L’incarico – Conoscenza e responsabilitá
Questo brano che nel primo Libro delle Ombre si trova sia in versi che in prosa, è uno dei punti centrali di tutta la liturgia wiccana, se non il principale, come tutti gli scritti religiosi wiccani, esso è un insieme di regole, rituali e condotta etica che riassumiamo in “incarico”, da poter dare un duplice significato.
L’incarico deve essere considerato come un “Poema Ispirato”
è nello stesso tempo fonte di ispirazione.
Ispirato perché è la Dea stessa
che discendendo nel corpo della strega
ispira al suo cuore i concetti che lei ha espresso
con le forme mentali a lei affini,
esattamente com’è avvenuto
con gli Oracoli caldaici.
Fonte d’ispirazione perché nel momento in cui viene letto
ispira nell’ascoltatore il nucleo centrale della Wicca.
Nel cuore fate riecheggiare le parole che vi scaldano di cui avvertite il potere e quindi lo fate vostro. Tutto quello che vi aiuta a non cedere mai al male, anche nei momenti peggiori.
Rispetto e credo da rispettare
Cio’ che vi porta a rispettare la parola del rede e il suo credo, come:
Ascoltate la parola della Grande Madre!
Lei che anticamente era chiamata fra gli uomini
Artemide, Astarte, Atena, Dione, Lemusine, Afrodite, Cerridwen, Diana,
Ariarhod, Iside, Bride, Selene e con molti altri nomi ancora.
Quando avrete bisogno di qualcosa,
una volta al mese, con la Luna piena,
voi vi riunirete in qualche luogo segreto e adorerete
lo spirito di Me che sono la regina di tutti i misteri.
Allora vi riunirete voi che desiderate imparare l’Arte
e tuttavia non avete ancora raggiunto i suoi segreti profondi.
Insegnerò cose che sono ancora sconosciute!
Nei primi versi si parla dell’essenza della Dea! Lei è l’unica, anche se chiamata con svariati nomi. La Dea ha mille volti e tutte le dee del mondo passato, presente e futuro non bastano a esaurire la sua essenza divina.
L’Ispirazione di Apuleio
Tratto dalla Metamorfosi XI, 5 si rivela
Invisibile è la mia essenza,
ma nel mondo io sono venerata
ovunque sotto molteplici forme
con riti diversi,
sotto differenti nomi.
Dato che la religione Wicca è stata, per secoli, perseguitata occorre che agli occhi del mondo, noi rimaniamo segrete per continuare il mistero della nostro religione e dei poteri del mondo esoterico che, se lasciato in mani perfide, va a divenire pericoloso agli uomini.
Il figlio segreto della Dea
Ecco una caratteristica molto particolare di un seguace della Wicca.
Il wiccano deve possedere, nel suo spirito, la bellezza, una qualità passiva femminea, ma anche la forza, attiva mascolina, deve mostrare potere, virilità, ma anche compassione, intesa paganamente come un cum-pati, cioè patire assieme.
Dato che tutto è interconnesso il dolore che colpisce l’altro colpisce anche noi stessi, in un rapporto empatico e accogliente
Ci deve essere onore, attivo, ma solo se bilanciato dall’umiltà, passivo. Ci deve essere gioia nel cuore, riprendendo il discorso di cui sopra, ma strettamente correlata con la venerazione, cioè la devozione verso gli Dei e il rispetto verso il mondo.
Un’etica di grande profondità.
L’Incarico si conclude con il vero segreto sta dento di noi! In particolare il Divino non è qualcosa di assolutamente trascendente e alieno, va a divenire una scintilla divina che risiede in noi. Da qui dobbiamo partire per ricongiungerci con il divino che è nel Tutto.