Le Janare – Le streghe maligne della notte
Le Janare sempre presenti! Anche tu potresti essere una janara.
La “janara” è la strega più famosa della Campania, molto radicata nella cultura delle streghe che è depositaria di antichi segreti.
Di origine beneventiana, il suo mito, nasce tra i contadini. Il suo nome deriva da “Dianara”, cioè colei che segue il culto di Diana, il culto delle streghe e quindi trasformata dal dialetto in janara, ma ha anche un’altra etimologia che deriva da “ianua” porta dei segreti.
Una strega dispettosa o solo vendicativa
La janara ha origine sia benevola che malevola. Infatti è grande conoscitrice delle arti magiche, aiuta i malati, aiuta le partorienti e grazie alle sue conoscenze esoteriche porta anche a eliminare il malocchio, ma la notte diventa altro.
La notte la Janara fa addormentare profondamente il suo sposo e i suoi figli con un filtro magico, si spoglia totalmente nuda e si mette a cavalcioni sulla scopa per librarsi in volo. Durante le ore più nere della notte, va di fronte alle porte delle persone che ne hanno parlato male oppure che lei odia per qualche motivo ed entra dal buco della serratura.
Una volta in casa, con una polvere magica, va a far addormentare profondamente le persone che vi abitano e fa dispetti. Taglia i capelli alle donne, balla sulla pancia degli uomini, bisbiglia segreti di altre persone oppure invoglia a fare brutti sogni.
Una volta che ha terminato i suoi dispetti, prima che il Sole sorga, esce dalla cappa del camino o dal buco della serratura da cui è entrata e torna a casa. Nessuno riesce a sapere chi sia, perché sfreccia veloce nelle strade ed è solo un’ombra.
Per riuscire a tenerla lontana occorre porre dietro la porta una scopa di miglio capovolta o un sacchetto di grani di sale grosso.
Inoltre, la janara, nelle notti di luna nuova giunge sotto un albero di noce, in aperta campagna, e vi balla sotto a piedi nudi insieme ad altre streghe o da sole.