovare un rametto di nocciole o di noce che sia senza nodi.
Essa si forgia esclusivamente in agosto, di mercoledì in luna crescente. Dunque si ha una sola possibilità all’anno per farlo, ma i suoi poteri durano per tutto l’anno.
Una volta che avete trovato il rametto utile, si priva della sua corteccia, scorticandolo con un falcetto. Si incidono i simboli del Pentacolo, esagramma e di una runa a vostra scelta. La runa sceglietela con accortezza perché si potrà usare poi in riferimento agli incantesimi e rituali che volete fare.
Vi faccio un esempio: in caso incidete la runa di Uruz non potrete usare poi questa bacchetta per avere successo nel lavoro perché la sua energia esoterica è per il cambiamento.
Il bastone, cioè lo scettro di lughnasadh, si deve poi esporre a dei fumi di incenso composto, in parti uguali, da iperico e assenzio. Erbe che potete trovare in natura durante il mese di agosto. Esponete il bastone ai raggi della luna crescente fino alla luna piena. Solo dopo sarà pronto per essere usata.
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Articolo scritto e pubblicato da: Il bosco delle streghe