Vergine zodiaco: storia e leggenda nascita costellazione vergine
Con il segno vergine terminiamo la prima parte dello zodiaco. Lei è il numero 6, cioè il sesto segno ed appartiene all’elemento terra. Cosa sappiamo di questo segno zodiacale? Ebbene è considerato come il segno più “freddo” dello zodiaco.
La vergine rappresenta un’idea ossessionante per gli uomini: la bella fanciulla casta e pura, spesso protagonista delle tante leggende mitologiche greche e romane. Tuttavia la ritroviamo perfino nell’idea della bellezza femminile idolatrata nell’antico Egitto e nei fenici.
C’è poi un volto oscuro di questo segno, rimanendo fedele all’idea perfetta della vergine. Essa è fredda, gentile, cortese, altruista. Angelica ed eterea. Però nell’intimità una donna passionale, schiava e dedita al piacere maschile. Diciamo che queste sono le caratteristiche della vergine perfetta. Le ritroviamo poi anche all’interno del segno zodiaco vergine. Essendo un elemento di terra è altruista, finché non viene delusa dagli altri. Ama compiacere il partner perché è razionale, sa che il sesso è una componente importante. Quindi la sua idea erotica è più di compiacere l’altro/a piuttosto che sé stessa/o.
Il mito della vergine è antichissimo, associata ad origine babilonese direttamente alla divinità della dea delle messi e dei raccolti. Per i romani invece era associata alla dea Cerere, Demetra in greco. Però c’è chi associa il segno alla dea: Lustitia o Astrea, vale a dire la dea della giustizia. Infatti vediamo che la sua raffigurazione avviene con una spiga di grano in mano (simbolo della dea della natura) e una conucopia o un “uovo” nell’altra, simbolo della conoscenza e saggezza divina.
Vediamo qual è la costellazione che influisce sul segno della vergine e da dove nasce la sua leggenda.
VERGINE E DIVINITA’, LEGGENDA
Secondo la leggenda il segno della vergine è la personificazione di Demetra, dea dell’agricoltura, da cui Zeus aveva avuto una figlia illegittima, Persefone. Ade, il dio degli inferi, chiese a Zeus di dargli in moglie Persefone che sarebbe diventata la sua regina.
Zeus rispose che Demetra non avrebbe mai accettato, così si misero d’accordo per rapirla e cosi fu. Mentre Persefone raccoglieva fiori in un campo, il terreno sotto i suoi piedi si aprì e la fanciulla sprofondò cadendo in braccio ad Ade. Lei riuscì a lanciare un solo grido che fu udito dalla madre e dal Sole.
Non trovando la ragazza, Demetra capì l’inganno. Dalla disperazione e dal dolore si vestì di nero, abbandonò l’Olimpo e vagò sulla terra in sembianze di vecchia. Abbandonò i suoi doveri. Smise di far fiorire la natura. La terra cominciò a seccarsi e a diventare spoglia, gli alberi a morire. Zeus resosi conto che sarebbe stato la fine degli uomini, ordinò a Demetra di far rifiorire le piante, ma lei, sempre più arrabbiata, si rifiutò a meno che non gli fosse ridata la figlia.
Zeus chiese ad Ade di ridargli la figlia e, a malincuore, accettò con un piccolo sotterfugio. Da quando la fanciulla era caduta nell’ade, non aveva mangiato niente perché altrimenti, mangiando il cibo dei morti, sarebbe anch’ella morta. Il dio gli diede da mangiare alcuni chicchi di melograno, 6 per la precisione. Così la fanciulla poteva rimanere per 6 mesi sulla terra, insieme a sua madre, e per 6 mesi negli inferi. L’anno e i cicli della natura sono divisi infatti in 4 sezioni di 3 mesi. La primavera e l’estate sono i periodi in cui Persefone torna sulla terra, dove Demetra tiene fede ai suoi doveri, facendo rifiorire la terra e procurando i raccolti. Mentre l’autunno e l’inverno, sono i periodi in cui Demetra, addolorata dalla separazione con la figlia, si rattrista e smette di occuparsi della natura.
Tuttavia ricordiamoci che essa è associata anche alla dea della giustizia.
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Nascita della costellazione vergine
La vergine è rappresentata come una donna alata che tiene in grembo il raccolto, grano e frutta.
Nela leggenda della vergine è stata associata anche a molte altre divinità, non solo a Demetra o Cerere. Tra cui Astarte, Iside, Atena, Astrea (nota anche come Lustitia per i romani e Dike per i greci) la vergine figlia di Zeus, unica mortale vissuta sulla terra nell’età dell’oro quando gli umani non conoscevano guerre né navigazione, non avevano né pretese e né ambizioni. Essi praticavano solo l’agricoltura. Astrea dea della giustizia amministrava la legge in modo saggio, ma con il passare del tempo gli uomini cominciarono a cambiare, furono ingrati e iniziarono a dimenticare gli Dei. Le loro cattive azioni li condussero alle guerre, la dea disgustata si rifugiò in cielo.
Come monito per il loro comportamento, la dea Astrea, si trasformò nella costellazione della virgo, cioè della vergine, in modo che gli uomini sapessero che la giustizia li osservava e prima o poi li avrebbe puniti.
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Vergine e associazioni a due dee
Sicuramente in molti si saranno chiesti: ma la vergine dovrebbe essere un Essere che non conosce il sesso. In effetti Demetra o Cerere, erano madri. Mentre la dea Lustitia, cioè la giustizia, per i romani e Dike per i greci, era vergine.
Come mai ci sono due dee che danno vita a questo segno zodiacale e come mai una è madre e l’altra no? Ebbene c’è una spiegazione.
La vergine è tale non perché non conosce gli uomini in senso biblico, cioè carnalmente, ma è vergine perché li odia. Infatti le due dee, nella loro vita, hanno odiato profondamente gli uomini. Demetra, nella storia in cui viene rapita la figlia da un Dio, un uomo, inizia a odiarli. Odia Zeus che ha promesso sua figlia in sposa al dio dei morti. Poi odia Ade che ha portato via la fanciulla in un regno dove lei, dea della vita, non potrà mai giungere. Odia poi Apollo che ha assistito a tutta la scena e che le rivela del rapimento solo dopo averla vista consumata dal dolore. Infine lei se la prende con gli esseri umani che, nonostante lei gli desse il cibo, con la natura, non l’hanno né onorata e nemmeno consolata. Tale odio la trasforma in un soggetto freddo che cerca giustizia.
Mentre la dea della giustizia Atrea, Lustitia per i romani e Dike per i greci, era una dea che riferiva a Zeus le colpe degli uomini che g. A questo punto lei inizia a odiare gli uomini, si trasforma in una foschia e procura loro del male perché la giustizia deve essere uguali per tutti, chi è colpevole e chi è innocente.
Tuttavia entrambe le dee odiano profondamente gli uomini che sono spinti, nelle loro azioni, dal loro istinto violento, animalesco e istintivo, lasciando da parte ragione e virtù.
Ecco come mai esse rappresentano la vergine nello zodiaco.
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Costellazione virgo, segno vergine
Virgo è la costellazione del segno vergine. Costellazione molto estesa, è la seconda in grandezza, dopo l’idra. Situata a cavallo dell’equatore tra la costellazione del leone a ovest e della bilancia a est. Visibile dalla terra da febbraio ad agosto seguendo la curva dell’orsa maggiore.
La sua stella più luminosa e Spica, che tradotto significa: spiga. Tra l’altro è anche il simbolo principale con cui viene raffigurata la vergine, cioè con la spiga in mano. La stella è di colore azzurro e rappresenta il fascio di grano in mano alla vergine.
Le altre stelle più grandi sono Porrima che è una stella doppia di colore giallo. Vindemiatrix e Heze, una stella bianca. Minelauva di colore rosso.
Questa è una costellazione ricca di galassie, ammassi di numerose stelle orbitanti intorno a un comune centro di massa, e milioni di stelle minori.
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Caratteristiche vergine: pro e contro
La vergine è un segno di terra. Sono persone serie, di una intelligenza acuta e pratica. Si concentra ad ottenere dei risultati concreti nei suoi progetti e nel superamento delle difficoltà. Realista! Ha i piedi ben impiantati in terra. Non si perde in dubbi, ma cerca di vedere le cose nel modo più chiaro e giusto che conosce.
Decisa nel porsi degli obiettivi chiari. Non ama i giri di parole, né divagare soprattutto se deve far valere i suoi diritti e sa assumersi le proprie responsabilità.
Poi ci sono i contro come: perfezionista in tutto, dal modo di vestire alla casa, lavoro, sport. Cerca sempre di migliorare, ma se questo perfezionismo viene amplificato diventa di una pignoleria assurda, quasi maniacale. Le persone della vergine sanno essere anche molto generose e gentili, dei buoni amici fidati.
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Articolo scritto e pubblicado da Il bosco delle streghe